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Borzino Giacomo Ulisse *

BORZINO GIACOMO ULISSE
Milano 1820 - 1906
Allievo di G. Frascheri, frequentò l'Accademia Ligustica di Genova, dove espose negli anni '40 divenendo accademico di merito nel 1850. Da quell’anno e continuativamente fino al 1858 partecipò alle esposizioni della Società Promotrice genovese, di cui fu uno dei fondatori; vi presentò opere storico-letterarie, religiose, di genere e ritratti. Eseguì affreschi per le chiese genovesi di Santa Maria di Castello (1843-1844), San Francesco di Paola (1846 ca.) e delle Battistine. Prese anche parte alle vicende risorgimentali (la moglie, la pittrice Leopoldina Zanetti, era nipote di D. Manin) e realizzò ritratti di molti personaggi politici dell’epoca (Genova, Museo del Risorgimento). In epoca tarda abbandonò la pittura per dedicarsi alla litografia e fondò a Milano il primo stabilimento oleografico della città.


Bortoluzzi Pietro *

BORTOLUZZI PIETRO
Trieste 1875 - Bologna 1937
Questo pittore (conosciuto con lo pseudonimo di Pieretto Bianco), studiò all’Accademia di Venezia ed esordì con quadri di soggetto lagunare, dipinti per lo più a Burano, accanto a U. Veruda. Oltre al paesaggio e al ritratto si impegnò con successo anche nella decorazione murale. Dal 1897 partecipò alle esposizioni della Biennale veneziana, per la quale (1912) decorò il salone d'onore con 14 pannelli allegorici raffiguranti II risveglio di Venezia. Espose anche a Torino (Armonie grigie, 1898), Milano (Narratio mortis e Chioggia, 1900; Nei paesi del mare, 1906) e Roma (Fondamenta a Burano, 1906; Burano, 1908. Eseguì lavori di decorazione alI'Esposizione di San Francisco e dal 1916 al 1920 fu scenografo al teatro Metropolitan di New York. Tornato in patria, insegnò all'Accademia di Roma.


Bortoluzzi Millo *

BORTOLUZZI MILLO
Treviso 1868 - Dolo (Venezia) 1933
Dopo un breve periodo di studio all'Accademia di Firenze, si dedicò fin dalle prime esperienze al paesaggio mantenendosi fedele alle forme della tradizione veneta. Esordì all’esposizione veneziana del 1887 con La sagra in San Giovanni in Bragora e la sua partecipazione espositiva, in Italia e all'estero, fu molto intensa; partecipò alle mostre milanesi (1891, 1894, 1897, 1906), a quelle di Torino (1896, 1898, 1902) e di Venezia (dal 1895 al 1924). La presenza di sue opere nelle collezioni pubbliche (Paesaggio e Partenza per la caccia, Venezia, Galleria d'Arte Moderna di Ca’ Pesaro) testimonia il consenso ottenuto, all'inizio del secolo, dai suoi paesaggi connotati da forti valori luministici. Fu anche ritrattista e decoratore.


Borsato Giuseppe *

BORSATO GIUSEPPE
Venezia 1771 - 1849
Allievo dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, nel 1791 vi seguiva il corso di prospettiva; all’inizio dell'Ottocento fu attivo in palazzi e chiese nel Friuli e nel trevigiano con progetti decorativi di gusto neoclassico. Nel 1807 partecipò alla decorazione del palazzo Reale voluto da Eugenio de Beauharnais presso piazza San Marco a Venezia, impresa nella quale ebbe una funzione direttiva e seppe esprimere un nuovo modello nell'ornamentazione di gusto empire. Fu coinvolto anche nei lavori per la villa Pisani di Stra e nel rinnovamento di palazzi a Venezia e a Padova, spesso in collaborazione con altri artisti: C. G. Bevilacqua, G. Canal, F. Hayez. Nel 1808 vinse il concorso per la nuova decorazione del teatro La Fenice di Venezia, dove svolse anche attività di scenografo mostrando una tendenza di gusto romantico (album di schizzi, Parigi, Museo dell'Opéra). Come decoratore ufficiale sia in epoca napoleonica sia dopo la Restaurazione, progettò numerosi apparati per celebrazioni pubbliche. Intorno agli anni '30 si dedicò all’attività di vedutista restando fedele alla lezione canalettiana (Riva degli Schiavoni con la neve, Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo) e mantenendo un rigoroso impianto prospettico nei quadri d’interno (Sala delle quatro porte in Palazzo ducale, Venezia, Galleria dell'Accademia).


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