Melis Marini Felice*
MELIS MARINI FELICE
Cagliari 1871 - 1956
Appartenente a una famiglia di architetti, frequentò a Roma l’Accademia di San Luca e la Regia Calcografia, dove approfondì la tecnica dell'acquaforte che divenne presto l'elemento centrale delle sue ricerche artistiche, approdate in un manuale poi di ampia diffusione (Hoepli, 1916). Non trascurabile neanche la sua produzione pittorica, di cui si hanno esempi nelle decorazioni e nei dipinti della sala del Sindaco del Palazzo Municipale di Cagliari. In altre opere, pure conservate presso il municipio del capoluogo sardo, si riconosce un sostanziale impianto verista (Mendicante seduto, 1900), ma anche preziosità cromatiche di gusto liberty (Vecchia Fioraia, 1907) e, in una fase di maggior vibrazione luminosa della tavolozza, l'esaltazione dei valori impressionistici (Casa comunale con cortile, 1910).
Meli Giuseppe*
MELI GIUSEPPE
Palermo 1807 - 1893
Esordì nel 1828 alla Mostra palermitana con tre copie. Sono ricordati successivamente i suoi soggiorni di studio a Roma e a Firenze. Dagli anni '40 rientrò in Sicilia, dove eseguì ritratti e quadri di soggetto religioso (Sacra Famiglia e Ritratto di donna, esposti a Palermo nel 1841; Testa di vecchio, Maria Vergine, Palermo, Galleria Civica d'Arte Moderna; ritratti di G. E. Di Blasi e D. Lo Faso, Palermo, Biblioteca Comunale). Per la chiesa della Madonna del Lume di Palazzo Adriano (Palermo) dipinse un San Pasquale (presentato all'E-sposizione di Palermo del 1856) e nel 1861 inviò alla I Esposizione Nazionale di Firenze La Madonna del riparo insieme a due ritratti. Nella sua città eseguì affreschi a Villa Tasca, a Villa Giulia (1875) e nella chiesa di San Francesco di Paola.
Melchioni Antonio*
MELCHIONI ANTONIO
Pallanza (Novara) 1847 - Torino 1921
Pittore di genere e copista di opere antiche e contemporanee, espose dalla fine degli anni '60 al 1908 a Genova (1875, Lo studio del pittore; 1877, Passatempo nell'harem), a Torino (1879, Passioni d'amore; 1882, Baccante), a Milano (1885, Le amiche). Dipinse anche marine (Riviera di Levante-studio dal vero, esposto a Genova nel 1879).
Meda Giovan Battista*
MEDA GIOVAN BATTISTA
Attivo in Lombardia fra il 1824 e il 1879
Si formò a Milano presso l'Accademia di Brera, dove nel 1824 frequentava la Scuola di Figura. Con le sue nature morte (Utensili da cucina, esposto a Milano nel 1854, Milano, Accademia di Brera) ottenne un discreto successo, che seppe sostenere attraverso l'assidua partecipazione alle mostre braidensi, dove figurò sempre con regolarità dal 1851 fino al 1879.
Mazzoni Domenico*
MAZZONI DOMENICO
Forlì 1848 - ? 1868
Nonostante la brevità della sua vita, ha lasciato opere che rivelano una precoce maturità artistica (Figura di donna romana in costume, 1868, Forlì, Pinacoteca Comunale). Dopo una prima formazione artistica nella città natale, si trasferì a Siena per studiare presso l’Accademia alla scuola di L. Mussini. I suoi quadri di figura, pur nei limiti di un gusto accademico, mostrano una decisa convergenza con l'esigenza romantica di espressività e caratterizzazione psicologica dei volti (Figura di fanciulla in costume, 1868, Forlì, Pinacoteca Comunale).
Mazzone Giuseppe*
MAZZONE GIUSEPPE
Vittoria (Raglisa) ? - 1876
Sono poche le notizie sull’attività del pittore, che le fonti ricordano attivo in Sicilia ma anche a Firenze. Espose a Firenze (1866, Un tributo di una lacrima; 1867, Amore e costanza; 1868) e a Torino (1867). Si conoscono ritratti e opere di soggetto sacro, quasi tutte eseguite per la committenza ecclesiastica della sua regione (Transito della Vergine, chiesa di San Vito, Vittoria).
Mazzia Angelo*
MAZZIA ANGELO
Roggiano Gravina (Cosenza) 1823 - Napoli 1890
Avviato all’arte sotto la guida di G. Cammarano, si iscrisse poi all'Accademia di Napoli come allievo di C. Guerra e di C. Angelini (1854, Ritratto di Costanzo Angelini, Napoli, Galleria dell’Accademia). Ai quadri di soggetto religioso e ai ritratti affiancò tematiche letterarie di vena romantica (Omero al sepolcro di Ettore, esposto a Napoli nel 1851). Fu presente alle mostre napoletane fino al 1877 e alle mostre nazionali di Milano nel 1872 (Dante) e di Vienna nel 1873 (Dante dalla luce guarda Roma nelle tenebre).
Mazzerioli Coriolano*
MAZZERIOLI CORIOLANO
Perugia 1849 - 1912
Esponente di una famiglia di pittori-decoratori, apprese i rudimenti del mestiere dal padre Gaspare, amico e collaboratore di M. Piervittori nei lavori al teatro Torti di Bevagna (1878- 1882). Insieme al fratello Osvaldo (Perugia 1859 - Roma 1926) fu uno dei più attivi ornatisti perugini di fine secolo. Specialista nella pittura di figure (fra gli altri, Il riposo e Scena con soldati in abiti secenteschi, coll. privata), mostrò una feconda vena creativa, in dimore private (Villa Bennicelli, Solfagnano) e in edifici pubblici (Municipio di Cordano). Nella decorazione di numerose chiese della provincia (parrocchiali di Corciano, Torgiano, Cerqueto, Collazzone) fece uso di un sobrio purismo che, come nella parrocchiale di Solomeo (1895) , lascia emergere elementi d'ispirazione medievalista (Sacra Famiglia), modelli neorinasci-mentali (Sposalizio della Vergine) e preziosismi decorativi di sapore neogotico. Gli insegnamenti di Piervittori avevano permesso ai due fratelli di sviluppare un variato repertorio di forme sempre in equilibrio fra tradizione e spunti alla moda. In questo senso anche il lungo sodalizio (1894-1915) di Osvaldo con A. Brugnoli, con cui collaborò in qualità di pittore di paesaggi (Palazzo Bocconi e teatro Costanzi, Roma; Palazzo Cesaroni, Perugia, 1901) fornì un costante confronto con gli aspetti più innovativi del gusto del tempo, ormai orientato verso le eleganze liberty.
Mazzanti Alessandro*
MAZZANTI ALESSANDRO
Firenze 1824 - 1893
Frequentò l'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove, dal 1846, espose ritratti, soggetti letterari e di genere (1848, Beatrice Cenci; 1851, Susanna sorpresa nel bagno). Nel 1854, alla Promotrice di Genova, presentò Madonna che allatta il Bambino e Ricreazione d'una famiglia calabrese, ambedue riproposti a Firenze nel 1855; alla Promotrice fiorentina del 1856 presentò un soggetto ispirato a L'amore degli angeli di T. Moore. Dal 1859 si dedicò al restauro abbandonando la carriera d’artista, ma partecipò comunque alla I Esposizione Italiana del 1861 con Ritratto di fanciullo.
Mayer Antonio*
MAYER ANTONIO
Mori (Trento) 1862 - Rovereto 1921
Si trasferì a Milano per frequentare l’Accademia di Brera e dal 1888 comparve alle esposizioni della Permanente con studi dal vero, nature morte e ritratti (1892, fra gli altri Frutta, Studio di testa). La sua prima attività si svolse quindi nel Milanese, fino al suo rientro a Rovereto, dove realizzò con A. Sezanne la decorazione del Palazzo della Cassa di Risparmio e quella del Municipio. Eseguì anche pale d'altare per le chiese locali. Nella collezione del Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto si conservano suoi acquerelli, pastelli di paesaggi (Sirmione sul Garda) e ritratti.
