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Maurelli Luigi*

MAURELLI LUIGI
Attivo a Napoli fra il 1846 e il 1871
Allievo dell'Accademia di Belle Arti di Napoli sotto la guida di C. Guerra, trattò soggetti religiosi e storico-letterari. Esordì alla Mostra Borbonica del 1843 e nelle seguenti edizioni presentò Tasso nella prigione (1851), Cristo nell'orto e Sichem che rapisce Dina (1855). Con gli anni 60 si dedicò a soggetti popolari e a scene di genere che inviò alla Promotrice dal 1862 (Un ratto del secolo XV e Costume di Sorrento) al 1871 (La Luna di miele).


Mattioli Gaspare*

MATTIOLI GASPARE
Faenza (Ravenna) 1806 - 1843
Iniziò gli studi artistici presso la locale Scuola di Disegno, dove ebbe per maestri G. Zauli e P. Saviotti. Dal 1824 al 1827 frequentò l’Accademia di Firenze e nel 1828 ottenne un sussidio per proseguire gli studi a Venezia. Qui conobbe L. Lipparini e F. Hayez, eseguì copie dei maestri del Cinquecento e ricevette le prime commissioni di rilievo in ambito religioso (La consegna delle chiavi a san Pietro, 1829, chiesa di Santa Maria del Rosario ai Gesuati, Venezia). Rientrato a Faenza, nel 1830 già ripartiva per Roma, dove fu accolto e guidato dal concittadino T. Minardi: dal maestro assunse le forme puriste che affiorano nelle sue opere successive (Deposizione, 1832, chiesa del SS. Sacramento di Fognano; L'assassinio di Galeotto Manfredi, 1936 ca., Faenza, Pinacoteca Comunale).


Mattej Pasquale*

MATTEJ PASQUALE
Gaeta (Latina) 1813 - Napoli 1879
Studiò all’Accademia di Belle Arti di Napoli con G. Maldarelli e, in seguito, con A. Sminck van Pitloo. Dal 1837 avviò l’attività di disegnatore e pubblicista, collaborando fra l’altro al Poliorama Pittoresco e poi alla rivista L'Arlecchino. Come pittore esordì alla Mostra Borbonica del 1848 (Prospetto dell'Annunziata di Aversa, Straordinaria navigata avvenuta nel 1847 in Mola di Gaeta, acquerelli) e nel 1849 eseguì Lo sbarco di Pio IX al Granatello di Portici (Napoli, Museo di San Martino). Alla fine degli anni '40 risalgono anche alcuni bozzetti animati con numerosissimi personaggi in costume (La festa dei quattro altari a Torre del Greco, Pulcinella imbonitore, Napoli, Museo di San Martino). Con una produzione volta alla docu-mentazione di eventi storici e della tradizione folclorica tornò a esporre alle biennali borboniche nel 1855 e nel 1859 (Lo sbarco e solenne ricevimento del re di Portogallo, La processione del Corpus Domini nell'Abbazia di Montecassino); con questi temi seguiva la medesima strada di S. Fergola, ravvivando con preziosi effetti cromatici la puntuale definizione hackertiana delle vedute.


Matera Francesco*

MATERA FRANCESCO
Attivo a Trapani fra il 1824 e il 1859
Dopo i primi studi nella città natale, completò la sua formazione a Roma. Si dedicò essenzialmente al paesaggio, con uno stile definito dalla critica del tempo «tagliente e manierato». Insegnante alla Scuola di Disegno della Reale Accademia di Trapani, nel 1859 partecipava alla Mostra Borbonica di Napoli con un Ritratto virile a mezza figura.


Mastriani Ferdinando*

MASTRIANI FERDINANDO
Attivo a Napoli nella seconda metà del XIX secolo
Il pittore fu presente a diverse esposizioni italiane: nel 1867 esordì con un soggetto storico-letterario (Nello della Pietra) alla Esposizione della Promotrice di Napoli, manifestazione dove tornò anche nel 1871 e nel 1880. Con dipinti di genere partecipò in seguito alle mostre di Torino (1872, Una confidenza; 1874, Il suo album; 1875, Mariella; 1876, Ortensia; 1878, Il mio modello; 1879, Fasma), di Firenze (1873), di Genova (1874), di Milano (1874, 1879).


Massola Giacinto*

MASSOLA GIACINTO
Sarzana (La Spezia) 1820 - Genova 1865
Di origine aristocratica, si laureò in giurisprudenza a Genova nel 1844, mentre già si dedicava alla pittura, compiendo la propria formazione all'Accademia Ligustica e poi nello studio di G. Frascheri. Esordì all’Esposizione annuale accademica del 1839 ritornandovi ancora più volte negli anni '40 con opere religiose, storico-letterarie e ritratti. In questo periodo compì viaggi di studio a Firenze, Venezia e Roma e realizzò alcune opere per importanti mecenati (La partenza di Amedeo III di Savoia per la Palestina, per Maria Cristina di Savoia; Ritratto di Carlo Alberto, 1847, per la corte d'appello di Genova). Accademico di merito della Ligustica nel 1850, ebbe parte attiva nella fondazione e nella organizzazione della Società Promotrice genovese, partecipando anche con frequenza alle mostre (1850-1862). Nel 1851 fu all’Esposizione Universale di Londra e a Parigi: il contatto con la cultura antiaccademica inglese e in particolare con i Preraffaelliti lo influenzò notevolmente (I due spiriti innamorati, 1852, Genova, Palazzo della Prefettura). Nel 1861 partecipò alla I Esposizione Nazionale di Firenze con un'opera ispirata a Pia dei Tolomei, soggetto sul quale ritornò più volte.


Massione Giuseppe*

MASSIONE GIUSEPPE
Teramo 1870 - Milano 1933
Proveniente da una nobile famiglia siciliana, si dedicò dapprima alla carriera militare poi interamente alla pittura. Studiò all’Accademia Carrara di Bergamo come allievo di C. Tallone e in seguito divenne docente nello stesso istituto. La sua produzione comprende opere di genere e ritratti, presentati con successo a Parigi. Nel 1907 espose alla Promotrice di Firenze un olio dal titolo Educanda e nel 1908 inviò a Torino Orfanella-Ritratto.


Massari Silvestro*

MASSARI SILVESTRO
Perugia 1794 - 1851
Allievo di C. Labruzzi e di T. Minardi a Perugia (1813-1821), il pittore-scultore perugino si trasferì intorno al 1821 a Roma, dove attese al proprio perfezionamento. Appartengono a questo periodo Testa di popolana e Testa di militare (1823), due copie che insieme alla Madonna in gloria, tratta da Perugino (tutti all'Acca-demia di Belle Arti di Perugia), evidenziano l'indirizzo eclettico volto al recupero della cultura ri-nascimentale italiana e dei modelli fiamminghi. Oltre al suo lungo impegno di docente di scultura all’Accademia di Perugia (1825-1851), si dedicò alla riproduzione incisoria di monumenti cittadini; connessi a quegli studi sono diversi bozzetti a olio raffiguranti alcuni ambienti della Rocca Paolina (Perugia, Accade-mia di Belle Arti).


Massari Bernardino*

MASSARI BERNARDINO
Piacenza 1827 - 1913
Lavorò accanto ad altri artisti piacentini nel cantiere della chiesa di Sant'Antonio a Piacenza. Sue opere apparvero in buon numero alle promotrici genovesi (1886, La tormenta, In Lombardia, Trombettiere di cavalleria, La rocca d'Olgizio, Al Lido-Venezia, Pecore al pascolo, Rivista al galoppo, Carica di cavalleria) e fiorentine (1889, Il pascolo, Il riposo).


Massarani Tullo*

MASSARANI TULLO
Mantova 1826 - Milano 1905
Nato in una facoltosa famiglia ebrea, si formò a Milano, dove affiancò alla frequentazione dell'ambiente letterario legato al salotto di casa Maffei l'amicizia con D. Induno, che lo avviò alla pittura. Attivo come critico d’arte, fu impegnato nell’attività politica e ricoprì cariche pubbliche nell’ambito della tutela dei monumenti. Pur restando un pittore per diletto, prese parte alle rassegne internazionali come l’Esposizione Universale di Vienna del 1873 (La distruzione della biblioteca di Alessandria). La sua produzione accolse tematiche tardoromantiche (Castellana e vassallo, 1876, Milano, Pinacoteca Ambrosiana), oppure di ambientazione orientalista (Vita orientale, esposto a Napoli nel 1877) e neopompeiana (L'infanzia in Grecia, esposto al Salon di Parigi del 1880).


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