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Dell'Orto Uberto *

DELL’ORTO UBERTO
Milano 1848 - 1895
Iniziato alla pittura da G. B. Lelli presso il Ginnasio di Brera a Milano, affiancò agli studi di matematica la pratica della pittura di paesaggio, recandosi in compagnia dell’amico S. Fornara in Valtellina per esercitarsi dal vero. Dopo un soggiorno a Capri nel 1873, durante il quale recepì il luminoso cromatismo di artisti meridionali come G. Carelli e A. Vertunni, prese a frequentare a Milano lo studio di E. Pagliano e presentò alla Mostra braidense del 1874 paesaggi come Una spiaggia di Capri (coll. privata). Recatosi in Egitto, fra il 1881 e il 1882, ih compagnia di S. Fornara e P. Mariani, nello stesso decennio maturò per influenza di F. Carcano la propensione per una pittura di grande robustezza formale ed equilibrio compositivo. Divenuto uno dei più sensibili interpreti delle istanze realiste del secondo Ottocento in Lombardia, dipinse paesaggi, realizzati spesso fra il Mottarone e il lago Maggiore, sempre alieni da concessioni al pittoresco (Alti pascoli, premiato all’Esposizione Universale di Parigi del 1889, Milano, Pinacoteca di Brera; Batterie di montagna, esposto alla Biennale di Venezia del 1895, Milano, Galleria d’Arte Moderna).


Dell'Era Giovanni Battista *

DELL'ERA GIOVAN BATTISTA
Treviglio (Bergamo) 1765 - Firenze 1798
Allievo a Bergamo di F. Capella, frequentò dal 1780 al 1783 a Milano l'Accademia di Brera, completando poi la sua formazione con un soggiorno a Bologna: qui vinse nel 1787 il premio Curlandese con Egeo riconosce il figlio Teseo (Bologna, Galleria d'Arte Moderna). A Roma, dal 1792 al 1798, aggiornò la propria cultura alla luce dei nuovi fermenti neoclassici, accostandosi all’Accademia dei Pensieri di F. Giani e ad A. Kauffmann, la cui influenza si riconosce nell’Ester ai piedi di Assuero, del 1795, per la chiesa di San Martino ad Alzano (Bergamo).


Delleani Lorenzo *

DELLEANI LORENZO
Pollone (Vercelli) 1840 - Torino 1908
Iniziò gli studi a Saint-Jean-de- Maurienne in Savoia; dal 1854 fu allievo di E. Gamba all'Accademia Albertina di Torino e, fra il 1858 e il 1863, di C. Arienti e A. Gastaldi. Dopo l’esordio nel 1855 alla Promotrice di Torino, con l’acquerello Testa di vecchio, si affermò con opere di impianto accademico-romantico, alcune di soggetto storico (1860, Episodio dell'assedio di Ancona) e altre in linea con il modello Meissonier (Ritorno dal battesimo, 1866, Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna). Nei soggiorni compiuti nei primi anni '70 a Venezia e a Firenze coltivò lo studio della pittura antica, realizzando tele ispirate alle vicende storiche locali e caratterizzate da una spiccata attenzione per il dettaglio (Sebastiano Veniero presenta alla Signoria veneta i prigionieri della battaglia di Lepanto, esposto al Salon parigino del 1874). Il decennio successivo segnò il progressivo abbandono del genere storico per la pittura di paesaggio, inizialmente influenzata dalla personalità di A. Fontanesi (Quies, esposto a Milano nel 1881). All'inizio degli anni '80 viaggiò nel Nordeuropa studiando anche qui gli antichi maestri, soprattutto Rembrandt (Sotto Natale-La macelleria, 1882, Firenze, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti). Determinante nello sviluppo della sua pittura fu il viaggio compiuto nel 1883, con il poeta L. Camerana, in Germania e Olanda: in numerose tavolette tracciò un diario per immagini, raffigurando la realtà di quei luoghi con immediatezza e con attenzione ai valori della luce (Amsterdam, Il mulino di Leyda, 1883, Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna). Da allora la sua ricerca di paesaggista si sviluppò attraverso centinaia di dipinti su tavola di piccole dimensioni, spesso eseguiti all’aperto e tutti puntualmente datati, con giorno, mese e anno, a sottolineare lo stretto rapporto del pittore con la natura e le sue atmosfere luminose. La tecnica pittorica fu connotata da rapidi tocchi di pennello, con attenzione specifica ai valori cromatici e luministici resi nei colori prediletti, dai gialli alle infinite sfumature dei verdi (Lago a Morozzo, 1882; Mercato a Porta Palazzo, 1891, Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna). Degli anni '80 sono anche alcuni quadri di soggetto orientale, il cui esotismo appare filtrato dalla conoscenza delle opere di D. Morelli, presenti alla Esposizione torinese del 1880. Il suo successo fu confermato dall'intensa attività espositiva, che culminò con la partecipazione alla Biennale di Venezia del 1905 con quaranta dipinti.


Delleani Celestino *

DELLEANI CELESTINO
Saint-Jean-de-Maurienne (Francia) 1849 - Nervi (Genova) 1873
Fratello minore del più noto Lorenzo, ne frequentò lo studio a Torino, senza seguirne tuttavia gli insegnamenti. Da autodidatta, si dedicò dapprima a copiare opere di F. Pastoris e del fratello, e successivamente allo studio dal vero, realizzando soggetti di genere e paesaggi spesso animati da figure. Nel 1870 esordì al Circolo degli Artisti di Torino con Canton Zavolino a Pollone e nel 1871 espose alla Promotrice di Genova e a Milano il dipinto Ora di pranzo. Nello stesso anno presentava al Circolo degli Artisti Dintorni del Biellese, opera ispirata alle campagne d’origine, e alla Promotrice otteneva consensi per il suo Toni!. Il dipinto Soldati di ventura al bivacco, eseguito in collaborazione con Lorenzo, che ne dipinse le figure, comparve nel 1872 a Torino e alla Mostra Nazionale di Milano e fu poi premiato all’Esposizione Universale di Vienna nel 1873, anno della prematura scomparsa dell'artista.


Delle Piane Giuseppe *

DELLE PIANE GIUSEPPE
Genova 1832 - 1902
Fu allievo a Genova di G. Isola all’Accademia Ligustica e probabilmente frequentò lo studio di G. Castagnola. Dal 1852 al 1884 espose alla Promotrice genovese presentando dipinti di soggetto storico (1866, Episodio della Campagna veneta-Combattimento di due lancieri, Genova, Accademia Ligustica; 1867, Giulia, l'amante di Ovidio, Genova, Camera di Commercio) e di tema mitologico o allegorico, fortemente influenzati dalla cultura tardo-romantica; ma anche scene di genere, ritratti e paesaggi (Motivo presso Genova, Genova Nervi, Galleria Civica d’Arte Moderna). Questi ultimi rivelano un interesse per le coeve esperienze en plein air di T. Luxoro e della scuola di paesaggio. Espose anche alla Promotrice di Torino nel 1861 e nel 1871.


Delle Piane Davide *

DELLE PIANE DAVIDE
Genova 1830 ca. - Marsiglia (Francia) ? 1895 ca.
Giovanissimo si trasferì a Marsiglia, ma soggiornò per lungo tempo a Chiavari e mantenne contatti con Genova, dove partecipò alla Promotrice nel 1883 (Porto vecchio di Marsiglia; Veduta della Chiesa di S. Tommaso in Genova, verso il mare) e nel 1884 (Ritratto, Musica dell’avvenire, Musica romantica, Una tazza di caffè, Prima della scuola). Il Museo del Risorgimento del capoluogo ligure conserva un suo dipinto con Mazzini sul letto di morte (1883).


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