Bizzozzero Attilio *
BIZZOZZERO ATTILIO
Varese 1876 - 1913
Allievo di G. Induno all'Accademia di Brera a Milano, si dedicò alla pittura di genere (La lepre, Novara, Galleria P. e A. Giannoni), al ritratto e al paesaggio, seguendo lo stile del maestro. Dal 1887 fu presente alle mostre di Brera con studi dal vero ripresi in Valsassina (Una via di Premana, 1888), a Milano (Naviglio grande, 1889) e nei dintorni di Varese (Lago di Varese, 1895); nel 1906 espose alla Permanente l'opera Prima neve.
Bistolfi Leonardo *
BISTOLFI LEONARDO
Casale Monferrato (Alessandria) 1859 - La Loggia (Torino) 1933
La pratica della pittura si accompagnò a quella prevalente della scultura, che rese celebre l'artista facendone uno dei massimi esponenti del Simbolismo italiano. Figlio di un intagliatore del legno e nipote d’un pittore, fu allievo dell'Accademia di Brera dal 1875 e a Milano si interessò alla pittura di T. Cremona. Nel 1879 si stabilì a Torino e nella sua villa a La Loggia dipinse paesaggi alla maniera di A. Fontanesi. Lavorò in diverse località del Piemonte: a Morozzo, in compagnia di L. Delleani, a Racconigi e ancora a Oropa (Paesaggio, 1892, Casale Monferrato, Museo Civico). Dall'inizio del Novecento la sua produzione presentò una cromia schiarita, composta di colori puri stesi sul supporto secondo una tecnica vicina al Divisionismo (Paesaggio con staccionata, Paesaggio con corso d'acqua, 1903, Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna).
Bison Giuseppe Bernardino *
BISON GIUSEPPE BERNARDINO
Palmanova (Udine) 1761 - Milano 1844
Frequentò l’Accademia di Venezia dal 1779 al 1789, dove seguì gli insegnamenti di F. Guardi e di C. Cedini cui si ispirò nelle prime decorazioni di Palazzo Manzoni a Padova, di Casa Bottoni a Ferrara (oggi scomparsa) e del castello del Catajo a Battaglia Terme (Padova). Acquisita una certa notorietà come decoratore d’interni, nel 1792 realizzò la grandiosa decorazione di Villa Suppiey-Piva a Breda di Piave (Treviso), cui seguirono numerose altre commissioni in area veneta. Trasferitosi a Trieste, gli vennero commissionati gli affreschi di Palazzo Carciotti (1803) a grisaille e la decorazione del Palazzo della Borsa Vecchia Allegorie del Commercio (1805- 1806). Numerose furono le imprese decorative realizzate dall’artista tra Trieste e Gorizia (Palazzo del Governo a Zara, scenografie per il teatro Nuovo a Trieste, decorazioni per il teatro di Gorizia, Villa Tominz a Gradiscutta), e celebri restano anche i bozzetti dei costumi per il dramma patriottico II sogno di Corvo, di D. Rossetti (Trieste,Museo Civico di Storia e Arte). Nel 1818 tornò per breve tempo a Venezia per lavorare con G. Borsato nella decorazione del teatro Vendramin a San Luca, dove si aggiornò sulle novità di gusto empire della decorazione neoclassica. Nella città lagunare debuttò come pittore da cavalletto all’Esposizione dell’Accademia di Belle Arti del 1821 con vedute e paesaggi, che ripropose nei due anni successivi. Anche a Trieste espose tempere con “capricci” e vedute, oli con temi popolari o mitologici dove la cultura neocanalettiana e la ricchezza inventiva apparivano libere da condizionamenti di gusto classicista (La fantesca al pozzo, 1825 ca., Trieste, Museo Civico di Storia e Arte). Pittore prolifico e bene accolto dal collezionismo dell'epoca, si trasferì nel 1831 a Milano, capitale del mercato artistico del primo Ottocento. Qui abbandonò quasi del tutto la tempera per dedicarsi alla pittura a olio e a un tipo di vedutismo aneddotico che poté competere con quello di G. Migliara nelle vedute esposte alle mostre dellAccademia di Brera (Piazza S. Marco, Coro di cappuccini, 1832; Riva degli Schiavoni, Veduta della Libreria di San Marco a Venezia, 1837; L'esterno di Porta Ticinese in giorno di mercato, 1838; Sala da caffè, 1839; Veduta della Borsa di Trieste, 1842); nei quadri di genere perfezionava il gusto neosecentesco e neofiammingo (Interno di una taverna, Festa campestre, Una pesca, esposti a Brera nel 1832; Scena di Carnevale, Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo; Le Tentazioni di Sant'Antonio, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna).


