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Giarrizzo Michelangelo*

GIARRIZZO MICHELANGELO
Piazza Armerina (Enna) 1842 - ?
Fratello di Carmelo, fu allievo di S. Marchese e con ogni probabilità si perfezionò a Napoli, dove la sua presenza è documentata nel 1870. Si distinse soprattutto nella pittura di interni e di architetture, come Interno della Cappella Palatina in Palermo, esposto nel 1870 a Napoli e alla Mostra Nazionale di Milano nel 1872, insieme al Restauro dell'Arco trionfale di Alfonso d'Aragona in Napoli (acquerello, Palermo, Municipio). Fu anche presente alle mostre nazionali di Napoli del 1877 e di Roma del 1883 (Tomba di Nerone e Tempio di Castore e Polluce). Insegnò per diversi anni architettura all'Università di Palermo e viene ricordato più come architetto che come pittore.


Giarrizzo Carmelo*

GIARRIZZO CARMELO
Piazza Armerina (Enna) 1850 - 1917
Studiò a Palermo e si perfezionò all’Accademia di Belle Arti di Napoli con D. Morelli e F. Palizzi. Tornò nel 1880 a Palermo e partecipò a numerose esposizioni locali. Ai soggetti storici, dai quali traspaiono sentimenti patriottici (La congiura del 4 aprile 1860, premiato alla mostra di Palermo del 1897, Palermo, Galleria Civica d’Arte Moderna; Il 12 gennaio 1848, esposto a Milano nel 1906), alternò ritratti (Ritratto della suocera, Firenze, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti) e scene di vita domestica (Gioie materne, presentato all’Esposizione Nazionale di Palermo del 1891). Prese parte alla decorazione del teatro Politeama con figure allegoriche.


Giaquinto Ernesto*

GIAQUINTO ERNESTO
Amorosi (Benevento) 1857- dopo il 1915
Frequentò i corsi di estetica di A. Tari all’Università di Napoli e dal 1880 si dedicò alla pittura come allievo di V. Volpe. Dipinse in prevalenza paesaggi e partecipò alla Promotrice partenopea dal 1882 (Ultime maglie) al 1911 (Prato). Fu presente alla Mostra Nazionale di Palermo del 1891-1892 e alle mostre fiorentine dal 1893 al 1906 (1893, Pioppeto, Lavoro; 1896, Autunno; 1904, Sul Volturno-lato sud, Sul Volturno-lato nord).


Gianoli Francesco*

GIANOLI FRANCESCO
Treviglio (Bergamo) 1865 - Milano 1939
Allievo a Genova di S. Varni, dipinse ritratti e paesaggi (Laghetto di Sartirana, Milano, Galleria d'Arte Moderna), che espose con frequenza alla Promotrice ligure (1884, Un paggio-studio dal vero; 1885, Ritratto; 1889, Alba-Tramonto; 1890, Impressione; 1892, Ritratto di S. M. la Regina Margherita). Si trasferì in seguito a Parigi, dove lavorò come restauratore. Nel 1930 fece definitivamente ritorno in Italia.


Giannone Nicolò*

GIANNONE NICOLÒ
Palermo 1848 - 1915
Formatosi all'Accademia del Nudo della sua città, si perfezionò in seguito a Roma e a Firenze, dove fu nella bottega di S. Ussi. Privilegiò la pittura di interni, soprattutto di chiese, come Interno della Cappella Palatina, esposto a Palermo nel 1887 e conservato insieme ad altre prove dell'artista nella palermitana Galleria Civica d’Arte Moderna (Senato di Palermo alla Cattedrale, Ritratto di Michele Catti, Scuola dei chierici rossi). Fu anche autore di dipinti di storia contemporanea (Garibaldi all'alba del 28 maggio 1860 a Palermo, esposto a Torino nel 1880) e intervenne nelle decorazioni del teatro Politeama e di diversi palazzi palermitani.


Giangiacomo Tertulliano*

GIANGIACOMO TERTULLIANO
Attivo a Roma fra il 1858 e il 1883
Le notizie su questo artista sono frammentarie: fu allievo di suo padre, Francesco, incisore, e si formò sugli esempi del primo Cinquecento. Nel 1856 espose soggetti di genere alla Mostra della romana Società degli Amatori e Cultori (Una donna di Velletri, Interno di una cucina di Velletri, Una donna diAlvito piangente presso il figlio moribondo) e l'anno successivo vi partecipò con Famiglia di Alvito e con i più impegnativi S. Gregorio l’”illuminatore” dà il battesimo al re Deritade, alla sua sorella ed alla regina e Giulio II nello studio di Michelangelo per vedere i cartoni della Cappella Sistina (con quest'ultimo tema si presentò anche all’Esposizione Nazionale di Firenze del 1861). Nel 1858 risultava avere lo studio con suo padre al numero 86 della romana via Sistina; nel 1870 espose con gli Amatori e Cultori due Madonne e Isabella Orsini e partecipò con un'opera alla Mostra per l'Arte Cattolica. L’ultima notizia sull’artista lo indica nel 1883 fra gli espositori della Manifestazione Internazionale di Roma, con il Ritratto del signor Mancion incisore.


Giancarli Alfredo*

GIANCARLI ALFREDO
Perugia 1876 - 1946
Ebbe la sua formazione all’Accademia di Belle Arti di Perugia. Il tirocinio svolto sotto la guida di D. Bruschi e di A. Brugnoli, che lo coinvolsero nella decorazione di diverse chiese del territorio, gli aprì le porte della facoltosa committenza perugina (Ville Benedetti e Vajani Levi), che ne apprezzò la facile vena narrativa intessuta di eleganze liberty e di colte citazioni della tradizione. Un gusto squisitamente ottocentesco impronta invece la ricca produzione di quadri da cavalletto, costituita per lo più da ritratti e da rapide impressioni dal vero di sapore macchiaiolo (Ulivi del Trasimeno, Neve a Cancelli, Villa “La Braccesca”, Spiaggia di Senigallia, coll. privata). Sollecitato alla sperimentazione dalla sua attività didattica presso l’Accademia perugina (1922-1929), si dedicò anche alla creazione di monotipi, con ritratti garbatamente caricaturali (La Clotildina, Nonna Nana, Il Tabarrino, Perugia, Municipio).


Giampaolo Francesco*

GIAMPAOLO FRANCESCO
Messina 1857 - ?
Artista ancora poco studiato, si dedicò alla pittura in età matura con preferenza per i soggetti di storia e di costume. Nel 1884 esordì a Torino con Occasione favorevole e nel 1885 presentò a Palermo Odalisca. Il suo Complotto in Sala (1886 ca.) si trova a Roma nelle collezioni del Palazzo del Quirinale. Ancora con quadri di figura e d’ambiente si presentò all’Esposizione Nazionale di palermo del 1891-1892. Fra i soggetti storici è ricordato dalle fonti un Ruggero figlio di Guglielmo I il normanno ferito.


Giacopelli Giuseppe*

GIACOPELLI GIUSEPPE
Parma 1838 - 1903
Figlio dello scenografo Giacomo, intraprese la carriera paterna studiando con G. Magnani all’Accademia di Parma. Fu attivo solo occasionalmente nella pittura da cavalletto: predilesse quadri d’interni, soprattutto di tema claustrale, in cui sfoggiava la sua perizia scenografica, come Cortile del Convento di San Giovanni Evangelista (Parma, Galleria Nazionale) o l’analogo soggetto apparso nel 1866 alla Società di Incorag-giamento di Parma (Zibello, Palazzo Comunale). A questa manifestazione partecipò ancora nel 1864, nel 1866 e nel 1867 (Interno del chiostro dei Domenicani a Caltanissetta ora Caserma, esposto poi anche a Bologna, alla rassegna delle Accademie Felsinea, Modenese e Parmigiana). La stessa impostazione torna in Cortile di un palazzo porticato (Fidenza, Biblioteca Comunale), in Cortile di Parma (Parma, Istituto d’Arte To-schi) e in Cortile di Palazzo Belloni a Parma (Parma, Galleria Nazionale). Nel 1870 alla Nazionale di Parma esponeva altre due vedute di interni, partecipando poi anche al I Congresso Artistico. Nel 1878-1879 svolse diversi incarichi presso l’Accademia parmense, fra i quali quello di assistente di Magnani: collaborò con lui nell’attività di scenografo e gli succedette come direttore del teatro Regio (1887-1902).


Giacopelli Giacomo*

GIACOPELLI GIACOMO
Parma 1808 - 1893
Fu allievo di G. Boccaccio alla Scuola di Paesaggio dell’Accademia di Parma, dove dal 1857 ebbe a propria volta la cattedra di prospettiva. Svolse soprattutto attività di scenografo e dal 1839 collaborò con N. Aquila e G. Magnani al teatro Ducale. Anche i pochi quadri da cavalletto realizzati attestano la sua spiccata vocazione per ariose inquadrature prospettiche di gusto scenografico, come le due composizioni a china acquerellata Palazzo Ducale nel giardino di Parma e Cortile di San Pietro nel Palazzo della Pilotta (Parma, coll. Cassa di Risparmio) e i due oli Atrio della Pilotta e Interno del Duomo di Parma (entrambi a Parma, Galleria Nazionale).


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