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Epis Giuseppe*

EPIS GIUSEPPE
Gavarno (Bergamo) 1829 - Bergamo 1858
Fratello gemello di Giovan Battista, fu brillante allievo di E. Scuri nella bergamasca Accademia Carrara, nelle cui collezioni si conserva Fanciullo in atto di guardare, per il quale fu premiato nel 1852. Dall’anno seguente affiancò il fratello nella decorazione della Parrocchiale di Grumello al Serio (Bergamo) dove, oltre alla Educazione della Vergine, affrescava l’Assunta della cupola, confermandosi pittore apprezzato in ambito locale per la meditata correttezza accademica.


Epis Giovan Battista*

EPIS GIOVAN BATTISTA
Gavarno (Bergamo) 1829 - Bergamo dopo il 1872
Fratello gemello di Giuseppe, anch'egli pittore, dal 1842 fu allievo di E. Scuri presso l’Accademia Carrara di Bergamo. Pittore di temi sacri, attivo nella sua provincia (Parrocchiale di Grumello al Serio, 1852), unì all’equilibrato controllo accademico appreso dal maestro la propensione per le tinte schiarite. Diretto dallo stesso Scuri, partecipò alla decorazione del Santuario di Santa Maria delle Grazie a Bergamo (La proclamazione del dogma dell'Immacolata Concezione, abside) e nel 1871 eseguì l'articolato ciclo mariano della chiesa di Santa Maria Assunta a Rosciate (Bergamo).


Emanuele Gaetano*

EMANUELE GAETANO
Catania 1876 - 1953
Decoratore, attivo nelle aree di Catania e Siracusa, vi realizzò numerosi interventi in palazzi e ville della borghesia e predilesse soggetti allegorici, nei quali ai motivi liberty si mescolano soluzioni compositive e cromatiche d'ispirazione settecentesca. Dipinse anche paesaggi e nature morte, rifacendosi al precedente Realismo siciliano.


Elia (D'Elia) Beniamino*

ELIA (D'ELIA) BENIAMINO
Napoli 1825 - 1907
Formatosi all'Accademia di Napoli dipinse, in forme aderenti all'indirizzo purista, soggetti per lo più religiosi ma anche ritratti e scene di genere. Esordì nel 1841 alla Mostra Borbonica con Ritratto virile e Studio d'albero (disegno), e fu presente ancora nel 1843, nel 1848 (Dagobert in viaggio con le due figlie orfane del Maresciallo Simon e San Matteo e l’angelo) e nel 1851 (Pellegrina che scalza cammina sotto la neve e Giovinetto e ragazza che esaminano lo stemma della propria famiglia in un libro). Alla Mostra del 1855 espose I Cristiani nelle Catacombe e in quella del 1859 l'apprezzato Martirio di San Trifone.


Eckersberg Christofer Wilhelm*

ECKERSBERG CHRISTOFER WILHELM
Blaakrog (Danimarca) 1783 - Copenaghen 1853
Si formò a Parigi alla scuola di J. L. David. Fu a Roma dal 1813 al 1816 e vi perfezionò il suo linguaggio classicista grazie al contatto con il connazionale B. Thorvaldsen, che ritrasse in uniforme di accademico di San Luca (Copenaghen, Accademia). In questo dipinto la stringatezza di matrice davidiana e l'uso calibrato della luce conferiscono all’insieme un aspetto antinaturalistico comune ad altre opere del periodo romano, come La nutrice di Alcione (1813) e Socrate e Alcibiade (Copenaghen, Museo Thorvaldsen). Fu anche pittore di marine (per tutte, L'arrivo di Thorvaldsen a Copenaghen il 7 settembre 1838, Museo Thorvaldsen) e paesaggista.


Durio Cesare*

DURIO CESARE
Mede (Pavia) 1856 - ?
Si dedicò alla pittura di genere e al ritratto. All'Esposizione di Belle Arti di Milano del 1880 presentò Ecce Homo, mentre l'anno seguente vi partecipò con II guerriero ferito e nel 1884 con Colombe e capinere. All'Esposizione Generale di Torino dello stesso 1884, figurò con Autoritratto e una serie di studi, molto lodati dalla critica, realizzati all’acquerello, a pastello e con la tecnica della miniatura. Ancora con otto studi ad acquerello fu presente alla Mostra romana degli Amatori e Cultori del 1885 e con incisioni e oli a quella del 1886 (Ponte Rotto, Roma nuova).


Durazzo Doria Teresa*

DURAZZO DORIA TERESA
Genova 1805 - Nervi (Genova) 1895
Appartenente a una famiglia dell’antica aristocrazia genovese e moglie del marchese Giorgio Doria, con cui condivise vivi sentimenti patriottici, si dedicò alla pittura come dilettante. Fu allieva di P. D. Cambiaso per il paesaggio e di R. Bacigalupi Carrea per la figura e fu legata anche a M. d'Azeglio, da cui forse prese lezioni. Si dedicò soprattutto al paesaggio e soggetti di questo genere, insieme a scene di caccia, comparvero spesso alle esposizioni della Società Promotrice genovese dal 1854 al1873.Nel 1861 partecipò all'E- sposizione Nazionale di Firenze (Il Duello e Paesaggio-Golfo della Spezia) e fu nominata accademica di merito alla Ligustica.


Durantini Luigi*

DURANTINI LUIGI
Roma 1792 - 1857
Formatosi all'Accademia di San Luca, nel 1814 vinse il pensionato Canova con l’Aiace, che si conserva nell’istituto romano insieme al contemporaneo Filottete ferito, all’Innocenza, ai due ritratti di G. Camporese e di G. Azzurri (1838 ca.) e a una copia da G. Landi: opere dove emerge l'attenzione al Neoclassicismo di V. Camuccini e lo studio delle opere di G. Reni. Nel 1818 fu chiamato da A. Canova ad affrescare una delle lunette del Museo Chiaramonti in Vaticano; e nel 1820 M. Stern gli affidò la copia del Sant'Andrea di Raffaello per la Cappella Paolina al Quirinale. Nel 1822, giovanissimo, ebbe la nomina dell'Accademia di San Luca a professore di merito. La sua fama è legata anche ad alcune opere che replicò più volte, come la S. Cecilia, apparsa nel 1818 all'Accademia di San Luca, quindi nel 1825 nello studio di A. d'Este e nel 1832 e nel 1857 alle mostre della Società Amatori e Cultori, dove aveva presentato, negli stessi anni, Il Pastore Faustolo, altra sua celebre composizione ideata fra il 1822 e il 1825.


Dura Gaetano*

DURA GAETANO
Cassano (Cosenza) 1805 - Napoli 1878
Trasferitosi a Napoli ancora giovanetto, vi studiò sotto la guida di G. Cammarano e fu pittore, litografo, poeta, attore. Descrisse il folclore partenopeo in quadri con vedute e scene di vita popolare, generi trattati anche nell’attività litografica (Donne dei contorni di Napoli, Napoli, Gabinetto delle Stampe del Museo di Capodimonte). Nel 1875 fu nominato professore onorario dell’Accademia di Belle Arti. Dopo due anni dalla morte dell’artista, alla Mostra della Promotrice di Napoli comparvero due sue tempere: Una casa di marinai e La novena e la preghiera.


Duodo Giuseppe*

DUODO GIUSEPPE
Attivo a Venezia alla fine del XIX secolo
Allievo di L. Nono e di E. Tito, si dedicò soprattutto al ritratto e al paesaggio, risentendo, anche nella fase più matura, della tradizione locale. Partecipò, fra le altre, alla Mostra di Pietroburgo del 1902 con uno studio e con Crepuscolo triste, alla Biennale di Venezia del 1903 con Suonano i liuti un lamentar di lira e all'Esposizione Nazionale di Milano del 1906 con Figura e Fra Celeste.


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