Calame Alexandre *
CALAME ALEXANDRE
Vevey (Svizzera) 1810 - Mentone (Francia) 1864
Dapprima allievo di F. Diday, soggiornò a Parigi, attratto dal paesaggismo idealizzante di T. Rousseau; tramite i viaggi in Olanda e in Italia approfondì la conoscenza della pittura di paesaggio del XVII secolo. Le sue opere, pervase da un vena di lirismo e caratterizzate da una resa malinconica e sublime della natura, riecheggiano talvolta la coeva cultura tedesca. Il suo romanticismo elegante e scenografico esercitò una significativa influenza su tanti paesaggisti italiani, specialmente piemontesi, che lo conobbero sia attraverso le opere sia frequentando il suo studio a Ginevra.
Calamai Baldassarre *
CALAMAI BALDASSARRE
Firenze 1797 - 1851
Allievo di P. Benvenuti dal 1815 all’Accademia di Firenze, nel 1823 vinse il concorso Curlandese di Bologna con Ulisse nella dimora di Circe (Bologna, Galleria Comunale d’Arte Moderna) e l'anno seguente con Ulisse che si manifesta a Nausicaa ottenne il pensionato a Roma. Nei saggi accademici di quegli anni, svolti su soggetti omerici e danteschi, l’artista si mostrò attento ai fermenti culturali della sua epoca, affrontando temi “medievali” (Dante e Virgilio incontrano Farinata, 1825, Firenze, Galleria dell’Accademia) e di precoce ispirazione romantica anche per la scelta di luci notturne di ascendenza secentesca (Episodio della peste di Firenze del 1348, descritto da Boccaccio, 1828; replica del 1836 a Firenze, Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti). Nel 1828, inoltre, Calamai partecipò per tempo con un episodio dal Conte di Carmagnola (esposto all’Accademia), alla ventata di affezione per la cultura manzoniana diffusasi in quel momento in Toscana. Professore onorario dell’Accademia dal 1839, nel 1844 eseguì Boccaccio che sotto il nome di Dioneo rallegra con una novella la brigata raccolta a Schifanoia (Firenze, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti).
Caironi Agostino *
CAIRONI AGOSTINO
Milano 1820 - 1907
Allievo di L. Sabatelli all’Accademia di Brera, apprese dal suo maestro quella nitidezza del disegno che gli valse, nel 1860, la nomina a professore di elementi di figura. Nelle opere di soggetto letterario (Renzo e Lucia nel Lazzaretto, esposto a Brera nel 1842) e storico (Enrico IV pone la spada nelle mani del figlio, 1847, Milano, Pinacoteca di Brera) seguì l’indirizzo hayeziano. Come frescante Caironi realizzò le decorazioni neomedievali nelle chiese di Sant’Eufemia (1870) e di Sant'Eustorgio (1871-1881 ca.) a Milano. Nel 1859 si aggiudicò il premio Mylius per la “pittura a buon fresco” con un soggetto in commemorazione di E. Mylius.
Cairati Gerolamo *
CAIRATI GEROLAMO
Trieste 1869 - Monaco di Baviera 1948 ca.
Conclusi gli studi di ingegneria e architettura presso il Politecnico di Milano frequentò, fra il 1883 e il 1885, lo studio di L. Conconi. Dal 1887 presentò alle mostre milanesi dipinti di soggetto sacro, ritratti e studi di paesaggio. Trasferitosi nel 1894 a Monaco di Baviera, tornò spesso in Italia per dipingere vedute dei dintorni del lago di Garda e scorci cittadini, che puntualmente inviò alle biennali di Venezia. Nella sua produzione pittorica, che comprende anche nature morte e quadri di figura, si colgono echi della pittura simbolista. Nei pastelli utilizzò una tecnica che gli permise di conservare l’effetto sfumato con la lucentezza della tempera.
