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Recchione Oreste *

RECCHIONE ORESTE
Sant’Angelo dei Lombardi (Avellino) 1841 – Napoli 1904
Dal 1856 al 1861 frequentò l’Accademia di Napoli, seguendo i corsi di B. Molinaro e di G. Mancinelli. Si accostò poi a F. Palizzi, dal quale riprese quel-l’attenzione naturalista con la quale realizzò paesaggi dipinti dal vero nelle campagne abruzzesi e irpine (Lupetto in ufficio, 1882 e L’avanguardia del gregge, 1890, entrambi a Napoli, Amministrazione Provinciale). Nella sua produzione, rigo-rosamente realista, compaiono anche rare concessioni al gusto per l’aneddoto storico-romantico (Raffaello e la Fornarina, esposto alla Promotrice di Napoli nel 1862; Dante esule dai balzi degli Appennini contempla la Toscana, esposto alla Promotrice di Napoli nel 1866) o al revival classicista determinato dagli scavi di Pompei (Dafni e Cloe, presentato alla Mostra Nazionale di Napoli nel 1877). Espose dal 1862 al 1890 a Napoli (1871, La pioggia, Il potatore; 1874, Il piccolo gregge), a Torino (1880, Una sera d’Autunno fra i monti abruzzesi) e a Genova (1885, Primavera). Dipinse anche tele di soggetto sacro per le chiese della provincia di Chieti (Sant’Andrea pescatore, 1870, chiesa del Rosario, Palena).

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