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Bressanin Vittorio Emanuele *

BRESSANIN VITTORIO
Musile di Piave (Venezia) 1860 - Venezia 1941
Allievo di P. Molmenti all’Accademia di Venezia, esordì all'Esposizione veneziana del 1887 con L'Ultimo Senato (Venezia, Museo Correr). Si dedicò a soggetti storici (Episodi della peste, 1887, Rotonda di Rovigo), alle composizioni sacre (San Francesco innanzi a Innocenzo III, Martirio di Santa Giustina, 1890, Rovigo, chiesa di San Francesco), allegoriche (Modestia e Vanità, esposte alla Biennale veneziana del 1899) e commemorative (affreschi con episodi della Difesa di Venezia nel 1848-49, Torre, San Martino della Battaglia, Brescia). Partecipò episodicamente alle rassegne espositive nazionali, soprattutto a quelle milanesi (Fuoco spento, 1894) e veneziane (1887, 1897, 1899, 1901, 1905). Pittore di formazione romantica, interprete del classicismo accademico di fine secolo, nelle opere da cavalletto aderì maggiormente a forme veriste (Il baro, 1901 ca., Venezia, Galleria d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro).


Bresolin Domenico *

BRESOLIN DOMENICO
Padova 1813 - Venezia 1890
Compì gli studi all’Accademia di Belle Arti di Venezia con G. Borsato, T. Orsi e F. Bagnara; successivamente si recò per un soggiorno di studio a Firenze presso C. Markò senior. Già nel 1851 esponeva all'Accademia di Venezia paesaggi tratti dal vero, sostenendo un nuovo modello di pittura dai soggetti dimessi e di impegnata ricerca realistica (Casa diroccata, Venezia, Galleria d'Arte Moderna di Ca’ Pesaro, in deposito dalle Gallerie dell'Accademia). Ottenuta nel 1864 la cattedra di “vedute di paese e di mare”, rinnovò la didattica introducendo l’esercizio della pittura all’aria aperta. Fu maestro di G. Ciardi, G. Favretto, L. Nono, A. Milesi e E. Tito.


Brenda Pietro *

BRENDA PIETRO
Attivo a Roma fra il 1880 e il 1913
Inizialmente legato al paesaggio della campagna romana (Pineta di Castel Fusano, Palude, esposti alla mostra della Società Amatori e Cultori nel 1886) indirizzò le sue ricerche successive alle marine e ai temi di denuncia sociale, scurendo la gamma cromatica e ricercando forme più espressive (Rifiuti del mare, esposto a Roma nel 1900, Ascoli Piceno, Pinacoteca Civica, in deposito dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma). Seguitò a esporre a Roma, per Io meno fino al 1913, con la Società Amatori e Cultori (Lavori forzati, La via, 1901) e con l’Associazione degli Acquarellisti (Elementi di furia, 1903).


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