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Costa Giovanni*

COSTA GIOVANNI
Livorno 1833 – Firenze 1893
Studiò con G. Baldini a Livorno, prima di iscriversi all’Accademia di Firenze dove fu allievo di E. Pollastrini. Con questi collaborò alla decorazione della Chiesa di Santa Maria e Soccorso a Livorno eseguendo Il trasporto di santa Caterina d’Alessandria. Nel 1859 partecipò al concorso Ricasoli con un tema di storia risorgimentale per il quale ottenne solo una menzione. Nel 1860 l’artista inviò alla Promotrice fiorentina un Geremia sulle rovine di Sion e negli anni che seguirono risentì, sebbene superficialmente, della cultura macchiaiola abbandonando i temi a cui era stato educato, per la pittura di paesaggio riscuotendo il favore della critica più severa: T. Signorini ebbe infatti parole di elogio per un suo quadro esposto a Firenze nel 1866 (Motivo dal vero delle Alpi Apuane preso da Castiglione di Garfagnana). Negli anni ’70 trattò anche soggetti di genere (La fioraia, esposta a Vienna nel 1873). Legato alla galleria fiorentina di L. Pisani, nel 1877 partecipò alla mostra romana degli Amatori e Cultori con due Paesi nelel vicinanze di Firenze e all’Esposizione Nazionale di milano del 1881 con Uno scherzo.

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