Donati Carlo*
DONATI CARLO
Verona 1874 - 1949
Allievo di N. Nani a Verona, all’Accademia Cignaroli, esordì al concorso di Torino del 1900 con Ritratto del Cardinale Luigi di Canossa e Testa di Cristo, in cui mostra l'interesse per il recente percorso dei pittori lombardi e in particolare degli Scapigliati. Privilegiò la ritrattistica e il tema sacro; nel 1908 ebbe la medaglia d’oro all'Esposizione d'Arte sacra di Verona per il Battesimo di Zeno Bachit (Verona, Galleria d’Arte Moderna). Partecipò alle Biennali di Venezia del 1905 (Fiori del mattino, Poverelli), del 1907 (Venditore di ginepro), del 1909 (Trilogia del Natale, Ritratto di un amico), del 1912 e del 1914, e all’Esposizione Nazionale di Milano del 1906 (La Purificazione). Fu legato a un realismo di ispirazione nordica, con accenni a formule preraffaellite e nella maturità tentò sporadiche soluzioni novecentiste.
Donadoni Stefano *
DONADONI STEFANO
Bergamo 1844 - Roma 1911
Autodidatta, alle annuali dell'Accademia Carrara di Bergamo iniziò a esporre negli anni '70 opere di piccolo formato, con scene di genere, interni rustici e scorci cittadini (Il portico dell'ospedale di Gandino, Bergamo, Accademia Carrara), in cui era ravvisabile l'influenza di C. Rosa e A. Marenzi. Intorno al 1882 si trasferì a Roma e a partire dal 1884 presentò un repertorio di vedute della città (1884, Memorie del Foro Romano, Memorie del Colosseo; 1885, Tempio di Vesta, Piazza Navona), soggetti ripetuti fino agli ultimi anni. Della sua vasta produzione di acquerelli resta un consistente nucleo di circa quattrocento esemplari, datati fra il 1891 e il 1911, nelle collezioni di Palazzo Braschi a Roma.

