Gallucci Giovanni*
GALLUCCI GIOVANNI
Ancona 1815 - dopo il 1883
Ebbe una formazione purista, studiando a Roma, all'Accademia di San Luca, con T. Minardi e stringendo rapporti con J. F. Overbeck. Fra le prime opere di rilievo c’è una copia parziale dell’Incoronazione di Raffaello per ilmunicipio di Ancona. Collaborò a una raccolta di litografie tratte da opere di Tiziano, A. Lilli, Guercino, F. Podesti. Realizzò pale d’altare per la chiesa del Buon Pastore a Imola, per la cattedrale di Recanati (San Flaviano, L'Immacolata), per la vicina collegiata di Castel Nuovo (Ascensione di Maria). Per un periodo si trasferì a Tripoli e poi a Malta dove fu attivo con opere a fresco, fra cui il ciclo con i Quattro Evangelisti e le Storie di San Giovanni Battista (1882) nella chiesa del Battista a Xewkija (isola di Gozo).
Gallina Luigi*
GALLINA LUIGI
Enna 1865 - Genova 1931
Studiò nei primi anni '90 a Napoli, passando poi a Roma, all'Accademia di San Luca. Trasferitosi nel 1898 a Genova, prese attivamente parte alla vita artistica della città, esponendo alle promotrici ritratti (1899, Il Comm. F. Campana), scene di genere (1900, Dolci pensieri) e marine (1901, Alla Foce, Marina Portofino). La Galleria Civica d'Arte Moderna di Genova Nervi conserva il suo Baciocca.
Galli Della Loggia Ettore*
GALLI DELLA LOGGIA ETTORE
Torino 1818 - 1891
Dedito alla pittura di paesaggio, raffigurò soprattutto località alpine riprese durante le escursioni compiute fra il Piemonte e le regioni francesi. Dal 1851, fu assiduo alle mostre torinesi, ma anche a quelle di Genova (1868, Il lago delle fate, Dietro il rustico) e di Milano (1860-1862). Nel 1866 presentò alla Promotrice di Torino un dipinto di soggetto storico-patriottico: Coraggio e avanti. Il Principe Eugenio di Savoia alla testa della cavalleria piemontese attacca gli avamposti nemici, realizzato in collaborazione con il cagliaritano T. De Belly. Per la stessa Promotrice collaborò come critico agli Album pubblicati dalla Società e nel 1870 dipinse Valle d'Apposa, presso Bologna (Castello di Agliè, Torino).
Galli Ferdinando*
GALLI FERDINANDO
Milano 1814 - Roma 1897
Sono poche le notizie biografiche relative a questo artista, fratello del più noto Luigi, insieme al quale lavorò a Roma dopo il 1870. Fu presente alle mostre milanesi con soggetti storici e di genere (1859, I morti di Roma; 1869, I due cacciatori) e all’Esposizione Nazionale di Torino del 1880, dove inviò II cannoniere di Curtatone. In particolare nei ritratti e nei quadri di figura fece uso di un accentuato realismo (Vecchia di Cervara, Milano, Pinacoteca di Brera).
Galletti Giovanni*
GALLETTI GIOVANNI
Varallo (Vercelli) 1805 - 1857
Di formazione accademica, studiò a Lione e a Parigi, quindi a Roma; fu attivo per alcuni anni in Valsesia e a Milano per poi trasferirsi nuovamente in Francia. La Pinacoteca di Varallo possiede i suoi taccuini di studio, copie da classici e due autoritratti. Sono ricordate anche due tele di soggetto napoleonico (coll. privata).
Galleani D'Agliano Michele*
GALLEANI D’AGLIANO MICHELE
Torino ? 1836 - Torino 1902
Pittore dilettante, fu allievo a Torino di E. Allason, specializzandosi poi nelle marine, soprattutto della riviera ligure. Le sue opere, in gran parte disperse, figurarono alle mostre di Torino (1870, Bordighera, Scogliera a Nervi; 1871, In riva al Tevere presso il ponte Molle; 1881, Dopo la tempesta; 1892, Spiaggia di Pegli), di Milano (1878, Dintorni di San Remo) e all’Internazionale di Roma del 1883 (Alla pesca).
Gallamini Domenico*
GALLAMINI DOMENICO
Faenza (Ravenna) 1774 - 1846
Fu uno degli artisti più attivi della Faenza di primo Ottocento e la sua opera mostra profonde radici nelle decorazioni faentine di F. Giani. Formatosi presso la bottega di G. Zauli, fu suo aiutante dopo l'istituzione della Scuola di Disegno. Probabilmente fra il 1811 e il 1812 soggiornò a Roma, dove guardò in particolare all’opera di V. Camuccini: alcune tele dipinte negli anni successivi rivelano infatti un'adesione alla poetica del maestro romano (Bruto condanna a morte i figli, Faenza, Pinacoteca Civica). Nelle decorazioni a fresco, realizzate in numerosi palazzi faentini (fra gli altri in quelli Cavina e Zauli), si scorge invece la compiuta adesione allo stile e al cromatismo di Giani, anche se in una versione più pacata. Dopo il 1830 si avvicinò al Romanticismo storico (Incredulità di San Tommaso, 1830 ca., Faenza, Pinacoteca Civica).
Galizzi Luigi*
GALIZZI LUIGI
Ponte San Pietro (Bergamo) 1838 - Bergamo 1902
Allievo dal 1850 al 1871 di E. Scuri all'Accademia Carrara di Bergamo, fu poi attivo come frescante. Esordì nel 1867 accanto al maestro nel cantiere bergamasco di Santa Maria Incoronata, muovendosi poi sempre nel solco di una pittura fedele alle tradizioni e attenta alle esigenze devozionali. Esemplare in tal senso è l'estesa decorazione (1876-1884) della chiesa della Beata Vergine a Calusco (Bergamo). Suoi sono anche gli affreschi della volta della Parrocchiale di Rosciano (1883), quelli della Parrocchiale di Osio (1889) e la decorazione della cupola di San Lazzaro a Bergamo (1897).
Galimberti Silvio*
GALIMBERTI SILVIO
Roma 1878 - ?
Compiuti gli studi a Roma, presso l'Accademia di San Luca, nel 1896 esordì all’Esposizione della Società degli Amatori e Cultori con Interno del duomo di Milano. Si specializzò nell'arte sacra che trattò a olio e a fresco; eseguì decorazioni in diverse chiese e palazzi romani (chiesa di Sant’Andrea della Valle, sala Ducale in Vaticano, cappella Belga nella chiesa di San Gioacchino). Lavorò anche a Fiuggi, nella sala del Palazzo della Fonte, e a Foligno, nella sala delI’Ente per l’Economia dell’Umbria. Con dipinti di paesaggio fu presente alle mostre romane (1900, Alba in montagna; 1901, Viene la luna) e a Milano (1906).
Galiani Michele*
GALIANI MICHELE
Bari 1850 - 1917
Con un pensionato della Provincia di Bari studiò all'Accademia di Napoli, partecipando ad alcune mostre della Promotrice. Rientrato a Bari, si dedicò all’insegnamento ed ebbe tra i suoi allievi E. Baschieri, B. Paradiso, G. Fiore. Noto come ritrattista (diversi ritratti di pugliesi illustri, Bari, Biblioteca Nazionale; ritratti del Marchese Giovanni Romanazzi e della Marchesa Rachele Carducci, Putignano, Museo Civico), coltivò anche il paesaggio e la veduta urbana (Porto vecchio di Bari con neve, 1896, Bari, Pinacoteca Provinciale). Per la chiesa del cimitero della sua città eseguì una Madonna con bambino di ispirazione morelliana (bozzetto, Bari, Pinacoteca Provinciale). Si dedicò con minor successo anche alle scene di genere. Fu presente all’Esposizione Nazionale di Torino del 1896 (Vecchio che prega) e alla Mostra Artistica di Bari del 1900 (Testa di vecchio: studio, Ritratto, Vecchio che prega, Idillio senile, Interno della chiesa di S. Nicola di Bari, Preparativi per la pesca). Dal 1902 diresse la Scuola di Disegno barese.
