Skip to main content

Catti Michele *

CATTI MICHELE
Palermo 1855 - 1914
Per seguire liberamente la propria attitudine alla pittura, giovanissimo fuggì di casa trovando ospitalità presso lo scrittore palermitano L. Natoli che lo introdusse nell’ambiente artistico cittadino e lo aiutò sempre nel corso della sua carriera. Dopo gli inizi alla scuola di F. Lojacono si allontanò dalla visione analitica della natura elaborata dal maestro: esordì con Burrasca d'autunno alla Promotrice di Palermo del 1875, dove l'anno seguente espose Tramonto d'inverno (entrambi dispersi). Prese parte all'Esposizione Nazionale di Milano del 1881 con Crepuscolo e nello stesso anno si cimentò in un soggetto storico, Lo sbarco di Garibaldi a Marsala (coll. privata). Frequentò anche lo studio di F. P. Michetti, durante un breve soggiorno romano nel 1883. Visse e lavorò sempre a Palermo, appartato, non mancando però di partecipare a esposizioni locali e nazionali: nel 1898 e nel 1910 ebbe mostre personali nella sua città e nel 1911 fu premiato all’Esposizione di Roma per Ultime foglie (1906). Approdato a una pittura vagamente impressionista dai toni smorzati, espresse un sentimento malinconico e crepuscolare della realtà, specie nei paesaggi venati di un sottile lirismo (La vela, Il fiume Plutuni, La tonnarazza, Vento e nebbia, tutti a Palermo, Galleria Civica d’Arte Moderna; Castel di Tusa, 1892; Lo stagno; Paesaggio paludoso, tutti in coll. privata). Le opere tarde, con scene di vita cittadina immerse in un'atmosfera grigia e autunnale (Ultime foglie, Porta nuova, Domenica piovosa, La fiera dei morti,tutti a Palermo, Galleria Civica d’Arte Moderna), risentono dell'influsso di A. Leto e delle vedute parigine e londinesi di G. De Nittis. Un buon numero di dipinti è conservato nelle raccolte del Banco di Sicilia di Palermo; gran parte della sua produzione è ancora ignota perché dispersa o in collezione privata. Michele Catti ebbe quattro figli dei quali solo Aurelio seguì le orme del padre.


Cattaneo Alfonso *

CATTANEO ALFONSO
Napoli 1848 - ?
Di origini nobili, si dedicò alla pittura da autodidatta, seguendo le amichevoli indicazioni di D. Morelli. L'artista dipinse quadri di carattere storico-romantico (Goldoni che brucia il manoscritto d'una sua commedia, 1869) ma anche soggetti militari (Soldati di cavalleria, esposto a Roma nel 1883), ritratti e quadri di genere. Fu presente alle mostre della Promotrice partenopea dal 1867 al 1891 (1890, Il buon samaritano, assegnato alla Provincia di Napoli) e a Milano nel 1894 (Frutta).


Cattaneo Achille *

CATTANEO ACHILLE
Limbiate (Milano) 1872 - Milano 1931
Allievo di G. Bertini presso la milanese Accademia di Brera, frequentò lo studio di E. Gola dal quale apprese il fare fluido e sfrangiato con cui dipinse, oltre alle numerosissime vedute di Milano, scorci di Bergamo e Ve-nezia. Espose alle mostre milanesi dagli anni '90, ottenendo, nonostante la ripetitività dei soggetti, un discreto successo, rinnovatosi nel dopoguerra come “pittore della vecchia Milano”.


Catena Giovanni *

CATENA GIOVANNI
Spoleto 1794 - 1877
Il perfezionamento compiuto all’Accademia di San Luca a Roma, tra il 1823 e il 1828, sotto la guida di A. Pozzi e T. Minardi, fece del pittore spoletino uno dei più convinti interpreti della lezione purista in ambiente umbro. A tali insegnamenti Catena seppe ispirarsi con coerenza ma anche con scioltezza narrativa, in numerose pale d'altare realizzate tra il 1828 e il 1849 in diverse chiese di Spoleto e dei dintorni (chiesa dei Cappuccini; chiesa di San Gregorio Maggiore; parrocchiali di Bazzano e di Azzano). Anche nei ritratti fece uso di un tono garbatamente intimistico che indicava l’evoluzione del suo stile dai timidi accenti Bie- dermeier del giovanile Autoritratto (Spoleto, Pinacoteca Comunale) fino alle aperture in senso naturalistico delle ultime prove (Tommaso Pimpinelli, Convento di San Salvatore, Spoleto).


Catel Franz Ludwig *

CATEL FRANZ LUDWIG
Berlino 1778 - Roma 1856
Avviato all'arte dall'incisore D. Chodwiecki, frequentò I’Accademia di Berlino (1797) e di Parigi (1797-1800). Nel 1799 esordì con le illustrazioni dell’Hermann und Dorothea di W. Goethe, scenette in costume medievale di gusto troubadour, stile che adottò anche in altri disegni da riproduzione. Nel 1807, a Parigi, frequentò i fratelli Olivier, W. Schlegel, il poeta danese A. D. Oehlenschlaeger e il cugino C. L. Catel, noto musicista. Quando, nel 1811, si stabilì a Roma, entrò in contatto con i Nazareni partecipando, nel 1812, alla decorazione di Casa Bartholdy. Abbracciato il Cattolicesimo, nel 1814 sposò M. Prunetti e dalla casa romana, aperta ad artisti, letterati e amatori d'arte, si spostò per compiere frequenti viaggi in Italia da cui trasse gli spunti che poi rielaborava in studio. Famoso il tour del 1824 nel meridione, in compagnia di C. Begas e F. Schinkel che ritrasse sullo sfondo di Napoli (Berlino, Nationalgalerie). Catel dovette la notorietà e una florida posizione economica ai suoi paesaggi animati da figure in cui il gusto per l'aneddotico era sostenuto dallo studio dal vero e da una diffusa luminosità: caratteristiche presenti anche nei “paesaggi istoriati” (Morte del Tasso, 1834, Napoli, Palazzo Reale). Nei ritratti applicò schemi mutuati dai Nazareni, come nella Vittoria Caldoni, opera conservata nella raccolta del Pio Istituto Catel di Roma.


Istituto Matteucci
viale Buonarroti, 9 – 55049 Viareggio (LU)
tel +39 0584 54354 info@istitutomatteucci.it
privacy policy – cookie policy

Iscriviti alla Newsletter dell’Istituto Matteucci

Facendo clic per iscriverti, riconosci che le tue informazioni saranno trattate seguendo la nostra Privacy Policy

© 2025 Istituto Matteucci. All right reserved
Nessuna parte di questo sito può essere riprodotta o trasmessa con qualsiasi mezzo senza l’autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e dell’Istituto Matteucci