Fittke Arturo *
FITTKE ARTURO
Trieste 1873 - 1910
Iniziò il suo tirocinio artistico a Trieste con E. Scompanni, per poi passare dal 1893 al 1895 all’Accademia di Monaco di Baviera, dove seguì i corsi di R. von Seiz e di G. von Hackl e dove fu premiato nel 1895. Fonda- mentale su di lui fu l’influenza del Realismo della Scuola Monacense, in particolare di W. Leibl e M. Liebermann, che lo indirizzò verso la pittura en plein air (Paesaggio con alberi, 1895, Trieste, Museo Revoltella). Rientrato nel 1896 a Trieste, condusse vita ritirata, ma strinse amicizia con U. Veruda, che lo introdusse nella casa di I. Svevo. Insieme ai paesaggi (Canale di Venezia, 1895-1896 ca., Marina di Trieste, 1901 ca., coll. privata), i suoi soggetti preferiti furono le figure infantili (Testa di bambino biondo, 1903) e le immagini di vita (La processione, 1908; Funerale di bambino, 1909, entrambi a Trieste, Museo Revoltella). Espose a Trieste fino al 1909 (1896, Paesaggio; 1900, Sera d'autunno), a Venezia (1907, Sole di primavera), a Pisino d'Istria (1907, Blusa rossa). Morì suicida.
Fischetti Odoardo*
FISCHETTI ODOARDO
Napoli 1780 - dopo il 1823
Figlio del pittore Fedele, fra il 1803 e il 1804 partecipò alla decorazione della reggia di Portici (Minerva con Amore e la Pace). Nel 1805 eseguì per il duca A. Della Torre una gouache su pergamena (Spaccato interno del cratere del Vesuvio, coll.privata) che con la serie di Eruzioni del Vesuvio (Napoli, Osservatorio Vesuviano) documenta l’impegno dell'artista nel genere. Un gusto arcaicizzante, specialmente nella definizione del paesaggio, emerge nelle due tele storico-celebrative con La presa di Capri (1810, Napoli, Museo di San Martino) commissionategli da Murat. Maestro di disegno del Reale Collegio di Marina dal 1809, fu impegnato in opere per la reggia di Caserta, per San Leucio e nei giardini del Chiatamone. Nel 1823 dipinse II trasporto dell'Arca Santa nella volta della chiesa di San Biagio a Cardito (Napoli).
Fioruzzi Giovanni *
FIORUZZI GIOVANNI
Piacenza ? - 1884
Poche le notizie su questo pittore, emiliano di nascita e stabilitosi a Firenze dalla metà degli anni '50: qui fu tra i frequentatori del Caffè Michelangiolo, tanto da comparire nel famoso acquerello di A. Cecioni che ritraeva in caricatura il gruppo degli artisti più assidui (coll. privata). Ricordato da T. Signorini come paesista, dipinse anche soggetti risorgimentali, esposti a Firenze nel 1861 (Un episodio della guerra del 1860) e nel 1862 (Bersagliere ferito) e a Torino nel 1863.
Fioroni Luigi *
FIORONI LUIGI
Roma 1793 - 1864
Allievo della romana Accademia di San Luca, nel 1821 partecipò con successo al concorso Canova con La continenza di Scipione, impegnandosi poi in opere di committenza straniera (Leone XII dà udienza ad alcune donne irlandesi ed inglesi presentategli da Monsignor Bains, 1829). Fu assiduo alle mostre della Società degli Amatori e Cultori di Roma, con ritratti (1831), paesaggi (1832, Veduta d'una loggia dei cappuccini a Sorrento) e soggetti di genere, come L'osteria di Santa Trinità dei Monti (1830, Copenaghen, Museo Thorvaldsen) o Una povera famiglia di pastori che di notte offre ospitalità ad un povero religioso (1835), opera acquistata da A. Torlonia, che lo chiamò a lavorare nella sua villa fuori Porta Pia. Intorno al 1835 eseguì anche le due tele a forma di lunetta con L'Annunciazione e L'Incoronazione della Vergine (Velletri, Museo Capitolare). Nel 1846 terminò la grande tela commemorativa commissionatagli dalla principessa di Piemonte (altra versione a Roma, Accademia dei Virtuosi al Pantheon).
