Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Pennasilico Giuseppe *

PENNASILICO GIUSEPPE
Napoli 1861 - Genova 1940
Studiò all’Accademia di Belle Arti di Napoli sotto la guida di S. Lista, D. Morelli, del quale riprese la scioltezza del tocco, e G. Toma, a cui fu debitore del clima di concentrato intimismo di alcune opere (A scuola dalle suore, Milano, Galleria d’Arte Moderna). In seguito si stabilì a Genova (Autoritratto, Genova, Accademia Ligustica), pur mantenendo uno studio a Roma in via Margutta. Dipinse paesaggi, marine, scene di genere e ricercati ritratti di gusto belle époque (Ritratto della moglie Maria Pennasilico, Milano, Galleria d’Arte Moderna), alternando il fare compendiario dei piccoli bozzetti su tavola, di vivace cromatismo, a una pittura più finita, non esente da virtuosismi tecnici. Dal 1874 al 1892 partecipò alla Promotrice di Napoli; a Milano espose, fra l’altro, nel 1891 (Un portico di fioraia a Genova e Colombi) e nel 1906 (Beati mites, Ritratto di signora e Triste alba, acquistato dallo Stato per la Galleria Nazionale d'Arte Moderna), a Genova nel 1892. Alle mostre romane fu presente dal 1893 al 1911 (1895-1896, Il nido nella gerla, Il cestino, Sola e II porto di Genova). E’ ricordato anche per le opere di carattere religioso e allegorico.
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