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Zeni Domenico*

ZENI DOMENICO
Bardolino (Verona) 1762 – Brescia 1819
Ebbe la prima istruzione artistica dal padre, il pittore veronese Bartolomeo, che risiedeva a Riva del Garda; dovette poi entrare in contatto con l’ambiente artistico veronese, come mostrano alcune caratteristiche della sua produzione. Dal 1780 fu attivo per tre decenni a Trento, chiamatovi dal presule P.V. Thun, che ritrasse in un dipinto conservato nel Palazzo Episcopale. Collezionista di stampe, compì su queste il proprio aggiornamento artistico. Da opere come la Decollazione di san Girolamo e il Martirio di san Filippo (1784, chiesa parrocchiale di Sardagna, Trento), ancora di influenza barocca, giunse nella maturità a un nuovo linguaggio, ricco di rimandi alla tradizione veneta e ai modelli antichi (pala dei Santi Lorenzo e Stefano, 1804, parrocchiale di Cavedine, Trento) e adeguato alle istanze neoclassiche tramite un maggiore plasticismo (Gloria di san Martino e Santi, parrocchiale di Cimego, Trento). Apprezzato ritrattista, diede una prova notevole nell’insolita serie La guardia civica (1806, Trento, municipio), dove ritrasse singolarmente tutti i componenti della milizia cittadina.

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