Di Giuseppe Salvatore *
DI GIUSEPPE SALVATORE
Teramo 1852 - 1930
Allievo di G. Della Monica nella sua città natale e poi, a Napoli, di D. Morelli, dipinse ritratti (Ritratto di Lucrezia Montani, Teramo, Museo Civico), studi dal vero (Tre studi, esposti a Napoli nel 1876) e scene di genere(Povera Nina! e Lezioni di pianoforte esposti a Torino nel 1884). Tornato a Teramo, descrisse i luoghi natii, realizzando fra l’altro alcuni acquerelli dotati di una percezione rapida e frammentata, databili agli ultimi due decenni del secolo (coll. Banca Popolare dell’Adriatico). Fu presente alle mostre di Napoli (1875, 1877, 1895, Dolenti note e La sosta) e di Palermo (1892).
Di Giovanni Luigi *
DI GIOVANNI LUIGI
Palermo 1856 - 1938
Ricevette la sua educazione artistica dal padre Giuseppe, con il quale collaborò a numerose imprese decorative in vari palazzi palermitani. Nel 1873 si trasferì a Napoli, dove rimase fino al 1882, avviato da D. Morelli sia alle copie sia alla pittura di storia a pastello e ad acquerello. Alla Promotrice Salvator Rosa espose più volte fra il 1875 e il 1883 (1879, Nerina, Fra un canto e l'altro, Déshabillé; 1880, EI estrebillo favorido; 1883, Giovedì santo) e nel 1877 inviò all’Esposizione Nazionale Non l'avessi mai letto! Terme stabiane di Pompei. Nel 1880 partecipò all’Esposizione Nazionale di Torino con La cappella di Sant'Andrea nella chiesa di San Paolo a Napoli. Rientrato a Palermo, ottenne una discreta affermazione presso la committenza aristocratica e borghese, soprattutto con i suoi luminosi pastelli. Del 1884 è l’opera di tema storico più impegnativa: Il rinvenimento del cadavere di Pietro Micca (Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna). Fu presente con quadri di genere e con vedute alle Esposizioni di Venezia (1887, Preparativi carnevaleschi) e di Palermo (1891-1892, Piazza duomo a Messina), soggetti che insieme ai ritratti compongono la sua vastissima produzione (L'ambulatorio, 1897; Pescatori di Sferracavallo, Primavera, Donna con ventaglio, Palermo, Galleria Civica d’Arte Moderna; Gli emigranti, Palermo, coll. Banca d'Italia). Con R. Lentini e E. De Maria Bergler collaborò fra il 1899 e il 1900 alla decorazione liberty del teatro Mas-simo. Dal 1886 ebbe la cattedra di disegno presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo e dal 1926 quella di pittura.

