De Franceschi Mariano *
DE FRANCESCHI MARIANO
Roma 1849 - 1896
Si formò a Roma presso l'Accademia di San Luca e si perfezionò con il pittore spagnolo B. Galofre. Dopo un primo avvio nel genere della natura morta, all’Esposizione della Società Amatori e Cultori di Roma del 1876, comparve alle mostre con paesaggi veneziani e campani (Riva degli Schiavoni, esposto a Torino nel 1884; Capri, esposto a Roma nel 1888; Venezia e Sera d'Autunno, esposti a Roma nel 1893) e con quadri di genere (Amor condusse noi ad una morte, presentato a Roma nel 1885; La pazza del villaggio, presentato alla Mostra Città di Roma nel 1890, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna).
De Finetti Gino *
DE FINETTI GINO
Pisino (Istria) 1877 - Corona (Gorizia) 1955
Frequentò il liceo a Trieste e nello stesso tempo gli studi di A. Zuccaro e E. Scomparini. Nel 1895 si iscrisse all'Accademia di Monaco dove fu allievo del pittore animalista H. Zügel. Stabilitosi poi a Berlino, per qualche anno lavorò come grafico pubblicitario e collaborò come illustratore alle riviste Simplicissimus e Jugend. Teso alla definizione del movimento come “impressione” predilesse sia nella grafica sia nella pittura il tema ippico (In sella e Corse al galoppo, album di incisioni; Concorso ippico, Trieste, Museo Revoltella).
De Falco Filippo *
DE FALCO FILIPPO
Napoli 1852 - dopo il 1919
Figlio del pittore Carlo, studiò paesaggio all'Accademia di Belle Arti di Napoli con G. Smargiassi e A. Carrillo. Esordì alla Promotrice Salvator Rosa del 1873 con Ricordo dei Ponti Rossi, un Ritratto e uno Studio. Con vedute e studi dal vero fu puntualmente presente alle mostre napoletane e anche se in maniera sporadica a quelle di Mlano (dal 1878 al 1886), di Torino (1878, All'ombra dei pioppi), di Firenze (1881, Una parte del vestibolo della Chiesa di S. Marco in Venezia) e di Genova (1882, In campagna). Negli anni '80 adottò anche soggetti d’interno (Confidenze, esposto a Napoli nel 1884) e temi d'attualità (Col giornale dovunque, esposto a Roma nel 1890). Dal decennio successivo si orientò verso una maggiore sintesi formale (Paesaggio marino, 1894, Napoli, Galleria dell'Accademia) accostandosi anche alle tematiche di fine secolo (Amore e fede, 1895, Napoli, Galleria dell'Accademia). Ispettore, dal 1891 al 1919, dell’Accademia di Belle Arti, dal 1900 l'artista diventò sovrintendente al restauro delle regge di Napoli e di Caserta.

