Sacco Salvatore*

SACCO SALVATORE
Attivo in Sicilia fra il 1855 e il 1876
Le rare notizie relative a questo artista lo indicano presente in alcune località delle province di Palermo (Il vescovo Sant'Eligio e Marineo con il Bambin Gesù, chiesa di San Michele di Marineo) e di Trapani (San Vincenzo de' Paoli, Sacrificio di Abramo, Duomo di Alcamo), con opere che rivelano una formazione di tipo accademico, condotta su modelli locali, e un adeguamento alle sollecitazioni del Verismo.


Sacco Luigi*

SACCO LUIGI
Attivo a Genova tra il 1852 e il 1883
Ebbe la sua formazione a Genova, all'Accademia Ligustica, dove fu allievo di F. Peschiera. Dopo l'esordio alla Promotrice genovese del 1852 con Ritratto, colse con decisione l'indirizzo romantico del quadro di storia in opere che presentò a quella stessa manifestazione (1857, Amedeo IV che spezza il collare per darlo ai poveri; 1862, Bozzetto rappresentante il popolo genovese che offre oro per la II Crociata; 1865, La morte del figlio di Lamba Doria; 1876, Colombo che scrive il suo testamento), alla quale inviò anche tele di soggetto religioso e alcune nature morte.


Sacco Luca*

SACCO LUCA
San Remo (Porto Maurizio) 1858 - New York 1912
Trasferitosi a Genova, vi frequentò i corsi dell’Accademia Ligustica. I soggetti religiosi ricorrono nella sua produzione a fresco (parrocchiale di Bolzaneto, Genova), mentre nella pittura da cavalletto si dedicò ai quadri di figura che presentò alle mostre della Promotrice genovese (1882, Vecchio contento; 1885, Barcaiuolo ligure in riposo), a quelle di Torino (1884, Suonatrice ambulante) e di Roma (1901, Fumatore-costume ciociaro).


Sacco Francesco*

SACCO FRANCESCO
Palermo 1797 - 1864
Allievo di G. Patania, fu avviato all’attività di ritrattista (Autoritratto, Palermo, Galleria Civica d’Arte Moderna) nei modi di un neoclassicismo già venato da morbidezze preromantiche. Lavorò per le famiglie dell’aristocrazia palermitana (Ritratto della Duchessa di Villarosa), ma ebbe buon credito anche per le effigi in miniatura eseguite in collaborazione con il fratello Giuseppe, su commissione della corte borbonica (Ritratto di Antonio di Borbone, conte di Lecce, 1831, Napoli, Museo di San Martino).


Sacchetto Giovanni Maria*

SACCHETTO GIOVANNI MARIA
Padova 1867 - Peraga (Padova) 1921
Si formò all'Accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera, dove visse per una decina d'anni; in seguito soggiornò a Roma, entrando a far parte dell’ambiente artistico della capitale grazie all’amicizia con G. A. Sartorio. Si dedicò al paesaggio (Cantuccio romito, Pace della sera, esposti a San Pietroburgo nel 1902) e al tema sacro (Testa di Cristo, esposto a Torino nel 1899), ma ottenne commissioni soprattutto per i ritratti (Ritratto di S. E. il Conte De Foresta, esposto a Venezia nel 1903; Sua Santità Pio X, Vaticano, palazzi Apostolici).


Sacchetti Carlotta*

SACCHETTI CARLOTTA
Pavia 1862 - Milano 1934
Artista versatile, studiò privatamente come allieva di F. Filippini e dal 1889 per oltre un ventennio fu assidua alle mostre milanesi, con ritratti, paesaggi e scorci cittadini (1889, Studio dal vero; 1893, Giubbiano presso Varese, Maggianico; 1895, Sagrestia di S. Maria della Passione, Lago in calma; 1898, Sole di aprile, Lettura interessante).


Saccardo Vittorio*

SACCARDO VITTORIO
Vicenza 1858 - Laghetto (Roma) 1919
Ingegnere e architetto, coltivò da pittore soprattutto il genere del paesaggio. Fu legato alla lezione degli artisti veneti e in particolare a quella di G. Ciardi, prediligendo i soggetti agresti e di vita popolare e la rappresentazione della natura, resi con una pennellata sciolta e con una tavolozza dalla cromia accesa, sensibile ai valori luministici. Fu presente alle mostre milanesi dal 1885 al 1897 (1885, Mattino, Il viatico, Chiostro; 1892, Tramonto e Confidenze; 1897, Ave Maria, Aratura di Primavera).


Sabbione Giuseppe*

SABBIONE GIUSEPPE
Attivo a Torino fra il 1869 e il 1899
Dopo gli studi all’Accademia Albertina di Torino esordì con Beatrice Cenci alla Mostra della Promotrice torinese del 1868. Ricordato in seguito come pittore della corte sabauda, svolse attività di ritrattista (Vittorio Emanuele II, Giuseppe Mazzini, Casale Monferrato, Museo Civico, in deposito presso il municipio) e di miniaturista.


Sabatini Luigi*

SABATINI LUIGI
Todi (Perugia) 1840 - 1895
Nelle prove riferibili agli anni di studio presso l’Accademia di Belle Arti di Perugia (1856-1861), il pittore si mantenne fedele alla solida impostazione purista che aveva recepito alla scuola di S. Valeri, anche se trovò modo di distinguersi per il tocco vaporoso con il quale ammorbidiva il disegno (San Michele arcangelo calpesta il demonio, 1859, Perugia, Accademia; La morte di Lucrezia, Todi, Pinacoteca). Le opere note, in gran parte conservate nella Pinacoteca di Todi, documentano un doppio registro stilistico: la composta intonazione neorinascimentale, evidente nelle tele di soggetto sacro (Mater amabilis, 1860 ca.), che si scioglie in un fare più sintetico e immediato nei dipinti di storia, che decretarono il successo dell’artista presso i contemporanei. Abile decoratore, si mi-surò anche con impegnativi cicli a fresco (chiesa di San Francesco, Chieti; chiesa della Congregazione di Carità, Todi).


Russo Domenico*

RUSSO DOMENICO
Nicotera (Catanzaro) 1832 - 1907
Giunto a Napoli nel 1848, si formò sotto la guida di G. Mancinelli e C. Guerra all’Accademia di Belle Arti e nel 1851 presentò due studi alla Mostra Borbonica. Negli anni seguenti eseguì dipinti di tema religioso e numerosi ritratti nella sua cittadina natale (Bruno Vinci, Nicotera, municipio). Sensibile agli esempi della pittura di D. Morelli, espose alle mostre della Promotrice partenopea dal 1862 al 1875 (1862, Garibaldi a Roma, già a Napoli, Museo di San Martino; 1864, Il Lazzaro della parabola; 1871, Quanta vita senz'opera; 1875, Il Keff-delizia turca), a quelle di Torino (1884, L'arpista Sofia Cattolica, La donna in oriente), di Palermo (1892, Odalisca) e di Catanzaro (1912).