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Dal Pozzo Tommaso*

DAL POZZO TOMMASO
Faenza (Ravenna) 1862 - 1906
Si formò alla Scuola d'Arte faentina dove fu allievo di A. Berti e A. Farina. Iniziò la sua attività come pittore di maioliche, ma presto si dedicò anche alla pittura a olio privilegiando la ricerca verista sia nei quadri di paesaggio (Una giornata d'Ottobre, esposto a Firenze nel 1884; Ultime foglie, esposto alla Triennale di Milano del 1894; Calanchi di San Cristoforo con pastorella, 1897, Faenza, Pinacoteca Comunale) sia in quelli di figura (Il lattaio, 1890, Faenza, Pinacoteca Comunale). Si distinse anche come decoratore (affreschi della cappella del Crocifisso, 1899-1900, Faenza, chiesa dei Cappuccini). Nel 1905 espose a Roma (Fine d'autunno, Luci d'autunno) e a Firenze (Pomeriggio d'estate, Pomeriggio d'inverno). Fu direttore artistico delle Fabbriche Riunite di Ceramica e della Pinacoteca Comunale di Faenza.


Dal Molin Ferenzona Raoul*

DAL MOLIN FERENZONA RAOUL
Livorno 1879 - Firenze 1946
Abbandonò il Collegio Militare di Modena per studiare scultura sotto la guida di E. Ximenes, a Roma. Della contemporanea attività pittorica mise in mostra, nel 1904, presso l'Associazione degli Acquarellisti, diversi studi di paesaggio (Impressioni e Studi), alcuni dei quali presentati anche alla Esposizione degli Amatori e Cultori dello stesso anno, insieme a Estate romana, La preghiera, E’ morta la vacca. Alle rassegne romane degli anni seguenti (1907- 1911) propose altri studi dal vero (1906, Plenilunio estivo) e opere, anche grafiche, d'ispirazione simbolista. Come incisore si dedicò in particolare alla tecnica della puntasecca, con cui elaborava raffinate e fantasiose figurazioni di gusto decadentista: illustrò fra l’altro un’edizione degli Inni Sacri di Manzoni, poesie di Leopardi e di Verlaine.


Dahl Johan Christian Clausen *

DAHL JOHAN CHRISTIAN CLAUSEN
Bergen (Danimarca) 1788 - Dresda (Germania) 1857
Studiò all’Accademia di Copenaghen e nel 1818 si trasferì a Dresda, accostandosi alla lezione romantica di C. D. Friedrich. Nel 1820, grazie all'appoggio di Christian Frederik, futuro re di Danimarca, soggiornò a Napoli, dove realizzò numerosi paesaggi caratterizzati dall'attenzione per il dato realistico e per gli effetti di luce (1820, Paesaggio con il Casino Reale di Quisisana, Napoli, Museo di Capodimonte). Nel 1821 passò per Roma, dove ebbe contatti con il tedesco F. L. Catel e con lo scultore danese B. Thorvaldsen. Tornato a Dresda, nel 1824 divenne professore dell'Accademia. Fece altri due soggiorni in Italia, nel 1826 e nel 1830, quando espose alla Mostra Borbonica di Napoli diverse opere (fra l'altro, Tempesta, Ritratto di donna, Una pastorella assisa e due Vedute di campagna).


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