Baghino Stefano *

BAGHINO STEFANO
Genova 1881 - 1920
Soprannominato Stenio, ancora giovanissimo fu avviato all'incisione da A. Rossi, per passare poi all’Accademia Ligustica sotto la guida di T. Quinzio; la sua formazione si completò con un soggiorno a Venezia. Esordì alla Promotrice genovese nel 1903 e vi espose ancora nel 1907, nel 1908 e dal 1910 al 1918. Trattò i temi più diversi (ritratto, paesaggio, pittura religiosa e di genere) con tecniche varie, quali olio, acquerello, affresco, calcografia. Eseguì pannelli e affreschi per alcune ville genovesi e realizzò la decorazione della volta del Politeama di Sampierdarena (La Lirica, La commedia, Il melodranna, La tragedia). Frequentò l’ambiente colto della Società di Letture e Conversazioni Scientifiche, forse attraverso il quale maturò una breve ma interessante adesione al Divisionismo.


Bagetti Giuseppe Pietro *

BAGETTI GIUSEPPE PIETRO
Torino 1764 - 1831
A Torino, dopo gli studi di composizione musicale con G. B. Ottani, si dedicò a quelli di architettura civile. Frequentò anche lo studio del disegnatore bolognese P. G. Palmieri, perfezionandosi nella tecnica dell'ac-querello: acquisita una straordinaria perizia nel disegno topografico, nel 1793 fu nominato da Vittorio Amedeo III «regio disegnatore di vedute e paesi». Dal 1796, con l'arrivo dei francesi, fu accreditato presso la nuova amministrazione, seguendo gli spostamenti delle armate come ingénieur géographe artiste: ne nacquero le vedute, i disegni e la serie di acquerelli con la tersa e pittoresca documentazione delle campagne napoleoniche, in Piemonte, in Veneto e in Germania, oggi conservati a Parigi, a Versailles e a Torino. In seguito soggiornò a lungo a Parigi, dove nel 1811 fu insignito della Legion d’Onore e ottenne la medaglia d'oro al Salon del 1812. Parallelamente coltivò la pittura di paesaggio (Paesaggio montagnoso con insenature presso la costa, ante 1808, Torino, Accademia Albertina) e partecipò alle esposizioni torinesi del 1805, 1820 e 1832. Con la Restaurazione fece ritorno a Torino, incaricato di eseguire una serie di dipinti con i fatti d'arme gloriosi di casa Savoia per Vittorio Emanuele I (Assalto alla città di San Quintino, ante 1822, Torino, Palazzo Reale) e di paesaggi d'invenzione per Carlo Felice (La Sacra di San Michele, ante 1830, Torino, Palazzo Reale). Nel 1822 divenne insegnante della Reale Accademia di Belle Arti; nel 1826 fu insignito dell’ordine Mauriziano e nel 1827 pubblicò il trattato Analisi dell'unità d'effetto nella Pittura e della imitazione nelle Belle Arti.


Badoni Egidio Urbano *

BADONI EGIDIO URBANO
Asti 1857 - Torino 1925
Figlio di un noto garibaldino, abbandonò presto la città natale per trasferirsi a Torino dove si dedicò alla pittura di storia con scarso successo di critica. Nel 1880 firmò L'Innominato, ripreso da un dipinto di C. Maccari e conservato presso il Municipio di Asti insieme all'altra copia, sempre da Maccari, dell’Espulsione di papa Silverio. Nel 1884 partecipava all'Esposizione Nazionale di Torino con due dipinti: Garibaldi e Torino antica.
BADONI EGIDIO URBANO
Asti 1857 - Torino 1925
Figlio di un noto garibaldino, abbandonò presto la città natale per trasferirsi a Torino dove si dedicò alla pittura di storia con scarso successo di critica. Nel 1880 firmò L'Innominato, ripreso da un dipinto di C. Maccari e conservato presso il Municipio di Asti insieme all'altra copia, sempre da Maccari, dell’Espulsione di papa Silverio. Nel 1884 partecipava all'Esposizione Nazionale di Torino con due dipinti: Garibaldi e Torino antica.


Bacci Adolfo *

BACCI ADOLFO
Firenze 1856 - 1897
Allievo dell'Accademia di Belle Arti di Firenze, ottenne il pensionato a Roma fino al 1880. Partecipe della cultura del Naturalismo toscano e in sintonia con la poetica di quel gruppo affrescò, per la contessa di Mira- fiori, alcuni ambienti del castello di Salci in Umbria. La sua opera più nota fu la decorazione delle Terme della valle dell'inferno nel Valdarno Superiore. In stretto contatto con il mercante Goupil, dovette interrompere da giovane ogni attività a causa di una grave malattia.