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Carpanetto Giovanni Battista *

CARPANETTO GIOVANNI BATTISTA
Torino 1863 - 1928
Dapprima apprendista presso la tipografia Doyen a Torino, studiò all’Albertina con E. Gamba e A. Gastaldi. Nel Fanfulla al Sacco di Roma (esposto alla Promotrice di Torino nel 1883) si mantenne legato all'indirizzo accademico, ma contemporaneamente l'influenza di G. Grosso e della Scuola di Rivara Io spinsero allo studio dal vero (Sul Po verso Torino, esposto a Roma nel 1883; Il rio, esposto a Milano nel 1884) con attenzione alle tematiche contemporanee. Su questo indirizzo realizzò opere di delicata vena intimista (Confidenze, esposto a Torino nel 1884), veloci brani naturalistici (Corse al Gerbido degli Amoretti, 1885; Cascinali, 1886, Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna) e opere di ispirazione sociale (La suicida, esposto a Venezia nel 1887). Presente alle maggiori esposizioni d'arte di Roma, Firenze, Milano e Venezia, con la Madre (esposto alla Promotrice torinese del 1890) trovò la definitiva affermazione. Fu anche apprezzato grafico e illustratore, dall’elegante tratto di gusto Liberty.


Carozzi Giuseppe *

CAROZZI GIUSEPPE
Milano 1864 - Montecarlo 1938
Studente di legge a Bologna, Carezzi venne iniziato alla pittura di paesaggio da R. Pasquini; tornato a Milano frequentò L. Bazzaro e F. Carcano. Attratto dall’esempio di G. Segantini, l’artista maturò un divisionismo sobrio e vigoroso, alternando scorci di Chioggia e vedute montane in un percorso non privo di riconoscimenti: nel 1897 vinse il premio Fumagalli alla Triennale di Milano con A Chioggia e nel 1912 ebbe una personale alla Biennale di Venezia (Fonte purissima, Milano, Galleria d’Arte Moderna).


Carosi Giuseppe *

CAROSI GIUSEPPE
Roma 1883 - 1965
Si formò a Roma all'Accademia Raffaello Sanzio di A. e R. Bompiani. Nel 1896 esordì appena tredicenne all'Esposizione della Società Amatori e Cultori con una serie di acquerelli di paesaggio, e più tardi fece parte del gruppo dei “XXV della Campagna Romana”. Pur tenendosi legato ai temi agresti e di vita popolare nella pittura da cavalletto (Gli zampognari, esposto a Roma nel 1911), come decoratore partecipò all’allestimento di uno dei padiglioni della Mostra Internazionale di Torino del 1911 e nel 1912 realizzò un fregio decorativo con la Cavalcata di Fermo per il palazzo dei conti Vitalini-Rosati a Fermo. All'estero svolse attività di ritrattista.


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