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Attanasio Natale*

ATTANASIO NATALE
Catania 1845 – Roma 1923
L’alunnato presso l’istituto di Belle Arti di Napoli e soprattutto la frequentazione assidua dello studio di D. Morelli determinarono i connotati essenziali del suo stile. A Napoli partecipò con successo a varie esposizioni della Promotrice (1875, 1876, 1880, 1882). All’Esposizione Nazionale napoletana del 1877 presentò Ricchezze e miserie, Gulnara, Lacrime e delitti, e due Studi, a quella di Torino del 1887 Le vittime e Le accattone alla porta della chiesa, tutte opere oggi disperse. Dal 1882 trasferì il suo studio a Roma e nel corso della sua fortunata carriera presentò dipinti di soggetto storico o di carattere sociale, oltre a eseguire numerosi ritratti di chiara impronta morelliana. Va ricordata la sua presenza all’Esposizione Nazionale di Palermo del 1891-1892 con tre opere: Bernardo Palissy (acquistato dal re Umberto I, ora a Palermo, coll. Assemblea regionale siciliana), Cucine economiche (Catania, coll. Banco di Sicilia) e quello che comunemente viene considerato il suo capolavoro, Sunt lacrimae rerum o La cappella del manicomio, conosciuto anche come Le pazze, ora al castello Ursino di Catania, dove si conservano altri suoi dipinti (Tasso e il cardinale d’Este, Premiazione, Ritratto del figlio, Ritratto di donna, Particolare d’un antico portale della cattedrale). Dal 1886 al 1889 fu docente di disegno nella Scuola d’Arte e Mestieri di Catania; eseguì decorazioni a fresco e a tempera nel palazzo del principe di Montevago a Palermo, nel foyer del teatro Bellini e nell’abside della chiesa del Carmine a Catania e, a Roma, nella sala di lettura del Senato.

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