Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Cerruti Bauduc Felice *

CERRUTI BAUDUC FELICE
Torino 1818 - 1896
Intrapresa la carriera militare, condusse contemporaneamente gli studi pittorici, non abbandonando mai la pratica artistica. Esordì nel 1842 alla Promotrice torinese come pittore e litografo di cavalli e scene di equitazione “all’inglese”, cui affiancò in seguito soggetti romantici, di genere e paesaggi con reminiscenze d’azegliane. Espose alle mostre della Promotrice fino al 1895 e a quelle del Circolo degli Artisti dal 1863 al 1895. Con la prima opera commissionatagli da Carlo Alberto per Palazzo Reale, Combattimento di tre italiani e tre francesi nelle Fiandre alla presenza di Tommaso di Savoia, del 1844, si affermò come pittore di battaglie, che eseguì numerosissime, con tecniche diverse (olio, tempera, acquaforte, litografia), operando nel genere una sensibile evoluzione in chiave verista. Al seguito di Ferdinando duca di Genova, che sarà il suo principale committente, partecipò alla prima guerra d'Indipendenza, rievocandone poi gli episodi in grandi tele (Pastrengo, 1854, Torino, Museo del Risorgimento). Dopo un soggiorno compiuto a Parigi per studiare le opere di H. Vernet, eseguì incisioni su soggetti relativi alla guerra di Crimea. Dopo l'Unità, accanto ai dipinti legati alla documentazione della seconda guerra d'Indipendenza (Battaglia di San Martino, commissionata da Vittorio Emanuele II, Torino, Museo del Risorgimento) l’artista dedicò più ampio spazio ai soggetti di genere e al paesaggio (Veduta di Lanzo, 1867, Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna), esponendo alle mostre torinesi rappresentazioni di sagre paesane (1880, Fiera di animali a Moncalieri, Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna) e temi esotici aderenti al contemporaneo gusto per l’orientalismo (1874, Emigrazione di una tribù araba, 1884, Fantasia araba, Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna).
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