Notari Francesco*
NOTARI FRANCESCO
Castel del Piano (Grosseto) 1876 - Siena ?
Fu allievo di A. Franchi all’Istituto d'Arte di Siena. Decorò varie cappelle gentilizie nel senese cimitero della Misericordia (Vergine in trono, cappella Bucchi-Liccioli; L'Angelo del conforto, cappella Bari). Nel 1899 concorse al pensionato Lazzaretti con Annuncio di un disastro nazionale in Africa. L’anno seguente prese parte al concorso Alinari sul tema della madre con Adoremus. Nel Novecento si dedicò quasi esclusivamente all'architettura.
Normandia Giovanni*
NORMANDIA GIOVANNI
Santo (Salerno)1852 - dopo il 1916
Si formò all’Accademia di Napoli ed esordì alla Promotrice partenopea del 1874 con un paesaggio (Il Vesuvio da Santo). Nella produzione seguente affiancò i temi di genere a quelli legati al paesaggio e ai costumi del suo paese. Oltre che alle mostre partenopee (degli anni 1874, 1876, 1877, 1884), fu presente alle esposizioni di Milano (1876, I bagni alla Marinella; 1878, Gli innamorati), di Torino (1878, Le lavandaie; 1898) e di Firenze (1885, Le lavandaie di Santo; Interno rustico di Santo).
Nodari Pesenti Virdizio*
NODARI PESENTI VIRDIZIO
Medole (Mantova) 1879 - Mantova 1961
Si formò a Firenze con lo zio, D. Pesenti, ed esordì alla Mostra fiorentina della Festa dell’Arte e dei Fiori nel 1896 (Ricordo del Duomo di Firenze). Completò la propria formazione a Parigi nel 1903. Presente in quegli anni alle mostre milanesi (1898, 1906), fiorentine (1908, In St. Germain) e alle biennali di Venezia (1905, Di sera), adottò un divisionismo a trama finissima e vibrante di luce (Mantova di notte, 1900, esposto alla Permanente di Milano nel 1906, coll. privata).
Nocchi Pietro*
NOCCHI PIETRO
Roma 1783 - 1854
Allievo del padre Bernardino, pittore lucchese attivo a Roma, si formò alla romana Accademia di San Luca su orientamenti neoclassici. Esordì a Lucca con alcune opere eseguite per la corte di E. Bonaparte Baciocchi (Ritratto di Elisa e della figlia, 1808, Ajaccio, Museo Napoleonico) e nel 1813 fu nominato professore presso la locale Accademia. Pittore, incisore e miniaturista, stilisticamente fu legato ai modelli settecenteschi del padre e a quelli di P. Batoni e di S. Tofanelli; dopo gli anni '20 assunse elementi del primitivismo di M. Ridolfi. Fra i suoi lavori più noti vi sono i quadri per il duca di Lucca, Carlo Ludovico di Borbone, e per la sorella di lui, Carlotta: Agilulfo elegge a suo collega nel regno il figliuolo Adaloaldo (1845, Firenze, Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti) e II Battesimo di Adaloaldo (Roma, Museo Lateranense).
Nobili Salvatore*
NOBILI SALVATORE
Attivo a Roma fra il 1865 e il 1919
La formazione dell’artista fu forse legata a una bottega artigiana, come sembra indicare l’attività di disegnatore per le incisioni dell’Ottavario dei morti dell'ospedale romano di Santo Spirito in Sassia, documentata dal 1865 al 1867. Dedicata alla pittura religiosa è tutta la sua produzione nota. Nel 1867 dipinse uno stendardo con II martirio di S. Pietro de Arbues; nel 1886 gli venne affidata la decorazione della cappella dei Santi Cirillo e Metodio nella chiesa di San Clemente; nel 1906 dipinse nella volta di Sant’Andrea della Valle due tempere con La cacciata dal Paradiso Terrestre e L'Apparizione dell’Immacolata a S. Orsola Benincasa. Il Ritratto del pittore Francesco Grandi (1894, Roma, Accademia di San Luca) testimonia del rapporto con il più anziano pittore, al quale Nobili succederà nel 1886 nella carica di direttore della Scuola del Mosaico in Vaticano.
Neuschuller Alberto*
NEUSCHULLER ALBERTO
Vienna 1867 - Tornetti (Torino) 1944
Trascorse la giovinezza a Roma, dove compì gli studi ed esordì nel 1888 con gli Amatori e Cultori. Si trasferì poi nella casa di famiglia a Tornetti, nella Valle di Lanzo, e vi dimorò stabilmente traendo ispirazione da quei luoghi per i suoi paesaggi (Nella valle di Lanzo, Alta montagna, esposti a Milano nel 1906). Nei primi anni del secolo si aggiornò lavorando accanto a G. Guarlotti, sempre su temi paesistici. Fra il 1904 e il 1910 espose con frequenza alle mostre romane dell’Associazione degli Acquarellisti.
Nehrlich (Nerly) Federico*
NEHRLICH (NERLY) FEDERICO
Venezia 1842 - Lucerna (Svizzera) 1919
Figlio e allievo dell’omonimo paesista tedesco, studiò all'Accademia di Belle Arti di Venezia. Dal 1862 al 1865 e poi nel 1866 prestò servizio militare in patria, avendo così modo di visitare la Germania e di trarre i primi appunti e studi. Viaggiò in Europa e in Italia e nel 1868 visitò per la prima volta Roma. Rifiutata la formazione accademica, si dedicò alla pittura dal vero. Assidua la sua presenza alle mostre della romana Società degli Amatori e Cultori (1870, 1873, 1875, 1876, 1877, 1879, 1880, 1881, 1895-1896): le opere esposte nel 1870 erano ancora legate all’ambientazione veneziana (fra le altre, Bragozzi veneziani, Milano, Galleria d'Arte Moderna), mentre i temi trattati successivamente sono quasi tutti ripresi dal paesaggio meridionale. Partecipò alla Mostra Nazionale di Parma del 1870, alle promotrici di Torino (1879) e di Genova (1879, 1880, 1893), alle esposizioni internazionali di Vienna del 1873 e di Roma del 1883 (Il salto di Tiberio veduto dal mare).
Nehrlich (Nerly) Friedrich*
NEHRLICH (NERLY) FRIEDRICH
Erfurt (Germania) 1807 - Venezia 1878
Cresciuto ad Amburgo, giunse in Italia nel 1828, stabilendosi a Roma, partecipando vivamente alla vita della città, dove frequentò il circolo degli artisti stranieri che gravitavano intorno alla figura dello scultore danese B. Thorvaldsen (Contadini alla fontana, Trasporto di un blocco di marmo, 1832 ca., Copenaghen, Museo Thorvaldsen). Fu tra i fondatori della romana Società degli Amatori e Cultori delle Belle Arti e nel 1834 vi espose Paese con baccanali, Paese nelle vicinanze di Terracina, Famiglia di un marinaio di Napoli. Insieme ad altri pittori nordici frequentò le campagne di Olevano Romano, dove poté trarre spunti per i suoi studi e dipinti (Rocce di Olevano, Wuppertal, Stӓdtliches Museum). Dal 1835 si trasferì a Venezia, dove risiedette fino alla morte. Partecipò alle mostre milanesi di Brera nel 1835 (Paesaggio tolto dal vero nelle vicinanze di Girgenti) e nel 1837 (fra gli altri, Veduta di Palermo presa a S. Maria di Gesta, Caccia al toro bandito nella campagna di Roma, presso il Sepolcro di Nerone, La cascata e il Tempio della Sibilla a Tivoli, Villa del Principe Caposele a Molo di Gaeta).
Negro Giorgio*
NEGRO GIORGIO
Torino ? - 1916
Le rare notizie tramandateci lo segnalano come un artista eclettico nella scelta dei soggetti, con una predilezione per il quadro di figura, anche di gusto neopompeiano. Fu assiduo alle esposizioni di Torino, negli anni fra il 1878 e il 1898 (1880, Tirocinio; 1882, Pittore antico; 1884, Di ritorno, Al mattino). Eseguì anche rapidi studi dal vero e incisioni.
Navarra Giuseppe*
NAVARRA GIUSEPPE
Attivo a Napoli nella prima metà del XIX secolo
Pittore e scenografo, compì il suo apprendistato alla bottega palermitana di G. Patania per poi perfezionarsi a Roma. Come altri pittori siciliani del tempo, dopo il 1815 seguì la corte borbonica a Napoli, ottenendo commissioni come ritrattista: il Ritratto di Giovanni Statella (1832, Napoli, Museo di San Martino) e il Ritratto di Maria Cristina di Savoia (1835 ca., Napoli, Museo di Capodimonte) appaiono improntati ai consueti canoni neoclassici appresi dal maestro. Presentò alle biennali borboniche ritratti e nature morte (1826, 1830,1833, 1837). Dal 1830 fu nominato professore onorario dell’Accademia partenopea.