Ciaranfi Giuseppe *
CIARANFI GIUSEPPE
Pistoia 1838 - Firenze 1902
Fu allievo di E. Pollastrini all'Accademia di Firenze dove nel 1859 fu ammesso alla Scuola del Nudo. Avviato alla ritrattistica e alla pittura storica, nel 1862 espose alla Promotrice fiorentina Benedetto Varchi legge l'istoria fiorentina a Cosimo I de' Medici (Firenze, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti), e nel 1866 ese-guì per Vittorio Emanuele un Amedeo II che soccorre i poveri agricoltori rovinati dalla guerra. Nel 1875 ottenne larghi consensi per il San Giuseppe e il Divino infante, presentato prima a Bologna e poi alla personale allestita presso l'Accademia di Pistoia, insieme ad alcuni quadri d'invenzione e ritratti (Giuseppe Civinini, 1871-1875, Pistoia, Museo Civico). Attivo fino agli ultimi anni, nel 1892 Ciaranfi eseguiva un Savonarola, e nel 1901 partecipava all'Esposizione di Monaco. La sua fama è soprattutto legata all'attività di insegnante svolta con impegno dal 1876 all’Accademia fiorentina.
Ciani Cesare *
CIANI CESARE
Firenze 1854 - 1925
Figlio di un fabbro, completò gli studi tecnici e fino al 1878 fu impegnato da obblighi militari. Da quell'anno seguì i corsi di G. V. Ciaranfi all'Accademia di Firenze. Nel 1886 vinse il concorso di pittura ed espose alla Promotrice fiorentina Testa di vecchio, Bottega d'erbaiolo e il Ciabattino: continuò anche in seguito a proporre soggetti di gusto verista trattati con una pittura ricca di pasta e dall'apparenza “sciatta” adatta a esaltare i temi patetici e popolari del contenuto. All’Esposizione Universale di Parigi del 1889 ottenne una menzione per un Ritratto di donna, esposto insieme a un Paesaggio. Amico di D. Martelli che ritrasse in due tele del 1895 (Firenze, Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti) fu anche vicino a G. Fattori e del vecchio maestro lasciò un ritratto del 1900 ca. (coll. privata). Col varcare del secolo il suo stile variò verso forme e soggetti influenzati dall’impressionismo internazionale, sul genere di L. Corinth (Interno di officina, 1898), ottenendo talvolta risultati di qualità soprattutto per la risonanza luministica e cromatica delle immagini (Bambino malato, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna). La sua figura d’artista non è stata riesa-minata dalla critica, e il mercato d’arte la annovera fra quelle dei cosiddetti postmacchiaioli.

