Chittò Barucchi Giuseppe *
CHITTÒ BARUCCHI GIUSEPPE
Ferrara 1816 - 1900
Di nobile famiglia, grazie a un sussidio della sua città poté studiare a Venezia con G. Coen. Tornato a Ferrara frequentò la Scuola di Ornato con G. Domenichini, ricevendo vari premi (1837,1839) e partecipando, negli anni '40 e '50, alle mostre del Civico Ateneo. Nei nitidi spazi, dalle atmosfere sospese, delle sue vedute lagunari (Cà d'Oro, 1858 ca., Ferrara, Museo Civico d’Arte Moderna) e delle piazze ferraresi (Piazza Sacrati in Ferrara, Ferrara, Pinacoteca Nazionale) non portò sensibili mutamenti al vedutismo d’ascendenza veneta. Nel 1863 si candidò senza successo alla cattedra di ornato dell'Accademia di Ferrara.
Chitarin Traiano *
CHITARIN TRAIANO
Venezia 1864 - 1935
Frequentò per tre anni l’Accademia di Venezia ed esordì nel 1897 alla Biennale con Mattino brumale (Venezia, Galleria d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro): partecipò poi alle manifestazioni veneziane (1899, Iride; 1901, La festa del tramonto, Momento elegiaco; 1903, Ultime luci, Lo stagno, Le cose morte), anche come membro della giuria. Sensibilmente legata al tradizionale paesaggismo lagunare e in particolare alla poetica ciardiana, la sua produzione pittorica privilegiò visioni suggestive, albe azzurre o grigi meriggi, crepuscoli nebbiosi e acque sfumate (Malinconia, Venezia, Galleria d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro; Autunno, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna; Sera d'estate, Milano, Galleria d'Arte Moderna) trattate con spontaneo realismo e non estranee alle correnti simboliste nordiche ampiamente rappresentate alle mostre veneziane.
