Von Schadow Friedrich Wilhelm*

VON SCHADOW FRIEDRICH WILHELM
Berlino 1788 - Düsseldorf 1862
Si formò all’Accademia di Berlino, dove nel 1811 ottenne una borsa di studio per l’Italia. Recatosi a.Roma con il fratello maggiore Rudolf, scultore, nel 1813 fu accolto ufficialmente nella confraternita dei Nazareni e nel 1814 si convertì al cattolicesimo. Amico di B. Thorvaldsen, nel 1815 suggellò la loro amicizia con il triplice ritratto ora conservato nella Nationalgalerie di Berlino; nel medesimo museo si trovano II lamento di Giacobbe e Giuseppe in prigione, che facevano parte della decorazione di casa Bartholdy in palazzo Zuccari a Roma, eseguita fra il 1816 e il 1817. Con i Nazareni dipinse anche una delle stazioni della Via Crucis per la chiesa romana di Sant’Andrea delle Fratte. Nel 1818 eseguì su commissione di Ludovico di Baviera la Sacra famiglia e Ritratto di una giovane romana (Monaco, Neue Pinakothek). Dopo gli impegni presso le Accademie di Berlino e di Dusseldorf, fu ancora in Italia nel 1830-1831 e nel 1839-1840


Von Lembach Franz*

VON LEMBACH FRANZ
Schrobenhausen (Baviera) 1836 - Monaco 1904
Dal 1854 frequentò l’Accademia di Monaco dove ebbe tra gli altri come insegnante K. von Piloty, con il quale nel 1857 si recò per la prima volta a Roma. Qui eseguì studi e disegni sulle antichità che gli fornirono materiale per i primi dipinti. Dal 1860 al 1862 fu professore di Pittura di storia a Weimar. Tornò in Italia per eseguire copie di opere antiche per il collezionista A. von Schack e nel 1865, a Firenze, eseguì il ritratto della principessa Maria Nikolajewna. Da questo momento crebbe la sua fama di ritrattista, confermata all’Esposizione di Parigi del 1867 e premiata, nei successivi soggiorni a Vienna, dalle numerose committenze di prestigio (L'imperatore Guglielmo I, 1872; L'imperatore Francesco Giuseppe, Amburgo, Kunsthalle). Per rendere più veloci i tempi di esecuzione era solito servirsi della fotografia, dalla quale a volte ricalcava i tratti fisionomici. Nel 1882 era di nuovo in Italia. A Roma lavorò ai ritratti di esponenti della nobiltà; durante un soggiorno a Siena nel 1883 eseguì due ritratti della figlia del pittore romano N. Costa. Dal 1895 fu presente alle biennali di Venezia e la sua opera fu guardata con interesse da numerosi artisti italiani. I dipinti degli ultimi anni assunsero caratteri simbolici più accentuati e si arricchirono di ambientazioni scenografiche.


Von Hierschel Minerbi Gioacchino*

VON HIERSCHEL MINERBI GIOACCHINO
Trieste 1834 - Londra 1905
Si formò a Trieste con G. Merlato e B. Fiedler e in seguito frequentò le accademie di Vienna, Venezia, Milano e Firenze. Viaggiò molto tra Francia, Inghilterra e Paesi Bassi, stabilendosi nel 1867 a Parigi e in seguito in Olanda. Paesaggista, ritrasse in dipinti a olio, disegni e acquerelli di sapore evocativo, le località visitate durante i suoi viaggi (Porticciolo di Muggia, Utrecht, Marina, Trieste, Museo Revoltella). Dal 1856 espose di frequente a Vienna (1856, Litorale dalmata; 1857, Dopo la pioggia; 1859, Al lido di Venezia), mentre alcune sue opere comparvero nella mostra triestina del 1864 (Spiaggia, Canale, Villa d'Olanda sopra il canale). Dedicò minuziose litografie alla descrizione delle diverse province austriache.


Volpi Mario Leopoldo*

VOLPI MARIO LEOPOLDO
Santa Maria Capua Vetere (Caserta) 1877 - Mestre (Venezia) 1918
Scelse come città d'elezione Venezia, dove si spostò a vivere e a lavorare. Paesaggista, subì l’influsso del lirismo pittorico di P. Fragiacomo (Notte di luna, esposto alla Biennale di Venezia del 1899, Venezia, Galleria d’Arte Moderna di Ca' Pesaro). Sue opere comparvero alle biennali veneziane (1901, Sera, Cavalli; 1903, Ballo in campagna) e alle mostre di Milano (1897, Pascolo; 1906, Paese), Firenze (1896, Giorno di pioggia) e Torino (1898, In un vecchio giardino; 1902, Luna).


Volpi Giuliano*

VOLPI GIULIANO
Lovere (Bergamo) 1838 - Pontevico (Bergamo) 1913
Si formò a Bergamo, dapprima alla Scuola di Disegno dell'Ac-cademia Tadini sotto la guida di A. Fratta, quindi all’Accademia Carrara come allievo di E. Scuri. Dopo aver esordito nel 1860 con la tela raffigurante il Sacro Cuore di Maria per la parrocchiale di Carvico (Bergamo), coltivò soprattutto l’affresco, negli interventi per il santuario di Cerveno (Brescia) e in un ampio ciclo decorativo nella parrocchiale di Santo Stefano a Bedizzole (Brescia).


Vollaro Pietro*

VOLLARO PIETRO
Campagna (Salerno) 1858 - dopo il 1916
Compì gli studi con D. Battaglia e G. Mormile e dal 1876 seguì i corsi dell’Accademia di Napoli. Trattò la scena di genere, la pittura di interni, il paesaggio e i soggetti religiosi, talvolta eseguiti su pergamena. Nel 1877 esordì a Milano (Il pescatore di Mergellina) e all'Esposizione Nazionale di Napoli (Brigida, Giovanni da Mergellina). Fu presente alle mostre della Promotrice partenopea dal 1877 al 1911 (1885, Cantate Domino canticum novum, Napoli, Amministrazione Provinciale; 1890, Un antiquario, acquistato dal Banco di Napoli), alle esposizioni di Milano dal 1877 al 1894 (1883, Dintorni di Napoli, Coro dei Benedettini nella chiesa di Severino in Napoli) e a quelle di Torino dal 1878 al 1898 (Momenti di sollievo).


Vitrioli Annunziato*

VITRIOLI ANNUNZIATO
Reggio di Calabria 1830 - 1900
Studiò a Napoli con G. Mancinelli, M. De Napoli e T. De Vivo e trattò in prevalenza tele di soggetto sacro seguendo gli orientamenti accademici. Espose alle mostre borboniche nel 1851 (Il diluvio universale) e nel 1859 (La SS. Trinità con le anime purganti, Gesù Cristo e Maria Santissima, San Paolo che predica e Nostro Signore che dona la vista al cieco nato). Nei ritratti si avvalse di una attenta definizione fisio-nomica. Sue opere comparvero alle biennali calabresi del 1912 (La Madonna velata, Tipi caratteristici di Reggio Calabria, Ritratti) e del 1922. Il figlio Tommaso, attivo nella seconda metà del secolo, si dedicò alla pittura di paesaggio lavorando tra Roma e Napoli (Tramonto dai Ponti Rossi, 1873, Il Vesuvio da Castellammare, 1873, Sulla via di Amalfi, 1874, esposti alla Mostra d'Arte Calabrese di Catanzaro nel 1912).


Vitelleschi Gaspare*

VITELLESCHI GASPARE
Foligno (Perugia) 1875 - 1918
Dopo un primo apprendistato nella città natale presso il pittore C. Botti, si perfezionò all'Accademia di Belle Arti di Perugia (1893-98) sotto la guida di F. Moretti, raggiungendo presto una convincente efficacia di mezzi espressivi (Studio di testa di fanciullo, 1895, Perugia, Accademia). Nel 1899 espose a Perugia due allegorie (Inter lilias, Preces), che segnarono la fase di timido avvicinamento a temi simbolisti, anche se gli interessi del pittore furono prevalentemente orientati su rapide impressioni dal vero (Paesaggio, coll. privata). Soggiornò per molti anni a Monaco di Baviera, dedicandosi a un'intensa attività espositiva.


Vitali Vitaliano*

VITALI VITALIANO
Forlì 1831 - 1907
Dopo una prima formazione avvenuta nella città natale, si trasferì a Firenze dove ebbe modo di perfezionarsi sia in pittura sia in scultura. Fervente patriota, nel 1854 fu imprigionato per attività sovversive. In modi che richiamano gli esempi del Purismo toscano si dedicò prevalentemente al genere del ritratto (Ritratto di Giovanni Papa, 1853-1856, Bologna, Museo Civico del Risorgimento).


Visetti Agostino*

VISETTI AGOSTINO
Montanaro (Torino) 1821 - Torino 1904
Frequentò lo studio di A. Augero a Verolengo e successivamente fu allievo dell'Accademia Albertina di Torino. Dipinse quadri e affreschi, soprattutto nel Canavese, sua terra d'origine. Nelle pitture murali affrontò ampie superfici con scorci arditi, collocandovi personaggi costruiti con vigoroso realismo. La propensione per il dato reale caratterizza anche le opere di storia contemporanea, quelle di genere e i ritratti che figurarono alle esposizioni torinesi (1861, Il cardinale Francesco Casini predicatore in Vaticano; 1878, L’Astrologa; 1881, Guardiacaccia reale della Valle d’Aosta; 1884, L'annunzio della morte di V. Emanuele II nella valle di Cogne).