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Cecconi Eugenio *

CECCONI EUGENIO
Livorno 1842 - Firenze 1903
Laureatosi in legge a Pisa, fece pratica in uno studio legale fiorentino e nel frattempo seguì i corsi di E. Pollastrini all'Accade mia. Nel 1865, alla morte del padre, abbandonò la carriera d'avvocato e tornò a vivere a Livorno per dedicarsi alla pittura, prendendo studio con A. Belimbau. Conosciuto D. Martelli, frequentò la sua casa di Castiglioncello accostandosi alla pittura dei Macchiaioli, soprattutto di G. Abbati per il quale maturò una forte ammirazione. I suoi temi prediletti furono quelli tratti dalla vita popolare e contadina (Macchiaiole di Tombolo, esposto a Milano nel 1872) ai quali si aggiunsero quelli occasionati dal suo amore per la caccia, spesso ambientati nella tenuta maremmana dei principi Corsini, la Marsiliana, dove fu più volte ospite. Durante il viaggio in Tunisia compiuto con Belimbau nel 1875, trasse gli studi sulla resa della luce e del colore messi poi a frutto in opere come Le cenciaiole livornesi (1880, Livorno, Museo Civico Giovanni Fattori). Nel 1881 si trasferì a Firenze e nel 1884 eseguì l'imponente tela con La caccia al cinghiale nel padule di Burano (Firenze, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti), resa con una pennellata spigliata di grande impatto visivo. Tra i luoghi che predilesse come fonte d’ispirazione vi fu anche Torre del Lago, sulle rive del lago di Massaciuccoli (Lucca). Nel 1890 collaborò all'illustrazione della prima edizione delle Veglie di Neri di R. Fucini.


Cecchini Prichard Eugenio *

CECCHINI PRICHARD EUGENIO
Venezia 1831 - Bruxelles 1910 ca.
Dopo un primo periodo all'Accademia di Venezia, proseguì gli studi a Parigi e a Bruxelles. Si specializzò in vedute e notturni veneziani, genere affermatosi all'epoca e molto apprezzato dal mercato. La sua interpretazione fu caratterizzata dalla ripresa di spunti canalettiani rivisitati, nel suggestivo gioco di luci e ombre, in chiave romantica (Chiaro di luna in piazzetta San Marco, Milano, Galleria d'Arte Moderna). Partecipò alle esposizioni della Promotrice torinese del 1860 (Torre di Darmont), del 1861 (Mattino d'autunno nel Delfinato), del 1862 (Marina dopo la burrasca) e del 1869 (Laguna di Venezia); a quelle della Promotrice genovese del 1868 (La laguna vista da piazzetta San Marco) e alla Mostra veneziana del 1879 (San Marco al chiaro di luna). Sempre con paesaggi lagunari (Il porto di Malamocco, Venezia, Fondazione Querini Stampalia) e impressioni di viaggio (Veliero navigante sull'Oceano, Milano, Galleria d’Arte Moderna) fu presente a numerose manifestazioni italiane fino al 1883. Negli ultimi anni risiedette a Bruxelles.


Cecchini Prichard Giulio*

CECCHINI PRICHARD GIULIO
Padova 1832 - ?
Studiò, come il fratello Eugenio, a Bruxelles con Y. Kindermans e si specializzò nella pittura di paesaggio. Rientrato in Italia, si dedicò quasi esclusivamente ai soggetti veneziani con modi spesso affini al fratello; a Venezia fu anche nominato accademico di merito della locale Accademia. Esordì nel 1860 alla Promotrice di Torino (Bosco della Cambre) e alla stessa manifestazione tornò nel 1861 (Paesaggio nel Lussemburgo), nel 1862 (Veduta del Granducato di Lussemburgo) e nel 1869 (Canale di San Marco veduto dai Giardini). Nel corso degli anni '70 e fino ai primi anni '80, l'artista prese parte a numerose rassegne: a Bologna (1867, Spiaggia di Murano, Uno dei margini estremi di Venezia), a Genova (1868, Aspetto delle lagune di Venezia), a Milano (1868, Le lagune di Venezia; 1870, Porto del Lido) e a Firenze (1879, Chioggia, Piazza San Marco, Piazzetta San Marco; 1880, Bragozzo; 1881, Nei dintorni di Venezia; 1883, Santa Maria della Salute) .


Cecchi Lorenzo *

CECCHI LORENZO
Limite sull'Arno (Firenze) 1864 - Ghinizzano Coreglia (Lucca) 1940
Autore di vedute della vecchia Livorno, soprattutto all’acquerello, insegnò alla Scuola di Arti e Mestieri della sua città, ed ebbe fra i suoi allievi alcuni dei più significativi personaggi della generazione fra le due guerre, come B. Benvenuti, G. Romiti, R. Natali. Trasferitosi a Roma nel 1908, predilesse le vedute d'invenzione della Roma antica, della Magna Grecia, di Pompei.


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