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Gavazzi Luigi*

GAVAZZI LUIGI
Fermo (Ascoli Piceno) 1815 -1875
Sono poche le notizie su questo artista marchigiano, che lasciò suoi dipinti nelle chiese di Fermo, fra i quali la S. Maria Maddalena de' Pazzi a San Michele Arcangelo (perduto) e i Santi Bartolomeo, Nicolò da Bari e Vincenzo de' Paoli nella chiesa della Pietà. Si dedicò anche a soggetti storici di grande impegno (Attilio Ricci che insegna le matematiche a Galileo Galilei, coll. privata) e insegnò disegno e pittura presso l’Istituto Supe-riore della sua città.


Gavazzeni Giovanni*

GAVAZZENI GIOVANNI
Talamona (Sondrio) 1841 - 1907
Allievo di E. Scuri all’Accademia Carrara di Bergamo, venne premiato alla Scuola di Pittura nel 1863 per Un greco moderno (Bergamo, Accademia Carrara). Si perfezionò a Roma e a Firenze, dove si applicò allo studio degli antichi. Rientrato in Valtellina fu attivo come pittore di soggetti sacri, lasciando sue opere in numerose chiese della zona. Nel 1900 partecipò al concorso Alinari con Ecce Redemptor e Maria Mater Gratiae.


Gavardini Carlo*

GAVARDINI CARLO
Attivo a Roma fra il 1833 e il 1862
Di famiglia aristocratica pesarese, si trasferì a Roma prima del 1833 per frequentare l’Accademia di San Luca e la sua presenza è documentata nella capitale pontificia fino al 1862. Allievo di T. Minardi, si legò d’amicizia con N. Consoni con cui entrò nella “Scuola d’Atene”, sodalizio artistico volto al recupero del linguaggio dei Primitivi e di Raffaello. La sua prima opera nota è la decorazione della chiesa di Santa Maria sopra Minerva, che eseguì «sui pensieri» del collega B. Riccardi, in forme puriste legate al modello del Beato Angelico della orvietana cappella di San Brizio. Seguirono le opere dipinte per l’ordine dei padri Somaschi: a Roma, la cappella di San Girolamo Miani a Santa Maria in Aquiro e la tempera dell'abside nella chiesa dei Santi Bonifacio e Alessio; a Velletri, la volta della chiesa di San Martino Vescovo. Verso il 1862 realizzò nella basilica di San Paolo fuori le Mura Incontro di S. Paolo e dei Romani nel Foro Appio e San Paolo abitando a Trastevere insegna agli Ebrei del Sud. Dalle fonti è ricordata anche una grande composizione dantesca, ispirata al Purgatorio.


Gavagnin Leonardo*

GAVAGNIN LEONARDO
Venezia 1809 - 1887
Studiò all’Accademia di Belle Arti di Venezia con O. Politi e fu avviato alla pittura di soggetto religioso e alla ritrattistica (Ritratto di Girolamo Contarini, Venezia, Galleria d'Arte Moderna di Ca' Pesaro). Fu anche autore del San Giovanni Battista e del San Francesco conservati nella chiesa veneziana di San Silvestro. Come incisore, collaborò al catalogo Nuova Pinacoteca di F. Zanotto.


Gauffier Louis*

GAUFFIER LOUIS
Poitiers (Francia) 1762 - Livorno 1801
Allievo della parigina École des Beaux-Arts, nel 1784 ottenne il pensionato a Roma, dove si trasferì (1785-1789) negli stessi anni del secondo soggiorno romano di J. L. David. Si dedicò allo studio dell’antichità e a quello delle correnti classiciste del Seicento e in particolare del Domenichino, di cui copiò gli affreschi nell’Abbazia di Grottaferrata. Fatto ritorno a Parigi, espose con successo le opere realizzate in Italia: Giacobbe e le figlie di Laban, Cleopatra dopo la morte di Antonio, riceve Ottaviano e cerca di sedurlo, Alessandro sorpreso da Efesto nel momento in cui mette in bocca il suo anello. Nel 1790, preoccupato per l’evoluzione degli avvenimenti rivoluzionari, fece ritorno a Roma, e abbandonati i soggetti storici e mitologici si dedicò alla ritrattistica di stampo neoclassico, un indirizzo pittorico che mantenne anche dopo il trasferimento a Firenze nel 1793.


Gatti Oreste*

GATTI ORESTE
Attivo fra il 1885 e il 1898
L’attività dell’artista, autore di paesaggi e vedute, può essere ricostruita solo grazie alla sua partecipazione alle mostre della Promotrice genovese, fra il 1885 e il 1898 (1885, In montagna, Diego Montenotte; 1887, Quiete, Nelle Langhe; 1889, In Valsesia, Vecchie case; 1890, In Liguria), a quelle di Milano (1885), di Londra (1888) e di Torino (1898, Strada Alpestre).


Gatti Oreste*

GATTI ORESTE
Attivo fra il 1885 e il 1898
L’attività dell’artista, autore di paesaggi e vedute, può essere ricostruita solo grazie alla sua partecipazione alle mostre della Promotrice genovese, fra il 1885 e il 1898 (1885, In montagna, Diego Montenotte; 1887, Quiete, Nelle Langhe; 1889, In Valsesia, Vecchie case; 1890, In Liguria), a quelle di Milano (1885), di Londra (1888) e di Torino (1898, Strada Alpestre).


Gatteri Giuseppe*

GATTERI GIUSEPPE
Rivolto (Udine) 1799 - Trieste 1878
Non ci sono notizie sulla formazione dell’artista, del quale si conosce l’attività successiva al suo trasferimento a Trieste quando, già affermato, operò con successo come decoratore, influenzato fortemente da G. B. Bison. Appare assai esigua invece la produzione da cavalletto (Fiori, Lucrezia Borgia, Trieste, Museo Revoltella). Tra le prime opere triestine ci fu la parziale decorazione della Rotonda Panciera, come testimonia un probabile disegno preparatorio del 1824 (Trieste, Civico Museo di Storia e Arte). Nel 1825 affrescò il Caffè di T. Marcato, a cui seguirono numerosi interventi decorativi, in gran parte perduti (Palazzo Schwahofer,1829; Casa Popovich, 1832; teatro Filodrammatico, 1829 e 1836; teatro Grande, 1835). Nel 1840 si trasferì a Venezia per consentire al figlio Giuseppe Lorenzo di frequentarvi l’Accademia; vi rimase fino al 1852. L’unica importante commissione di questo periodo fu la decorazione del teatro Alighieri di Ravenna (1846-1851).


Gatt Ferdinand*

GATT FERDINAND
Innsbruck (Austria) 1847 - Bressanone (Bolzano) 1909
Ebbe dal padre, legatore di libri e apprezzabile disegnatore, i primi rudimenti artistici. Presi gli ordini sacerdotali si trasferì a Vienna, e vi frequentò la Scuola di Pittura di Alts. In seguito affiancò l’attività artistica e gli impegni pastorali, prima in varie parrocchie del Tirolo e del Sudtirolo (Novacella, Brennero, Axams) poi, dal 1888, a Bressanone. Specializzatosi nei paesaggi di montagna e nella tecnica dell’acquerello, si avvicinò alla poetica dei Nazareni, stimolando l’interesse dei pittori locali verso i movimenti dei Deutsch-Romer e dei Lukasbruder e raccogliendo intorno a sé un gruppo che assunse il nome di Confraternita di Luca.


Gatt Ferdinand*

GATT FERDINAND
Innsbruck (Austria) 1847 - Bressanone (Bolzano) 1909
Ebbe dal padre, legatore di libri e apprezzabile disegnatore, i primi rudimenti artistici. Presi gli ordini sacerdotali si trasferì a Vienna, e vi frequentò la Scuola di Pittura di Alts. In seguito affiancò l’attività artistica e gli impegni pastorali, prima in varie parrocchie del Tirolo e del Sudtirolo (Novacella, Brennero, Axams) poi, dal 1888, a Bressanone. Specializzatosi nei paesaggi di montagna e nella tecnica dell’acquerello, si avvicinò alla poetica dei Nazareni, stimolando l’interesse dei pittori locali verso i movimenti dei Deutsch-Romer e dei Lukasbruder e raccogliendo intorno a sé un gruppo che assunse il nome di Confraternita di Luca.


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