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Bettio Francesco *

BETTIO FRANCESCO
Belluno 1855 - 1901
Allievo di G. Favretto all'Accademia di Venezia, mostrò fin dalle prime prove di essere legato ai temi cari al maestro: trattò infatti con disinvoltura, anche se non con pari padronanza del mezzo tecnico, immagini di vita quotidiana, paesaggi e ritratti. Dopo gli esordi all’esposizione milanese del 1881 (L'ammalata, Dopo la posa, Il piccolo scultore) si affermò alla mostra romana del 1883 con In assenza della mamma, dipinto commentato favorevolmente dalla critica. L’attività di ritrattista è documentata dal Ritratto dell'Abate Francesco Pellegrini (Belluno, Museo Civico).


Bettinelli Mario Giuseppe *

BETTINELLI MARIO
Treviglio (Bergamo) 1880 - Milano 1953
Formatosi a Brescia con C. Bertolotti presso la scuola d’arte cittadina, si affermò come autore di ritratti e caricature. Nel 1906 presentò all’ Esposizione Nazionale di Milano, insieme a tre ritratti familiari, Ritorno, Autunno e Mistero lunare. L’ispirazione simbolista comparve anche nella produzione successiva (Creature del mare, esposto a Venezia nel 1912) insieme alle figure femminili rese con vibranti effetti di sfumato (Pausa, 1918, Milano, Galleria d'Arte Moderna).


Bettinelli Luigi *

BETTINELLI LUIGI
Bergamo 1824 - 1892
Formatosi all'Accademia Carrara di Bergamo con G. Bianconi e P. Ronzoni, si dedicò a vedute cittadine a olio e ad acquerello avvicinandosi inizialmente a G. Migliara. Le opere degli anni ’50 (Pendezza e Corte Albana, entrambe a Bergamo, Biblioteca Angelo Mai) rivelano nella più sciolta condotta pittorica l’influenza del vedutismo di G. Canella. Dal soggiorno romano, svoltosi tra il 1857 e il 1863, nacquero le colorite scene laziali che si aggiunsero ai numerosi scorci lombardi assiduamente esposti, sino al 1882, alle mostre dell'Accademia Carrara.


Betti Natale *

BETTI NATALE
Livorno 1826 - 1888
Allievo di G. Baldini a Livorno, studiò a Roma con T. Minardi e poi all’Accademia di Firenze con G. Bezzuoli e B. Servolini. Esordì a Firenze nel 1846 con un San Giovanni Battista. Nel 1848 combattè a Goito e a Curtatone riportando da quell’esperienza temi per vari dipinti degli anni successivi (L'esule italiano, Italia e Venezia, esposti a Genova rispettivamente nel 1859 e nel 1863); nel 1860 dipingeva per il Municipio di Livorno il Ricevimento del Re Vittorio Emanuele II in Livorno. In seguito trattò anche temi di genere (La ricreazione, esposto a Vienna nel 1873; La lavanderia, esposto a Firenze nel 1887). Dal 1874 insegnò alla Scuola di Arti e Mestieri di Livorno, dove ebbe fra gli allievi anche G. Micheli.


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