Nava Arturo*

NAVA ARTURO
Napoli 1858 - dopo il 1916
Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Napoli, ebbe una breve attività espositiva fra il 1884 e il 1890 alle promotrici napoletane (1884, Musica inspirata, Musica disperata; 1885, Il latte dei vecchi, Modella, Reminiscenze; 1887, Una fuga di Bach; 1888, Parlate a Mammà; 1890, La prova delle coriste, Concorso di bellezza). Prese parte all'Esposizione della Promotrice di Genova nel 1884 e all’Esposizione Nazionale di Venezia nel 1887 (Vecchi libertini).


Narducci Pietro*

NARDUCCI PIETRO
Milano 1793 - Vercelli 1880
Allievo di L. Sabatelli presso la milanese Accademia di Brera, vi esordì nel 1827 con il dipinto San Carlo che istruisce i fanciulli, eseguito per la chiesa parrocchiale di Bosisio (Lecco). Presente alle mostre milanesi fino al 1837, soprattutto con ritratti, tornò alle esposizioni dopo il 1860, presentando opere d’ispirazione romantica (Ruggero e le ancelle di Alcina, esposto a Firenze nel 1861, insieme a due soggetti sacri), secondo una tendenza che aveva già avviato nella ritrattistica, a cominciare dal Fortunato Lampugnani eseguito nel 1834 (Milano, Quadreria dell’Ospedale Maggiore).


Nardoni Alessandro*

NARDONI ALESSANDRO
Ascoli Piceno 1819 - 1898
Allievo di O. Piccolomini ad Ascoli, si perfezionò a Roma, alla fine degli anni '30, presso lo studio di T. Minardi. Ottenuta la cattedra di disegno, insegnò ad Ascoli, a Fabriano e a Camerino. La sua produzione restò a lungo legata all’influenza del maestro (Agar e Ismaele, 1845; Morte di Vidalicia, entrambi presso il municipio di Ascoli Piceno). Per la cattedrale di Montalto delle Marche eseguì un San Giovanni Battista. È anche ricordato come buon ritrattista.


Nardini Pio*

NARDINI PIO
Ascoli Piceno 1863 - 1948
Avviato all’arte da G. Paci, proseguì gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, sotto la guida di G. Ciaranfi. Partecipò all’Esposizione di Venezia del 1887 con due piccoli quadri di genere: Senza scrupoli e Quaresimale. Artista versatile, trattò diversi generi di composizione, utilizzando varie tecniche pittoriche (olio, pastello, affresco e graffito). Ad Ascoli dipinse a tempera l’ampia sala del Caffè Meletti e le loggette del Palazzo della Cassa di Risparmio, mentre per il convento dei Francescani eseguì II taumaturgo che dispensa il pane ai poveri. Partecipò a diverse mostre regionali, esponendo a Macerata nel 1905 (Vecchie pinzochere) e ad Ascoli nel 1919 (Ritratto di Candido Augusto Vecchi, conservato con Alla fontana, Marina, Pavoncella nella Pinacoteca Civica di Ascoli).


Nardi Sigismondo*

NARDI SIGISMONDO
Porto San Giorgio (Ascoli Piceno) 1866 - 1924
Studiò a Fermo e poi a Roma dove, sotto la guida di D. Bruschi, maturò l’inclinazione alla pittura a fresco e alla decorazione. Fu collaboratore di P. Mariani nella realizzazione del ciclo di affreschi del Duomo di Ascoli Piceno (1884-1894) e di C. Maccari nei lavori della cupola della basilica di Loreto (1907). Sempre nella sua regione decorò il teatro di Porto San Giorgio e la chiesa di San Gregorio a Fermo.


Nappi Sigismondo*

NAPPI SIGISMONDO
Milano 1804 - 1832
Formatosi con L. Sabatelli presso la milanese Accademia di Brera e alla scuola di P. Palagi, nel 1823 fu premiato all'Esposizione braidense per la composizione disegnata La morte di Geta. Nel 1826, La partenza di Attilio Regolo per Cartagine (Milano, Pinacoteca di Brera), tela fedele al classicismo di Palagi, valeva al-l'artista il gran premio di Pittura. Alla Mostra accademica del 1829 espose un Ritratto; con la Morte di Baiardo, apparso postumo nel 1832, si chiudeva la sua breve vicenda artistica.


Nanin Pietro*

NANIN PIETRO
Verona 1808 - 1889
Allievo di D. Della Rosa, fu autore di quadri di genere e di soggetto storico, di ritratti e miniature. Nel 1847 espose a Venezia Un vecchio girovago con figlio che si disseta al secchio di una villanella, Giovane sultana in estasi amorosa, Albanese che difende la figlia. Nella sua città fu attivo come frescante e di quella tecnica si occupò anche con studi e copie per l’incisione (Disegno di varie dipinture a fresco che sono in Verona, 1864).


Nagar Francesco*

NAGAR FRANCESCO
Napoli 1861 - dopo il 1916
Formatosi presso la scuola del Museo Artistico Industriale di Napoli sotto la guida di D. Morelli, F. Palizzi e I. Perricci, dipinse paesaggi, interni e scene di genere, specializzandosi anche nella traduzione di dipinti su ce-ramica. Con quadri a olio e acquerelli fu presente alle promotrici napoletane dal 1877 al 1897 (1877, Ritorno da Piedigrotta; 1879, Interno della chiesa di San Severino; 1880, La sagrestia delI'Annunziata; 1881, Le figlie del pescatore; 1882, L'assaggio, Fantasia, L'entrata della sagrestia di San Severino; 1883, Passatempo vizioso, Pasto frugale, Il pescatore; 1884, Sacro e profano; 1885, La preghiera; 1888, Arabi; 1890, Dogana della marina piccola; 1897, Margherita). Suoi lavori figurarono anche alle esposizioni di Milano (1878), di Torino (1878, 1880) e di Roma (1883).


Nachera Francesco*

NACHERA FRANCESCO
Patti (Messina) 1813 - 1881
Nato da una famiglia di origine spagnola, impiegato come guardia municipale nel comune di nascita, coltivò la pittura e il restauro da dilettante. A parte alcuni probabili viaggi a Roma, la sua prima formazione avvenne presso la scuola palermitana di G. Patania. Fra le opere a carattere devozionale si ricordano Madonna con bambino, San Martino e un frate domenicano (1842, Patti, cattedrale), Cristo che predica agli apostoli, Due dolenti al sepolcro, L'entrata di Cristo a Gerusalemme (tutte in coll. private). Più rappresentativi i ritratti, documento dell’ambiente borghese e aristocratico della provincia messinese (Ritratto di Marianna Accordino, coll. privata). Partecipò all’Esposizione Nazionale di Firenze del 1861 con Un Ritratto e Un costume albanese.


Naccari Luigi*

NACCARI LUIGI
Chioggia (Venezia) 1818 - Padova 1857
Studiò disegno con il padre e poi con N. Schiavoni. Dal 1841, dopo la laurea in ingegneria, si dedicò alla pittura sotto la guida di V. Gazzotto. Eseguì ritratti di piccole dimensioni e miniature (Ritratto, esposto alla Mostra accademica di Venezia nel 1847), caratterizzati da un disegno di derivazione neoclassica e da una naturale espressività. Realizzò anche dipinti di soggetto sacro (Il miracolo della Madonna della neve, chiesa di Fasana Polesine, Rovigo; Cristo in Croce con Maria e Giovanni, Duomo di Chioggia).