Tognola Luigi*
TOGNOLA LUIGI
Pavia 1829 - 1885
A Pavia frequentò dal 1842 la scuola di Disegno e successivamente quella di Pittura sotto la guida di G. Trécourt. Attivo come ritrattista, nel 1866 inviò alla Promotrice di Torino le effigi di Garibaldi e del Conte Camillo Cavour e nel 1877 presentò alla Mostra Regionale di Pavia il Ritratto di Alessandro Manzoni (Pa-via, Musei Civici). Fu anche litografo.
Tognacci Lucio*
TOGNACCI LUCIO
San Severino Marche (Macerata) 1774 - 1860
Grazie alla protezione del nobile G. Servanzi, poté formarsi pres¬so l’Accademia di Perugia e per-fezionarsi in quella di San Luca a Roma con S. Tofanelli: agli anni di studio devono risalire i piccoli dipinti con copie da Raffaello oggi in collezione privata. Tornato nel paese natale, si dedicò a soggetti religiosi (La Vergine Annunziata, chiesa di Santa Chiara) e mitologici (Palazzo Gentili di Rovellone), nei quali mantenne un'impostazione neoclassica. Nei numerosi ritratti sembrò affrancarsi dall’accademismo delle prime opere, raggiungendo uno stile più sciolto e naturalistico (Monsignor Giovanni Carlo Gentili, San Severino Marche, municipio).
Tischbein Johann Heinrich Wilhelm*
TISCHBEIN JOHANN HEINRICH WILHELM
Haina (Germania) 1761 - Eutin (Germania) 1829
Proveniente da una famiglia di artisti, nel 1779 giunse in Italia e si stabilì a Roma fino al 1781; a contatto con l'antichità classica e con le opere del Rinascimento il suo stile ebbe una svolta in senso classicista. Con una borsa di. studio della corte ducale di Sachsen-Gotha dal 1883 fu di nuovo a Roma, dove dipinse Corradino di Svevia e Federico d'Austria in prigione (1783-1784, Gotha, Museo). La conoscenza delle opere di J. L. David lo accostò poi ai temi di storia antica e ai modi neoclassici. Di grande importanza fu pure l'amicizia con J. W. Goethe (Goethe nella campagna romana, 1787, Francoforte, Stadtsische Galerie): nel 1786 il poeta fu ospite della dimora romana di Tischbein e l’anno successivo i due artisti si recarono insieme a Napoli. Qui il pittore ottenne la nomina a direttore dell’Accademia Borbonica di Belle Arti e si dedicò a studi archeologici realizzando una vasta opera incisoria (1791- 1795) per illustrare la collezione di vasi greci di lord W. Hamilton. Tornato in Germania, dopo il 1808 fu pittore di corte del duca di Oldenburg. Fra le opere successive, legate al soggiorno italiano, si ricorda la serie degli Idilli (1819-1820 su disegni del 1780-1799, Oldenburg, Landesmuseum).
Tirinelli Ignazio*
TIRINELLI IGNAZIO
Attivo a Roma fra il 1833 e il 1859
Si formò all'Accademia di San Luca, dove nel 1833 e nel 1834 vinse alcuni premi, e presso Io studio di T. Minardi, dove ebbe per compagno N. Consoni. Autore di opere di soggetto religioso, è ricordato nel 1841 fra i vincitori del concorso Balestra; nel 1857 espose alla mostra della Società degli Amatori e Cultori di Roma la Vergine nell'atto della sua Assunzione al cielo, opera elogiata per la varietà dei caratteri e per il colorito armonioso. Nel 1859 dipinse una tela per la cerimonia di beatificazione del Venerabile Nunzio Sulprizio.
Tirelli Giuseppe*
TIRELLI GIUSEPPE
Reggio nell'Emilia 1859 - 1931
Dal 1872 al 1878 frequentò nella sua città la Regia Scuola di Belle Arti sotto la guida di D. Pellizzi, G. Fontanesi e A. Belloli. Dal 1880 al 1881 seguì i corsi dell’Accademia di Belle Arti di Modena. Nei dipinti di figura e negli interni la sua opera è accostabile al realismo dei compagni di studio C. Maicardi, L. Pasini, D. Spagni, di cui ripropose la stesura sintetica ma non il programmatico intento di denuncia sociale. Fu più noto come pittore di paesaggio, soprattutto di vedute padane. Se nella sua prima produzione risentì in qualche modo dell’influsso del bolognese L. Bertelli (Carraia con figure, 1902, coll. privata), in seguito si avvicinò ai modi del Simbolismo, adottando spesso la pennellata filiforme di G. Previati (Ciclo delle stagioni, ex salone dell’Hotel Posta, ora Cooperativa Tessuti, Reggio nell’Emilia).
Timoncini Romualdo*
TIMONCINI ROMUALDO
Faenza (Ravenna) 1815 - 1892
Alla Scuola d’Arte faentina si formò sugli esempi delle opere di F. Giani; fu probabilmente allievo di P. Saviotti e operò in stretto contatto con i concittadini G. Mattioli e A. Calzi, in un fecondo scambio artistico che talora rende incerte le attribuzioni. Dipinse prevalentemente quadri di storia in modi puristi e ritratti di acuta caratterizzazione del personaggio (Testa di vecchio, coll. privata).
Ticozzi Basilio*
TICOZZI BASILIO
Attivo in Lombardia fra il 1860 e il 1886
Fu allievo di F. Hayez presso l’Accademia di Brera a Milano, alle cui esposizioni esordì nel 1863 con un tema risorgimentale: Una madre venuta al campo di San Martino. In seguito si trasferì a Lodi, dove affiancò l’attività didattica presso il collegio dei Barnabiti alla realizzazione di ritratti e dipinti devozionali per la locale committenza ecclesiastica. Ancora nel 1886 figurava alla Mostra di Brera con un Soggetto sacro.
Ticozzi Ambrogio*
TICOZZI AMBROGIO
Attivo a Addano fra il 1851 e il 1870
Fu presente alle esposizioni con quadri di soggetto storico, studi di figura e paesaggi (Torquato Tas-so rinchiuso nell'ospizio di Sant'Anna a Ferrara, esposto a Milano nel 1851; Donna dormiente, esposto a Torino nel 1861; Paesaggio con macchiette, esposto a Milano nel 1870). L’attività di ritrattista è documentata da due ritratti conservati nei Musei Civici di Pavia.
Tibaldi Gaetano*
TIBALDI GAETANO
Attivo a Bologna fra il 1817 e il 1855
Si formò presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna dove ottenne premi accademici nel 1817, nel 1823 e nel 1836 (Veduta dell'antro di Eraclea, 1823, Bologna, Pinacoteca Nazionale). Nel 1837 prese parte alI’Esposizione di Brera a Milano presentando, fra le altre, alcune vedute romane. I suoi “paesaggi storici”, legati all’impianto classicista alla N. Poussin, appaiono animati da concessioni di gusto pittoresco.
Thony Eduard*
THӦNY EDUARD
Bressanone (Bolzano) 1866 - Holziahausenam Armesee 1950
Figlio di uno scultore, si trasferì nel 1873 con la famiglia a Monaco. Qui studiò disegno alla Scuola Graf, poi seguì per nove anni i corsi delI'Accademia, aderendo ai vivaci ambienti della Secessione di Monaco. Coltivò anche l'interesse per la cultura francese completando la propria formazione a Parigi, dove nel 1890 fu in stretto contatto con il pittore E. Detaille. Particolarmente versato nel campo della grafica, collaborò con numerose riviste tedesche tanto che la maggior parte della sua produzione, conservata presso il Ferdinandeum di Innsbruck (Il soldatino, 1911), è costituita da disegni.