Gastaldi Andrea *
GASTALDI ANDREA
Torino 1826 - 1889
Fu introdotto nell’ambiente torinese dei maestri neoclassici dallo zio, G. Volpato, subendo in un primo momento l’influenza di G.B. Biscarra (Addio tra Gesù e Maria, 1847, Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna). Fra il 1850 e il 1851 compì un soggiorno di studio a Roma e a Firenze. Dal 1853 è documentato al Salon di Parigi (Il cader del sole; 1855, Il sogno di Parisina, Il prigioniero di Chillon, Oslo, Nasjonalgalleriet), città in cui risiedette per sette anni e dove assunse gli influssi del Romanticismo francese. Ai soggetti religiosi degli esordi preferì nel tempo i temi letterari e storici, spesso di ispirazione patriottica, nei quali poté esprimere la cultura maturata in Francia (Il primo moto del Vespro siciliano, 1852, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna; Pietro Micca, 1858; L'Innominato, 1860, Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna). Frequentò con successo le esposizioni torinesi, le nazionali di Parma (1870, Iddio fatto uomo, Caino e suo figlio, Era preistorica), di Milano (1872, Saffo, Anima e materia), di Napoli (1877, Papa Bonifacio VIII) e le mostre internazionali. Nel 1860 ebbe la cattedra di pittura all’Accademia Albertina di Torino, dove rimase per circa trent’anni. All’insegnamento affiancò incarichi pubblici di rilievo nel campo della conservazione e della pro-mozione del patrimonio artistico piemontese.
Gasser Leonardo *
GASSER LEONARDO
Firenze 1831 - dopo il 1892
Allievo di M. Gordigiani, fu tra i primi e più assidui frequentatori del Caffè Michelangiolo. Dopo aver eseguito alcuni quadri d’ispirazione letteraria (Ofelia, esposto a Firenze nel 1861; Maria Stuarda prigioniera in Forteringa e Fiammetta, esposti a Torino nel 1864), si dedicò con successo al ritratto femminile, attento alla gamma cromatica e tonale dei dipinti, così da sottolinearne l’eleganza mondana. Le sue doti furono apprezzate anche nell’ambiente dei Macchiaioli: nel 1867 D. Martelli notava «le felicissime disposizioni» del pittore, pur lamentando la sua propensione a privilegiare le scelte legate al mercato. Sembra che abbia lasciato Firenze alla fine degli anni ’60, per andare a vivere all'estero. Comparve per l’ultima volta a una mostra fiorentina nel 1872 (A ce soir) e fino al 1892 continuò a inviare sue opere alle manifestazioni di Torino, di Milano e di Genova.
Gasparini Luigi *
GASPARINI LUIGI
Zenson di Piave (Treviso) 1856 - Venezia ?
Allievo di P. Molmenti a Venezia, fu autore di paesaggi e scene di genere di ambientazione lagunare. Come decoratore è ricordato il suo intervento nel battistero di Vedelago (Treviso). Espose alla Mostra Interna-zionale di Roma del 1883 (L'arrotino), alle esposizioni nazionali di Torino del 1884 (Daghe un bazo al papà, El ze duro come mi) e del 1898 (L'ora di notte, Povere le mie creature, L'estrazione del lotto), alle promotrici di Genova del 1892 (Butai in strada) e del 1893 (Canalozzo di Venezia).
Garzolini Giuseppe *
GARZOLINI GIUSEPPE
Trieste 1850 - 1938
Per trentacinque anni esercitò a Trieste la professione di direttore didattico, pur coltivando la pittura. A parte qualche lezione ricevuta da M. Cortivo, fu autodidatta e basò la propria formazione artistica sullo studio diretto del vero. Predilesse il paesaggio (Venezia e Paesaggio montano, coll. privata) e soprattutto quello spagnolo, che ritrasse in frequenti viaggi a partire dal1875 (Paesaggio spagnolo, 1879; Cortijada in Andalucìa, Trieste, Museo Revoltella). Espose in Germania, in Spagna e a Capodistria (1910), ottenendo riconoscimenti e premi. Fu anche scrittore (Ricordi di Spagna, pubblicato da Treves con illustrazioni di G. Doré) e tra i fondatori del Circolo Artistico Triestino, del quale divenne presidente nel 1910.




