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da Il Giornale dell’Arte, ottobre-dicembre 2014

 

Quest’anno la Fondazione Ferrara Arte, ente privato a controllo pubblico che iniziò la sua attività nel 1991-92 con la rassegna “Claude Monet e i suoi amici”a Palazzo dei Diamanti, non organizza la consueta rassegna autunnale. Tutti gli sforzi dopo la grande mostra “Matisse, la figura. La forza della linea, l’emozione del colore” terminata a giugno, sono infatti concentrati sul 2015, quando da gennaio il Castello Estense ospiterà una selezione di capolavori conservati nelle collezioni delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara di Palazzo Massari, edificio ora sottoposto a restauro. Al centro dell’allestimento le opere di Giovanni Boldini e Filippo de Pisis. Tra i dipinti e le opere su carta del primo, figura di spicco del rinnovamento della pittura italiana e internazionalenella Firenze macchiaiola prima e a Parigi poi, il “Ritratto del piccolo Subercaseaux”, “Fuoco d’artificio”, la “Passeggiata al Bois de Boulogne o La Signora in rosa”, oltre a varie nature morte. Il genio di Filippo de Pisis sarà invece protagonista della seconda parte della mostra attraverso le opere entrate nella raccolta ferrarese grazie all’attività della Fondazione Pianori e al lascito di manlio e Franca Malabotta. Spiccano le nature morte marine, le vedute parigine, il “Ritratto di allegro”, “La rosa nella bottiglia” e “Natura morta con calamaio”.

Istituto Matteucci
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