Gagliardi Pietro *
GAGLIARDI PIETRO
Roma 1809 - Frascati (Roma) 1890
Dopo aver studiato architettura, dal 1824 seguì a Roma i corsi di pittura all’Accademia di San Luca e nel 1833 esordì alla Mostra degli Amatori e Cultori. Conquistatosi presto il favore della nobiltà romana, fra il 1830 e il 1850 fu coinvolto in importanti imprese decorative: nel 1834 la cappella di Villa Aldobrandini a Frascati; nel 1841, a Roma, la Villa di M. Torlonia (Apollo con le Ore che gli danzano intorno); versoil 1842 alcune sale di Palazzo Torlonia a piazza Venezia (Il carro di Venere, Il giorno sulla biga, La notte). Successivamente, pur ricercato per commissioni private come quella dei Boncompagni Ludovisi per il Casino dell'Aurora (1860 ca.) o quella per Palazzo Sangermano-Rappini ad Arpino (1871), si specializzò in soggetti sacri in sintonia con la politica culturale di Pio IX. Numerosissimi furono gli interventi decorativi eseguiti fra il 1843 e il 1870 nelle chiese romane, dei quali il più impegnativo fu quello per Sant'Agostino (1856-1866, bozzetti a Roma, Museo di Palazzo Braschi), dove si cimentò direttamente con il modello di Raffaello, portando a termine il ciclo dei profeti sui pilastri della navata. Dopo la proclamazione del dogma della Immacolata Concezione (1854) dipinse l'immagine “canonica” della Vergine per le chiese di San Rocco, Santa Maria dell’Orto, San Vito, Sant’Ignazio. Esportò moduli compositivi e formule stilistiche del tardo accademicismo romano in tutto il Lazio, contribuendo alla nascita e alla diffusione di una comune cultura figurativa. Lavorò nella chiesa di Santa Maria del Sughero a Tolfa (1851), in quella di Santa Caterina a Viterbo (1858), nel Duomo di Rieti e in quelli di Frascati e di Albano. Nei bozzetti commissionatigli da R. Gentilucci per la sua Galleria Shakespeariana (Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna), mostrò una intensa vena di pittore di storia. Fu elegante e sobrio ritrattista (Ritratto del conte Sosnowski, Roma, Accademia dei Virtuosi al Pantheon; Autoritratto, Roma, Accademia di San Luca).
Gaggiotti Richards Emma *
GAGGIOTTI RICHARDS EMMA
Roma 1825 - Velletri (Roma) 1912
Si stabilì con la famiglia a Roma nel 1848, quando entrò nello studio di T. Minardi. Sposatasi con un nobile inglese, andò a vivere in Gran Bretagna, dove si mise in luce come ritrattista negli ambienti aristocratici. Per la regina Vittoria replicò un Autoritratto (che aveva già esposto alla Royal Academy) e dipinse alcune figure allegoriche (Fede, Speranza, Carità, Amore di Dio); eseguì per Napoleone III Le quattro stagioni e realizzò un Ritratto a cavallo del futuro imperatore Guglielmo I di Prussia. Nel 1853 tornò brevemente a Roma, dove dipinse un Ritratto della propria famiglia per donarlo a G. Massani. Negli anni seguenti risiedette ad Ancona e quindi a Firenze. Durante un soggiorno a Berlino, nel 1855, ritrasse il barone A. von Humboldt. Fu anche autrice di soggetti sacri e mitologici.
Gaeta Enrico *
GAETA ENRICO
Castellammare di Stabia (Napoli) 1840 - 1887
Formatosi, all'Accademia di Napoli, seguì dapprima i modi di G. Gigante per poi accostarsi a M. De Gregorio e alla Scuola di Resina. Con Interno dei Santi Apostoli in Napoli esordì nel 1864 alla Promotrice di Napoli, dove continuò a essere presente sino al 1886 (1867, Il Campanile di Santa Chiara e Interno de' Girolomini). Al genere degli interni affiancò presto il tema delle rovine pompeiane, rese con una limpidezza che richiama esplicitamente la lezione di De Gregorio (Arco trionfale nel Foro di Pompei, esposto a Napoli nel 1873, Napoli, Museo di Capodimonte). Espose a Mlano nel 1872 (Interno del convento dei Girolomini-Castellammare, Casa di Castore e Polluce - Pompei e Casa privata nella via Mercurio in Pompei), nel 1879 e nel 1881. Nella sua produzione furono poi preminenti i paesaggi di Castellammare, realizzati sia a olio sia ad acquerello: alla Promotrice di Torino del 1875 ne presentò quattro (fra gli altri, Torre del secolo IV per la difesa dei Saraceni fuori di Castellammare). Notato dalla critica all'Esposizione di Napoli del 1877 (dove inviò fra l'altro II mattino nel burrone, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna), fu presente a Roma alle mostre degli Amatori e Cultori, dal 1879 al 1882, e all'Esposizione Internazionale del 1883 con Reggia!!! dei proletari.

