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De Dominicis Achille *

DE DOMINICIS ACHILLE
Tivoli (Roma) 1851 - 1917
Fu avviato all’arte dal padre, pittore dilettante, e proseguì gli studi a Roma, specializzandosi nel paesaggio e in soggetti di genere. Sviluppò uno stile corsivo, apprezzato dai mercanti d’arte che lo spinsero alla ripetizione dei soggetti più graditi (Il bersagliere e la cantiniera). Dal 1879 partecipò a diverse manifestazioni italiane (Formello-contorni di Roma, Idilli, La preghiera, esposti a Milano nel 1879; Casa medievale, esposto a Torino nel 1880; I colombi, I gelosi, esposti a Torino nel 1881; Verona, esposto a Milano nel 1893). A Roma fu membro dal 1881 dell'Associazione degli Acquarellisti con la quale espose vedute del Veneto e del Piemonte.


De Curtis Giuseppe *

DE CURTIS GIUSEPPE
Napoli 1840 - dopo il 1916
Autodidatta, si specializzò in lavori di decorazione, eseguiti in diversi palazzi pubblici e privati a Napoli, e nella pittura di nature morte e di composizioni floreali, prediligendo supporti di ardesia. Professore onorario presso l'Accademia partenopea, alla Mostra Nazionale di Napoli del 1877 presentò tre dipinti di genere, e ancora nature morte anche alle promotrici di Napoli (1876, Gruppo di fiori) e a Firenze (1896-1897, Fiori).


De Curtis Giovan Battista *

DE CURTIS GIOVAN BATTISTA
Napoli 1860 - 1926
Figlio di Giuseppe, professore onorario dell'Accademia di Napoli, fu pittore, scultore, illustratore, poeta e musicista. Spirito originale e irrequieto fu avviato alla pittura dal padre, ma rimase sostanzialmente un autodidatta. Sin dagli anni '80, con gusto estroso ed eclettico, illustrò numerose copertine di canzoni napoletane (Marechiaro.. .Piedigrotta 1909, coll. privata). Nel 1890 partecipò alla decorazione del Caffè Gambrinus di Napoli, dove eseguì Pasqua ridente, e nel 1891 affrescò l'Hotel Tramontano a Sorrento con scorci del paesaggio locale. Espose alla Promotrice Salvator Rosa, nel 1890 (Sogna), nel 1891 (Spes vitae, ‘A passione mia) e nel 1904 (Ultima gioventù e Nel sol levante).


De Cuppis Lusignano *

DE CUPPIS LUSIGNANO
Attivo a Firenze fra il 1861 e il 1880
Figlio, con ogni probabilità, del conte Pompilio, uno studioso di scienze naturali che da Fano si era trasferito a Firenze per motivi politici, dopo il 1821 esordì alla Promotrice fiorentina con vedute di Firenze e dei suoi dintorni (1862, Veduta dei mulini di San Niccolò, Firenze, Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti, tema poi ripetuto nel 1864 e nel 1865). Da quel tipo di paesaggio non si discostò più, esponendo con regolarità alle mostre dell’Italia post-unitaria: alle promotrici di Genova e di Torino, e a quelle dell’Accademia di Brera, a Milano. Come non variarono i soggetti, se non in qualche rara occasione (Veduta presso Corte-Corsica, esposto a Genova nel 1876), così non variò il suo stile illustrativo, comunque soffuso di toni evocativi, connessi al repentino e travolgente cambiamento delle città e della campagna, dovuto al progresso.


De Criscito Pasquale *

DE CRISCITO PASQUALE
Napoli 1830 - 1909
Formatosi alla scuola di F. Oliva, dopo un esordio nella pittura sacra (Gesù Cristo e la Samaritana, esposto a Napoli nel 1851 assieme alla Santa Vergine della modestia) si accostò ai temi storici nell’interpretazione romantica offerta da D. Morelli. Dipinse anche scene di genere e ritratti, e fu un abile decoratore sulla scia di I. Perricci con cui collaborò fra l'altro nella sala Bianca del Quirinale a Roma. Partecipò alle mostre della Salvator Rosa, fra il 1862 e il 1885, presentando dipinti quali Una sventurata (1863), La Margherita del Faust (1868), criticata da V. Imbriani per i «colori crudi» e per le figure «di maniera», ma apprezzata da C. T. Dalbono, e Monumento sepolcrale nella chiesa di Santa Maria del Popolo a Roma (1881). A Roma espose nel 1871 (Buffalmacco), nel 1875 (Soggetto pompeiano) e nel 1876 (In riva al Tevere). A Milano nel 1887 inviò un’Odalisca.


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