Zaballi (o Zabagli) Raimondo*

ZABALLI (o ZABAGLI) RAIMONDO
Arezzo 1793 - Firenze 1842
Allievo ad Arezzo di A. Ricci, passò poi all’Accademia fiorentina sotto la guida di P. Benvenuti. Nel 1822 partecipò alla decorazione del palazzo fiorentino di C. Borghese con una Iside che annunzia a Elena la tenzone tra Paride e Menelao (bozzetto presso il Museo di Arezzo). Nel 1827 eseguì un intervento di restauro sugli affreschi di Casa Vasari ad Arezzo rifacendo la figura dell'Onore nella sala del camino. In seguito decorò il sipario del teatro aretino La Fenice con II carro del sole. Fu anche decoratore di vetrate.


Wittmer Michele*

WITTMER MICHELE
Murnau (Baviera) 1802 - Monaco di Baviera 1880
Discendente da una famiglia di pittori, viaggiò molto, in Italia, in Grecia, in Oriente e in Russia. A Roma si accostò ai Nazareni, dai quali assunse il rigore del disegno e la semplicità compositiva; dal 1832 presentò soggetti religiosi e di storia antica, dipinti di genere e appunti di viaggio, agli appuntamenti annuali della Società Amatori e Cultori (1840, Il medico di Seleuco scopre che Antioco è innnamorato della matrigna; 1851, Cristo benedice i fanciulli, Scultori greci che stanno intorno alla fontana di Smirne, Una carovana, Una donna vestita alla foggia di Alvito, Una palomba, Abele morente). Altre opere comparvero alla Mostra Romana per l'Arte Cattolica del 1870 (fra l'altro, il disegno acquerellato con La Benedizione del Santo Padre Pio IX nel dì 8 settembre 1847 nella Piazza del Popolo). Fu attivo nelle chiese romane di Santa Maria in Aracoeli (Madonna, 1866) e di Santa Maria dell'Anima (1873) e a Viterbo, nel santuario di Santa Rosa.


Witting Teodoro Guglielmo*

WITTING TEODORO GUGLIELMO
Francoforte sul Meno (Germania) 1793 - Napoli 1862 ca.
Stabilitosi a Napoli, intorno al 1822 vi frequentò lo studio di A. S. Pidoo, insieme ad A. Vianelli e G. Gigante ai quali fu poi legato anche con vincoli di parentela (nel 1826 sposò Flora Vianelli). Tra il 1837 e il 1859 presentò alle mostre borboniche paesaggi (1837, Veduta dei Ponti Rossi, Marina) e disegni acquerellati (1841, Veduta campestre con ponti, Veduta di Gragnano; 1859, Paesaggio con ruscello e figura) che dovevano apparire prossimi ai modi dei pittori stranieri gravitanti nell'orbita della Scuola di Posillipo. Espose anche alla Mostra della Promotrice napoletana del 1862 (Paesaggio, chiaro di luna).


Wilson Andrew*

WILSON ANDREW
Edimburgo (Scozia) 1780 - 1848
Formatosi inizialmente a Edimburgo con A. Nasmyth, passò poi alla Royal Academy di Londra. Giunto in Italia, si fermò a Genova, dove nel 1804 fu nominato accademico di merito della Ligustica, che conserva il paesaggio mitologico donato in quell’occasione (Satiro che insegue una ninfa). Autore di vedute liguri, tratte dagli studi dal vero eseguiti durante un ulteriore soggiorno in Italia durato fino al 1847, l'artista acquisì a Genova e Firenze (1830-1831) le opere d'arte che costituirono il nucleo originario della National Gallery of Scotland.


Williams Penry*

WILLIAMS PENRY
Mertltyr Tydfìl (Gran Bretagna) 1798 - Roma 1885
Figlio di un pittore decoratore, nel 1819 ebbe l'opportunità di collaborare all’edizione De Romanis dell Eneide nella traduzione di A. Caro. Nel 1827 giunse a Roma dove già nel 1831 comparve alla Mostra della Società Amatori e Cultori (Una famiglia forese in viaggio, Una fontana campestre con contadini, Veduta di Castel Gandolfo). Si dedicò a una produzione di ritratti (Ritratto di G. Gibson, 1845, Roma, Accademia di San Luca), scene di genere e di costumi popolari (Donna italiana con tamburella, Dublino, National Gallery).


Wider Wilhelm*

WIDER WILHELM
Stepenitz (Germania) 1818 - Berlino (Germania) 1884
Formatosi all’Accademia di Berlino, viaggiò in Europa prima di stabilirsi a Roma dal 1850 al 1873. Prese parte attiva alla vita artistica della città e presiedette il Circolo degli artisti tedeschi (1867-1870). Espose alle mostre della Società Amatori e Cultori ritratti, scene di costumi romani e paesaggi (1851, Un giovane contadino reca la sua sposa in braccio, Pastorelli, Una giovanetta venditrice di arancie; 1856, Una veduta del Campidoglio, Un ritratto di dama, Scena di Carnevale in Roma, L'ultima scena di Carnevale in Roma). Sue opere sono conservate nei musei tedeschi (Fanny Lewald, Messa nella chiesa dell'Aracoeli, Berlino, Nationalgalerie).


Voogd Hendrik*

VOOGD HENDRIK
Amsterdam (Olanda) 1766 - Roma 1839
Nel 1788 giunse a Roma con una borsa di studio e prese a frequentare i paesaggisti tedeschi J. C. Reinhart e J. M. Rohden, con i quali percorreva la campagna laziale alla ricerca di temi e motivi. Suoi paesaggi figuravano, nei primi anni del secolo, sulle pareti del Caffè Greco, insieme a quelli di Reinhart e di J. A. Koch. Studiò le opere romane di C. Lorrain e N. Poussin che copiò per l’Accademia di Belle Arti di Amsterdam e che disegnò per le acqueforti realizzate da G. Volpato (Roma, Calcografia Nazionale). Per mantenersi diede per qualche tempo lezioni private e dal 1808 aprì una vera e propria scuola di pittura. Dopo la Restaurazione le sue fortune migliorarono grazie al fiorente collezionismo straniero; le sue opere, apprezzate per il cromatismo alla Lorrain, tanto da farlo indicare come il «Claude olandese», (Campagna romana, Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo) assunsero col tempo una sensibilità realistica di tipo romantico.


Von Wagner Johann Martin*

VON WAGNER JOHANN MARTIN
Wiirzburg (Baviera) 1777 - Roma 1858
Formatosi con il padre Johann Peter, scultore, frequentò poi l’Accademia di Vienna e, tra il 1803 e il 1804, fu a Parigi presso Io studio di J. L. David. Giunto a Roma, dove si stabilì per il resto della vita, nei primi anni lavorò a II sogno di Achille (1804-1805), Saturno circondato dalle ore (1807- 1808), Il congedo di Cristo dalla madre (1807 ca.), Gli eroi greci a consiglio davanti a Troia (1804- 1808), opere conservate nel museo a lui intitolato a Wurzburg. Divenuto consigliere artistico di Ludovico di Baviera, si occupò di scultura e di incisione.


Von Sturler Franz Adolf*

VON STURLER FRANZ ADOLF
Berna (Svizzera) 1802 - Parigi 1881
Allievo a Parigi di A. Gros e quindi di J. A. D. Ingres, si trasferì in seguito a Firenze, dove visse dal 1828 al 1853. Nel 1839 presentava alla Mostra accademica La Madonna di Cimabue portata in processione (Montauban, Musée Ingres). Nel 1840, durante un viaggio a Roma, strinse queU’amicizia con J. F. Overbeck che determinò l’evoluzione della sua pittura, da allora segnata di assonanze nazarene. Coltivò l’interesse per la pittura primitiva copiando opere medievali e del primo Rinascimento. Tenne a Firenze una scuola privata insieme a L. Mussini dal 1844 al 1848, ed ebbe fra gli allievi anche S. Lega. Nel 1846 su proposta di G. Bezzuoli fu nominato professore accademico di prima classe. Nel 1853 tornò a vivere in Francia, stabilendosi a Versailles.


Von Vogelstein Carl Christian Vogel*

VON VOGELSTEIN CARL CHRISTIAN VOGEL
Wildenfels (Germania) 1788 - Monaco di Baviera 1868
Dopo un soggiorno a San Pietroburgo dove, dal 1808 al 1812, fu attivo come ritrattista, partì per l’Italia, fermandosi a Venezia, Bologna, Firenze, fino a giungere, nel 1813, a Roma. Qui fu introdotto nel vivace ambiente internazionale e realizzò i ritratti delle personalità più significative della capitale (A. Canova, B. Thorvaldsen, P. Cornelius, J. F. Overbeck, Pio VII). Nel 1819 si convertì al cattolicesimo. Dopo un'assenza di circa venti anni, risiedette ancora a Roma dal 1842 al 1844, con brevi soggiorni a Napoli, Pompei e Firenze. Di questo periodo è Dante e dieci episodi della Divina Commedia, composizione complessa, inserita in una cornice gotica che si conserva alla Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze insieme all’Autoritratto (1845), a una replica del Faust (1854-1855) e a Sinite parvulos venire ad me (1856). Durante un successivo soggiorno romano nel 1856 strinse rapporti con l'ambiente perugino (Autoritratto; Gregorio Magno compra i bambini inglesi destinati ad essere venduti a Roma, Perugia, Accademia).