Curci Carlo *
CURCI CARLO
Trentola (Caserta) 1846 - Trani (Bari) dopo il 1916
Eseguì soprattutto paesaggi, con particolare predilezione per le marine. Espose a partire dal 1867 e fu presente con regolarità alle mostre della Promotrice napoletana dal 1873 al 1876. Si fece notare all’Esposizione Nazionale di Napoli del 1877, presentandosi con I vandali sugli Appennini, e alla mostra veneziana del 1881 con Marina calma. Dei cinque lavori esposti a Roma nel 1883, le due opere In Puglia e Ottobre furono lodate dalla critica e vennero riproposte all'Esposizione torinese del 1884. A Trani, sua città di adozione, Curci fu tra gli organizzatori, nel 1891, della Mostra del Lavoro e in quello stesso anno, in occa-sione della venuta di P. Mascagni, donò al musicista il dipinto intitolato Sui monti. Sempre a Trani l’artista intervenne nelle decorazioni parietali, a soggetto paesaggistico, dello studio di Palazzo Discanno (1894) e nella grande tempera dal contenuto simbolico realizzata nel soffitto del salone (1905).
Cumbo Ettore *
CUMBO ETTORE
Messina 1833 - Firenze 1899
Vissuto a Roma fin dalla prima infanzia, nel 1857 abbandonò gli studi di ingegneria per dedicarsi alla pittura, scegliendo come maestro il paesaggista romano A. Castelli. Esiliato dallo Stato Pontificio, nel 1859 si stabilì a Firenze, dove continuò l’attività di paesista alla quale alternò quella di pittore di nature morte. Dal 1861 partecipò a numerose esposizioni, anche estere, come quella Internazionale di Londra del 1874. La ricca produzione dell’artista, dispersa nelle collezioni private europee, crea notevoli difficoltà di definizione stilistica; a tutt'oggi, infatti, si conosce la collocazione di un solo dipinto: si tratta di un Paesaggio sull'Appennino, esposto a Palermo nel 1891 (Palermo, Banco di Sicilia, Fondazione Mormino).
Cugini Cesare *
CUGINI CESARE
Attivo fra il 1851 e il 1856
L’artista, cremonese di nascita e formatosi all’Accademia Carrara di Bergamo, giunse a Roma verso il 1851 per studiare con F. Coghetti. Nello stesso anno dipinse la Gloria di S. Geminiano per la Parrocchiale di Pieve d'Olmi (Cremona), particolarmente lodata per la vivacità del colorito, la naturalezza delle stoffe e del panneggio, e la verità del chiaroscuro, tutte qualità derivategli dalla tradizione lombardo-veneta. L'Immacolata Concezione del 1856 (convento dei Cappuccini, Velletri, Roma) mostra un'evoluzione in senso purista nel prevalere del disegno sui valori cromatici e nell’adozione di moduli raffaelleschi.
