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Perlotto Tito Catone*

PERLOTTO TITO CATONE
Lonigo (Vicenza) 1788 – Westminster (Gran Bretagna) 1858
Cominciò a praticare la pittura con il sostegno di famiglie patrizie veneziane residenti nel Vicentino. Si iscrisse poi all’Accademia di Firenze, dove fu avviato alle regole neoclassiche da P. Benvenuti. Nella classe di pittura ottenne vari premi, cimentandosi con il genere storico (L’architetto Dinocrate aI cospetto di Alessandro il Macedone, 1812). Soggiornò a Londra, dove si affermò con ritratti all’acquerello, spesso diffusi in traduzione calcografica (Ugo Foscolo, Vicenza, Museo Civico). Tornato in Italia, intorno al 1820 si stabilì a Vicenza e seguitò a valersi della sua abilità ritrattistica effigiando personaggi della nobiltà veneta (album di Ritratti, Vicenza, Museo Civico). Dopo il 1839 soggiornò per un decennio in diverse città italiane e viaggiò all’estero. Ad Alessandria d’Egitto fu apprezzato per l’efficace caratterizzazione dei suoi ritratti, mentre le sue qualità apparvero ormai superate quando tornò in Inghilterra.

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