Barzaghi Cattaneo Antonio *
BARZAGHI CATTANEO ANTONIO
Lugano (Svizzera) 1834 - 1922
Grazie all'appoggio di alcune famiglie di Lugano poté iscriversi, a sedici anni, all’Accademia di Brera dove studiò con E. Fontana, sotto la direzione di G. Bertini. Distintosi ai concorsi scolastici, dipinse inizialmente quadri di soggetto storico-letterario, che espose a Brera tra il 1861 e il 1869. A partire dagli anni '70 iniziò a riscuotere successo di critica e di mercato, anche all'estero: nel 1883 presentava a Zurigo 14 quadri di genere e di storia e un Ritratto dell'editore Hoepli; nello stesso anno esponeva a Roma Lady Jane Gray. In occasione di un soggiorno in Inghilterra nel 1890, ebbe risonanza il suo Extremum dedit suavium esposto a Liverpool e a Manchester. L’artista ha poi lasciato, in Italia e in Svizzera, una serie di affreschi, tecnica che apprese dal Bertini: la decorazione, realizzata con il maestro, della chiesa di San Spiridione a Trieste (1867); il plafone della Tonhalle a Zurigo; gli affreschi nella chiesa di Horgen e nella sala del Parlamento di Berna (1900). Suo allievo prima, e collaboratore poi, fu il nipote Plinio Barzaghi Cattaneo (Lugano 1868-1929).
Barucco Felice *
BARUCCO FELICE
Torino 1830 - Valperga (Torino) 1906
Giovanissimo, frequentò l’Accademia Albertina di Torino completando gli studi a Roma nei primi anni '50. Dal 1847 partecipò alle esposizioni della Promotrice di Torino con opere di soggetto storico e letterario, ap-prezzate dai critici e gradite agli ambienti ufficiali: nel 1854 Vittorio Emanuele II acquistò la Pia de' Tolomei e nel 1855 il Dante scrive la Divina Commedia, mentre il Ministero dell’interno nel 1856 si assicurava la Isabella Orsini e Lelio Torelli. Dall'inizio degli anni '60 si affermò anche come ritrattista presso la corte (Vittorio Emanuele II, 1859, Pavia, Museo Civico; ritratti post mortem di Maria Adelaide e di Ferdinando duca di Genova, 1861 e 1862, Torino, castello di Racconigi) e inviò alle esposizioni, oltre ai ritratti, quadri di soggetto agreste (La spigolatrice, 1866, Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna) o di genere (La falsa modestia, Firenze 1861; Disposta a cedere, Genova 1869) e dipinti sacri (La predicazione di san Giovanni - per la chiesa di Torre Valgorrera, Torino 1869). Tra 1863 e il 1866 soggiornò a Londra dove espose alla Royal Academy. Tentò la pittura su ceramica (opere presentate a Torino nel 1879); trascorse gli ultimi anni nel Canavese svolgendo attività di frescante e dedicandosi a opere filantropiche.
Barucci Pietro *
BARUCCI PIETRO
Roma 1845 - 1917
Studiò pittura presso l’Accademia di S. Luca con A. Vertunni, sotto la guida del quale si accostò alla pittura di paesaggio: le sue opere, dallo stile vigorosamente realista, sono state infatti sovente confuse con quelle del maestro. A Roma partecipò alle Esposizioni della Società Amatori e Cultori di Belle Arti, nel 1880, nel 1885, nel 1891 e con continuità dal 1900 al 1908, presentando paesaggi della campagna romana e vedute di Sorrento; inviò opere anche alle mostre nazionali del 1883 (Castel Fusano) e del 1893 (La palude di Castel Fusano); infine, nel 1901 e nel 1902 espose con l’Associazione “In Alte Libertas” (L'aratro in montagna). Fu presente a manifestazioni internazionali come quella di Chicago del 1893 (Lago negli Appennini), di Pietroburgo del 1902 (Un tramonto a Venezia e Palude a Maccarese) e al Salone degli Indipendenti di Parigi nel 1907 (Laguna di Venezia e Regione del Polo).


