Arpini Carlo *
ARPINI CARLO
Ancona 1866 - Monza (Milano) 1922
Allievo dell’Accademia di Brera a Milano, vi esordì nel 1885 con alcuni studi dedicati alle stagioni: si tratta di un tema che riprese nel dipinto D'inverno (esposto alla Triennale milanese del 1891). Con altre impressioni dal vero si presentò negli anni seguenti alle esposizioni di Milano, Torino e Genova (Primavera, Sole al crepuscolo, Impressione). Successivamente affrontò temi di denuncia sociale nei Reietti (esposto a Milano nel 1894), Il figlio della colpa (esposto a Milano nel 1897), ma non tralascerà mai il paesaggio, in cui espresse la vena simbolista in modi di tardo realismo (Autunno, Ultimi raggi, Milano, Galleria d’Arte Moderna). In questi anni comparvero alle mostre del capoluogo lombardo Verso sera (1896), Estasi (1897), Melodie, Impressione e Poesia dei monti (1898).
Aroldi Tommaso *
AROLDI TOMMASO
Casalmaggiore (Cremona) 1870 - 1928
Allievo dal 1887 all’Accademia di Belle Arti di Parma, seguì per qualche tempo anche i corsi dell'accademia fiorentina. Dipinse paesaggi e scene di vita campestre, che espose a Roma (Giornata di luglio e Primavera, 1905; Paese, 1906; Meriggio estivo, 1907), a Milano (Autunno e Foglie di zucca, 1906) e a Firenze (Mulini del Po, 1907). In seguito si dedicò alla pittura religiosa e al restauro (intervento sugli affreschi di B. Massarotti nella chiesa di Sant’Agata a Cremona).
Arnaud Giovanni*
ARNAUD GIOVANNI
Cuneo 1829 - Volpiano (Torino) 1869
Pittore e incisore, operò nel quadro del Romanticismo storico con temi tratti dalla letteratura e dalla leggenda, trattati con un linguaggio figurativo emozionale, dai forti contrasti chiaroscurali. Nel 1852 presentò a Genova un Angelo Malipiero tiranno di Padova e nel 1860 espose a Torino un Episodio dell'invasione austriaca in Piemonte. Pure d’ispirazione letteraria appaiono le opere degli anni successivi: Tentazioni di Fausto (esposto a Torino nel 1861) e II conte diMagliano (esposto a Torino nel 1862, Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna). Prima del 1860 partecipò alla decorazione del Circolo degli Artisti con ritratti di artisti famosi. Altri dipinti, anche di soggetto religioso, sono presso l’Ospedale della Carità a Volpiano. Come litografo eseguì illustrazioni per romanzi e tradusse in incisione i dipinti di maggior suc-cesso per gli album della Società Promotrice torinese.
Armenise Raffaele *
ARMENISE RAFFAELE
Bari 1852 - Milano 1925
Formatosi nella città natale presso il pittore N. Zito, si trasferì nel 1869 a Napoli per frequentare l'istituto di Belle Arti. Presente dal 1872 alle promotrici napoletane, nel 1875 vi espose II maresciallo d'Ancre o II favorito (Bari, Pinacoteca Provinciale); nello stesso anno aprì uno studio a Capodimonte avviando una fortunata produzione di genere sulla scia di M. Fortuny. Trasferitosi a Milano nel 1881 per collaborare allo stabilimento oleografico del suocero U. Borzino mantenne, negli anni seguenti, una costante presenza espositiva. Con una fertile attività di illustratore contribuì a diffondere il suo inesauribile repertorio di monaci gaudenti e armigeri, spesso su formule vicine a Meissonier, o di figure tratte dalle fotografie di G. Conrad. Pittore-decoratore di talento, eseguì gli affreschi nella Villa Bernasconi a Mendrisio e, per il teatro Petruzzelli di Bari, il sipario (L'ingresso del doge Pietro Orseolo II a Bari nel 1002, 1899- 1901, perduto), le decorazioni della cupola (Il carro di Tespi, La corsa romana, Il torneo medioevale, La corrida, perduti), dei soffitti del foyer e del Circolo Unione (1901-1903). Si dedicò anche al ritratto e al paesaggio, dove riprese soprattutto la sua terra.