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Flora Agesilao*

FLORA AGESILAO
Latiano (Brindisi) 1863 - Lecce 1952
Ebbe i primi insegnamenti dal padre Vito, pittore e scultore, e nel 1880 entrò nello studio dell'architetto G. Koch, a Roma. L'esperienza acquisita durante il periodo di apprendistato romano (fregio con Fiori, 1887, teatro Argentina) presso i maggiori decoratori dell’epoca, come C. Maccari e D. Bruschi, gli consentì, al suo rientro in Puglia (1891), di intraprendere un’intensa attività in questo campo: tappe principali furono gli interventi nella Palazzina di L. Capozza a Casarano (1891), nei Palazzi Coppola e Carrozzini a Lecce, nelle residenze Fedele (1906) e Spinola (1907) a Gallipoli, nell’aula consiliare del Municipio di Taranto e in quella di Galatina, nell’Hotel Risorgimento di Lecce. A Grottaglie, dove contribuì a formare un'intera generazione di artisti, decorò Villa Annichiarico e Villa Calò. Nella sua attività, che comprendeva le opere di pittura da cavalletto e la statuaria di cartapesta (in collaborazione con L. Guacci), sviluppò un repertorio composito di soggetti allegorici (a Lecce, Il trionfo di Flora, 1898, Palazzo Carrozzini, e l'Allegoria dell'Economia finanziaria, Palazzo Coppola) e religiosi (cappella dell’Episcopio e cappella delle Anime a Sant’Irene, entrambe a Lecce). Nel 1907 impiantò a Gallipoli, dove si era stabilito, uno studio d’arte e un laboratorio di lavorazione della cartapesta e, due anni dopo, una scuola d’arte applicata all’industria.


Flor Ferdinand*

FLOR FERDINAND
Amburgo (Germania) 1793 - Roma 1881
Studiò dapprima a Eutin, quindi a Dresda e a Monaco. Giunse per la prima volta in Italia nel 1819 e dal 1820 al 1828 visse a Roma. Nel 1831 visitò l’Inghilterra, dove espose alla Royal Academy (Tarantella);, fu poi a Parigi. Nel 1834 tornò a stabilirsi a Roma, partecipando attivamente alla vita artistica e mondana della città: vi resterà, salvo un soggiorno in Germania dal 1844 al 1853, fino alla morte. Compì viaggi in Sicilia (1836), a Napoli (1837 e 1839), a Firenze (1838). La sua produzione fu costituita da paesaggi, scenette di genere, ma anche da copie dall’antico e immagini sacre: esempi del suo repertorio comparvero alle mostre della romana Società degli Amatori e Cultori del 1856 (Contadina di Sora con due bambini, Tavola ad imitazione di rosso antico con veduta di Napoli, La fata del Reno, Due giovinetti di Sorrento, Ritratto di donna di Albano, Una Madonna).


Firmani Carlo*

FIRMANI CARLO
Pausula (Macerata) 1864 - dopo il 1930
Pur svolgendo attività giuridica e nella pubblica amministrazione di Pausula (oggi Corridonia), coltivò la pratica della pittura per tutta la vita. Allievo di G. Pierpaoli e di S. Martucci, studiò a Roma con R. Bompiani e poi a Macerata con B. Tassara. Una vivace resa naturalistica caratterizzò sia i ritratti (Ritratto del nipote Rinaldo Pampinoni) sia i numerosi dipinti di paesaggio (Tramonto in palude, In autunno, Vacche condotte al pascolo, Un tramonto, esposti a Macerata nel 1905).


Firmani Carlo*

FIRMANI CARLO
Pausula (Macerata) 1864 - dopo il 1930
Pur svolgendo attività giuridica e nella pubblica amministrazione di Pausula (oggi Corridonia), coltivò la pratica della pittura per tutta la vita. Allievo di G. Pierpaoli e di S. Martucci, studiò a Roma con R. Bompiani e poi a Macerata con B. Tassara. Una vivace resa naturalistica caratterizzò sia i ritratti (Ritratto del nipote Rinaldo Pampinoni) sia i numerosi dipinti di paesaggio (Tramonto in palude, In autunno, Vacche condotte al pascolo, Un tramonto, esposti a Macerata nel 1905).


Fiorido Osvaldo*

FIORIDO OSVALDO
Verona 1873 - 1965
Dopo gli studi nella sua città, all’Accademia Cignaroli, si iscrisse alla milanese Accademia di Brera, dove seguì i corsi di L. Pogliaghi. Si dedicò alla pittura di fiori, al paesaggio, alle composizioni con figure e di interno. Esordì all’Esposizione annuale veronese del 1896 con tre studi dal vero; espose poi a Milano nel 1898 (Porta piccola del Duomo di Verona e due Studi dal vero) e a Torino nello stesso anno (Sera). Ebbe particolarmente cari i paesaggi ispirati alla Val Lagarina (Nebbia sulle rive dell'Adige, inviato a Saint Louis nel 1904), alla Valpolicella e al Cadore, interpretati con toni bassi e tinte scure. Accanto alle vedute di Venezia e di Firenze (Coro di Santa Maria Novella a Firenze, Verona, Galleria d’Arte Moderna) eseguì numerosi scorci veronesi, privilegiando le atmosfere autunnali e le immagini della città deserta.


Fiore Edoardo*

FIORE EDOARDO
Sambiase (Catanzaro) 1831 - San Benedetto Ullano (Cosenza) 1916
Allievo di D. Ruffo a Catanzaro, si perfezionò nella pittura di paesaggio con A. Cefaly e M. Lenzi a Cortale (Catanzaro). La sua produzione comprende affreschi, ritratti (Ritratto di Andrea Cefaly), dipinti di genere (Il servo dell'artista, esposto a Napoli nel 1867), studi di tipi popolari (Costumi calabresi e La bandiera italia- na-costumi cortalesi, esposti a Catanzaro nel 1912) e numerosi soggetti sacri, eseguiti per diverse chiese calabresi (Santa Lucia e Santa Filomena, chiesa dell’Annunziata, Sambiase). Il figlio Felice, nato nel 1868, fu ritrattista e autore di paesaggi; come il padre si cimentò nella pittura sacra (Storie di San Francesco da Paola e due Glorie di angeli, chiesa di Sant’Agata di Esaro).


Fini Giuseppe*

FINI GIUSEPPE
Arezzo 1785 - Firenze dopo il 1841
Grazie a un sussidio dell'aretina confraternita dei Laici, dal 1804 poté frequentare l’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove fu allievo di P. Benvenuti. Fra i saggi di pittura realizzati in questi anni si ricordano II tribunale di Sparta e L'educazione di Giove. Eseguì copie nelle gallerie fiorentine, richieste dai viaggiatori stranieri, insieme a paesaggi e a vedute di Firenze. Nel 1831 inviò all'Esposizione della Società degli Amatori e Cultori di Roma Un refettorio di francescani e, dal 1832 al 1841, partecipò alle esposizioni dell’Accademia di Firenze con soggetti di genere, anche in costume (Michelangelo disegna un satiro sulla parete della cucina).


Filippini Fantoni Achille*

FILIPPINI FANTONI ACHILLE
Brignano Gera d'Adda (Bergamo) 1868 - Genova 1910
Studiò per un anno a Roma e dal 1888 fu allievo di C. Tallone all’Accademia Carrara di Bergamo; qui nel 1891 espose i primi ritratti. Fu tra i fondatori del Circolo Artistico bergamasco e dal 1893 al 1896 fu presente anche alle mostre milanesi. Come decoratore iniziò con alcuni interventi liberty, a Bergamo, nel salone della Banca Popolare e nella sede del Circolo Unione del teatro Donizetti (1899); attività che riprese dopo il trasferimento a Genova, ai primi del secolo (Villa Gruber, portici di via XX Settembre, ristorante Bavaria: tutti perduti). Agli ultimi anni appartengono anche i paesaggi e le marine liguri, dalle forti accensioni cromatiche.


Fidanza Raffaele*

FIDANZA RAFFAELE
Matelica (Macerata) 1797 - 1846
La formazione dell’artista ebbe inizio a Matelica e proseguì a Roma, ammesso dal 1818 all’Accademia di San Luca, dove studiò sotto la guida di V. Camuccini e alla Scuola di Colorito di G. Landi. Ebbe compagni di corso i conterranei F. Podesti e F. Bigioli, con i quali strinse duraturi rapporti. Maturata la specializzazione nella ritrattistica, si distinse per l'esatta definizione del segno e la vivezza di tratto pittorico, finalizzati a una resa , puntuale della fisionomia e del carattere del soggetto. Molte sue opere (Ritratto di nobildonna, Ritratto di Petronilla Fidanza, Ritratto di sacerdote, L'abatino) sono conservate presso il Palazzo Comunale di Matelica. Per la perizia nel disegno litografico fu chiamato, fra l’altro, a collaborare nel 1838 alla pubblicazione dei soggetti relativi al Mito di Diana, sviluppato negli affreschi di Podesti a Palazzo Torlonia.


Fidanza Gregorio*

FIDANZA GREGORIO
Collevecchio (Rieti) 1759 - Roma 1823
Paesaggista, figlio di Filippo e fratello di Francesco e di Giuseppe, tutti pittori, si formò a Parigi sui modelli del paesaggismo francese e italiano del XVII secolo, guardando soprattutto a C. Lorrain e a S. Rosa. Le sue vedute (Marina, 1804, Roma, Accademia di San Luca) trovarono buona accoglienza presso il collezionismo estero, particolarmente quello inglese.


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