Balbi Valier Alberico *
BALBI VALIER ALBERICO
Venezia 1869 - ?
Allievo dell'Accademia di Venezia si dedicò esclusivamente alla pittura di paesaggio con vedute della laguna veneta, nelle quali adottò un linguaggio sostanzialmente legato all'esperienza di G. Ciardi. Esordì nel1891 all’Esposizione di Palermo e nel 1892 inviò alla Promotrice di Genova due Marine. Sempre con vedute di Venezia partecipò alla Triennale di Milano del 1893 e alle mostre di Firenze del 1894 e del 1897, alla Biennale di Venezia del 1897 e alI’Esposizione Internazionale di Torino del 1898 (Luce morente e Al mare).
Balbi Filippo *
BALBI FILIPPO
Napoli 1806 - Alatri (Frosinone) 1890
Allievo di C. Angelini all'Accademia di Napoli, nel 1846 esordì a Roma, all'Esposizione della Società degli Amatori e Cultori (Pifferai). Da quell'anno ottenne numerose commissioni dall’ordine dei certosini: un San Brunone alla certosa di Grenoble (1846), la decorazione della nuova cappella del monastero di Tor Pignattara a Roma (1849) e quella del chiostro del convento di Santa Maria degli Angeli pure a Roma (1855 ca.); nella Certosa di Trisulti, i quadri della farmacia e le tele della chiesa con La strage dei certosini, Il martirio dei Maccabei e Mosè che fa scaturire l'acqua dalle rocce (1859 ca.). In questa attività espresse la ricca vena inventiva nel creare finte architetture neogotiche, gustosi particolari d’arredo e di nature morte e soluzioni tecniche (singolare l’uso della pittura a olio su intonaco) per le quali divenne famoso. Ascritto nel 1853 tra i professori di merito dell’Accademia di Parma e di Bologna, nel 1855 una sua Testa anatomica (Roma, chiesa di Sant'Onofrio) venne premiata all'esposizione di Parigi. A Roma lasciò in Santa Maria sopra Minerva i medaglioni con i personagi benemeriti della basilica (1855), a Sant'Onofrio gli affreschi nella cappella del Tasso e a San Paolo L'abbraccio dei santi Pietro e Paolo nel separarsi nell'andare al martirio e II martirio di San Paolo (1862 ca.).
Balbi Angelo *
BALBI ANGELO
Genova 1872 - 1939
Collezionista, poeta e critico d'arte, fu allievo di T. Luxoro all'Accademia Ligustica; fu soprattutto paesaggista e, impegnato al fianco degli artisti più progressisti del tempo quali A. Cominetti, P. Nomellini, E. Olivari, espose con assiduità alle Promotrici e alle Esposizioni Sindacali fasciste genovesi, in altre città italiane e a Londra. Accademico di merito della Ligustica, dal 1904 al 1934 fu segretario della Società di Belle Arti, battendosi per la sua salvaguardia. La sua pittura, di cui restano documenti presso la Galleria d'Arte Moderna di Genova Nervi, è caratterizzata da un’intonazione lirica, ottenuta mediante l'impiego di luci morbide che lo avvicina all'opera di E. Olivari.
