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Casalini Robaldo *

CASALINI ROBALDO
Milano 1866 - 1932
Dopo aver seguito i corsi alla Sorbona a Parigi, studiò pittura a Milano con S. Poma, debuttando alla Triennale braidense del 1894 con Levata di sole sulla Toce e Autunno. L'artista ritrasse i dintorni del lago Maggiore (Isola dei pescatori, esposto alla Permanente di Milano del 1896; Feriolo, esposto alla Promotrice di Genova nel 1901), scorci lombardi e svizzeri (Rustico a Wassen, Rive della Monvallina, Pallido sole invernale, esposti a Firenze nel 1905), attento agli effetti luministici e alle atmosfere (Nebbie dorate, esposto alla Triennale milanese del 1897).


Casali Luigi *

CASALI LUIGI
Reggio nell'Emilia 1805 - 1887
Dopo i primi studi nella città natale, nel 1828 si trasferì a Roma da dove inviò alle esposizioni dellAccademia di Modena del 1830 e del 1834 due Paesaggi dal vero. Sono ricordati i suoi contatti romani con le correnti più avanzate del paesaggismo di G. Bassi e dell'olandese M. Verstappen, dal quale fu avviato all’imitazione del vero (Vedute della campagna romana, Casa Sirotti, Reggio nell’Emilia). La duttilità nel passare da modi vicini alla poetica nazarena (Ricevimento nel parco, Palazzo Denaglia, Reggio nell’Emilia) a opere di gusto più letterario (Nel bosco, Casa Bolognini, Reggio nell’Emilia) gli garantirono negli anni '50 numerose commissioni in patria.


Casadio Pietro *

CASADIO PIETRO
Ravenna 1871 - 1951
Formatosi in Romagna, si avviò alla pittura di interni (Interno di San Vitale a Ravenna, esposto a Firenze nel 1897), ma è ricordato soprattutto come autore di ritratti, nudi femminili e di nature morte, in cui riuscì a combinare la visione realistica a una atmosfera poetica e romantica.


Casa Giacomo *

CASA GIACOMO
Conegliano Veneto (Treviso) 1827 - Roma 1887
Studiò con P. Molmenti all’Accademia di Venezia dove, nel 1845, presentò una Donna in riposo e una Dalila. Fuggito a Bassano dopo i moti del '48, tornò a partecipare alle mostre veneziane nel 1854, nel 1861 (Episodio dei Promessi Sposi) e nel 1862 (Diluvio Universale e Beneficium). Alla Mostra di Firenze del 1861 espose la sua opera più nota: Michelangelo che dirige i lavori di fortificazione a Firenze. Nel corso degli anni '50 svolse a Venezia attività di decoratore a fianco di L. Cadorin (Caffè delle Nazioni, 1857; Caffè Florian, 1858; Caffè Quadri, 1859; Palazzina Foscari; Palazzina Gattei Nardi, 1864; interventi in Palazzo Reale e in Palazzo Papadopoli a Santa Marina). Seguì un periodo di viaggi che Io portarono a Padova, Roma, Napoli, Pompei, Catania, Parigi e Londra. Nel 1884 gli venne affidata la decorazione del teatro Verdi di Padova, dove intervenne nei soffitti di diversi ambienti con raffigurazioni allegoriche. Terminato l'incarico si stabilì a Roma. Nella pittura da cavalletto trattò anche temi orientalisti che contribuirono alla sua notorietà (Mercato orientale, 1885, Venezia, Galleria d'Arte Moderna di Ca’ Pesaro).


Carutti Augusto *

CARUTTI DI CANTOGNO AUGUSTO
Pinerolo (Torino) 1875 - Torino 1956
Negli studi di G. Tesio e C. Pugliese-Levi assimilò elementi del paesaggismo fontanesiano, riveduto attraverso le innovazioni di M. Calderini. Esordì alla Promotrice torinese del 1899. La sua produzione d'inizio secolo rivela timide aperture in direzione divisionista e convergenze di gusto con le poetiche simboliste e liberty (Studio, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna). Dopo l’affermazione alla Qua-driennale di Torino del 1902 (Tramonto, Silenzio, Una fila d'alberi), nel 1905 presentò Autunno alla Biennale di Venezia, dove continuò a esporre fino al 1926. Fedele a una pittura di paesaggio, pervasa da malinconie crepuscolari, espose a Torino fino alla metà degli anni '40. Fu anche acquafortista e critico d’arte.


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